Pralina : [post n° 349874]

Indecisione... Gettare la spugna e fare altro?

So che nessuno può davvero consigliarmi ma qualunque commento potrebbe essermi utile e quindi ringrazio in anticipo chi ne lascerà.
Sono laureata in architettura da un anno e mezzo (c'è chi dice che sia presto per scoraggiarsi...), durante il quale mi sono abilitata e ho accumulato tante piccole esperienze qua e là, tirocini, workshop internazionali... ho rifiutato periodi di prova troppo lunghi e completamente gratis, non mi sono mai fermata, ma a 26 anni non ho ancora mai avuto un contratto e pertanto sono inoccupata. Ci ero andata vicina a Londra, ma purtroppo lo studio non mi ha assunto.
Attualmente mi dedico a concorsi vari, cerco incessantemente un VERO lavoro ma sto prendendo sempre più in considerazione l'idea di fare un master, per potermi specializzare in un settore specifico per il quale ritengo effettivamente necessario studiare ancora. Quelli che mi interessano iniziano tutti tra alcuni mesi, dunque potrei ancora ripensarci se dovesse capitarmi qualcosa di interessante nel frattempo.
Uno di questi, tuttavia, non ha a che fare con l'architettura bensì si tratta di web design, ovvero la conoscenza di vari linguaggi di programmazione per realizzare siti internet, oltre alla grafica. Partirei con un'impronta personale molto artistica, una conoscenza di base di Html e Css ed un forte interesse per il settore, ma mi chiedo: ne varrà davvero la pena, considerando che amo anche la professione per cui ho studiato finora? Accederei realmente ad un lavoro più ricercato e pagato meglio, almeno all'estero? E la concorrenza, come sarà? Sono tentata ma anche consapevole che dovrei rivoluzionare il mio curriculum e portfolio e che gran parte di quel che ho fatto finora non sarebbe più significativo. Ci sarebbe tempo per decidere, ma ne va della mia serenità...
kia :
"non ho ancora mai avuto un contratto"...purtroppo non è che ci siano molte possibilità di "contratto" qua in italia se intendi lavorare in uno studio. La tendenza è quella di far aprire p.iva per avere a disposizione la persona full time e scaricare su di lei tutti i costi. Inoltre, ami la professione o ami quella che credi sia la professione? scusa la franchezza, ma se ti sei laureata da circa un anno secondo me non hai capito ancora bene che piega abbia preso il fare la professione......quindi non escludere altre strade.
Pralina :
Amo quella che DOVREBBE ESSERE la professione... Io cmq finora ho lavorato sempre senza guadagnarci proprio nulla! Persino a Londra ricevevo un mero rimborso spese che in realtà non riusciva a coprire alcuna spesa, ed in generale in Europa non mi pare che ci siano molte possibilità per gli architetti, a giudicare da quello che ho sentito anche da diretti interessati, dalle risposte che ho ricevuto alle mie candidature, etc... magari il problema fosse solo l'Italia!
kelis :
Sei ancora molto giovane e non hai ancora raggiunto i fatidici 30 anni.. Al posto tuo mi dedicherei ad altri settori (quello della grafica è interessante e molte aziende cercano figure così) perché la vera architettura qui in Italia non si fa e non è quella che ti immagini mentre sei all'università.
Te lo dice una laureata 5 anni fa che per il primo anno ha lavorato come grafica in un'azienda per poi licenziarsi e aprire p.iva per fare l'architetto in uno studio. Oggi rimpiango quella scelta..poi vedi tu cosa ti senti di fare, a volte le sensazioni contano più della razionalità :)
DR COSTA :
Ricordati che a 30 anni in questo paese sei finito professionalmente e quello che sceglierai di fare ora probabilmente condizionerà tutta la tua vita lavorativa futura; dopo i 30 anni le aziende non ti assumono perchè vogliono al massimo persone di 29 anni; poi avresti già qualche anno di esperienza, cosa non gradita nei grandi studi di architettura che cercano solo stagisti e architetti giovani per non pagarli.
Io a 30 anni venni via dallo studio dove lavoravo perchè mi pagavano una miseria; non sono mai riuscito ad entrare in aziende o società di ingegneria strutturate; solo studi a PIVA alla fine ho dovuto iniziare a lavorare da solo per cercare di guadagnare qualcosa in più; poi è arrivata la crisi..
Ora di anni ne ho 37, un casino di esperienza in progettazione, cantiere, consulenze ecc. ed il mio curriculum per una azienda vale meno di quello di un neolaureato perchè come dicono loro ( da colloquio di lavoro a 32 anni) : "noi cerchiamo persone più giovani, possibilmente neolaureate, con pochissima esperienza in modo tale da poterle formare in base alle nostre esigenze, quel tanto che basta per fargli svolgere la mansione assegnata, lei ha maturato molta esperienza, soprattutto nella libera professione e quindi....".
Sei giovane valuta bene cosa vuoi fare della tua vita (lavorativa); in questo settore hai si e no una o due possibilità di trovare il lavoro per cui hai studiato ed essere pagata decentemente con contratto.
Edoardo :
"in questo settore hai si e no una o due possibilità di trovare il lavoro per cui hai studiato ed essere pagata decentemente con contratto". Pensa DR. COSTA che io costo 38.000 euro l'anno all'azienda/studio e ne prendo poco meno della metà! E' impossibile, con tutti gli escamotages, che qualche azienda s'ammazzi di tasse per metteri in regola (io ho ancora un CCNL)... ..ed ovviamente la precarizzazione si abbatterà come la falce della morte a breve, complice la cosiddetta "Crisi".

Questo Paese è finito, tra un pò dimezzeranno pure i minimi... io le consiglio, se non ha agganci e non è ricca, di guardare altrove.
Ily :
DR COSTA si sono dimenticati di dire: e poterle pagare 3 euro l'ora, o addirittura non pagarle del tutto...
kia :
io ne costo a p.iva 18mila + iva che recuparano + il 4%....pensa te......chi glielo fa fare ad assumere se con quasi la metà hanno lo stesso una persona che sta in studio e lavora per loro 8 ore (se va bene).
biba :
L'inquietudine che dimostri secondo me è lodevole, certo forse hai fatto ancora poca esperienza per capire come sia questa professione (ma poi... com'è? anche io devo ancora capirlo! varia di molto a seconda di quel che si trova da fare per mangiare!) però secondo me è giusto arrabbiarsi anche solo dopo un anno e mezzo di tentativi andati a vuoto. vuol dire che c'è la voglia di costruire qualcosa.
Vorrei solo dire che fossilizzarsi su "quella che DOVREBBE ESSERE la professione" è deleterio. Oggi bisogna aprirsi un po' di più. Il purista dell'architettura o è figlio d'arte o muore di fame (o è veramente uno con le palle quadrate e ce la fa, ma ne conosco pochi). Se ti interessa il web design o la grafica, io non lo vedrei come un gettare la spugna e fare altro, ma come un rivolgersi con intelligenza verso quello che il mercato, forse, chiede un po' di più in questo momento. Dalle mie parti in realtà queste cose le fanno i diplomati con capacità di smanettare al computer, ma magari in città più grandi il master paga, non so.
Ci sono anche architetti che lavorano esclusivamente per le riviste, facendo un po' gli architetti e un po' gli impaginatori/grafici/web designer, sempre andando nelle città giuste. Insomma, se sei orientata a queste cose, e se puoi permetterti il master, io non mi farei tanti problemi. Fregiarsi del titolo di architetto e poi sopravvivere sottopagati con i Docfa, gli Ape e le Cil non è poi questa grande emozione!
ponteggiroma :
sottoscrivo biba in toto, finalmente iniziamo ad intenderci.
Dopo interventi filosofici sulla nostra professione letti finora.
Devi diventare uno/a specialista ed invece di stare li a piangerti addosso solo perché fanno gli ape a 4 soldi o le cila a 5, cercati una branca specifica e ricordati che una volta iniziato il percorso devi diventare la MIGLIORE sulla piazza in modo che chi cerca "quella" prestazione possa rivolgerti a te perché sei una delle poche che lo sa fare bene.
Certo è triste pensare che dopo anni di università persi a comporre grandi progetti dietro ai megaprofessori bisogna rimboccarsi le maniche e ricominciare daccapo, ma la preparazione multidisciplinare (nonché le nottate insonni) ci hanno resi avvezzi a questi trattamenti.
In bocca al lupo
Edoardo :
Dipende da cosa chiedono, se chiedono prestazioni generiche purchè siano a prezzi stracciati forse è proprio il caso di cambiare settore o andare dove pagano per lavorare, ad esempio in Germania... ...e/o dove il mestiere degli architetti lo fanno solo loro. Altrimenti uno rischia di diventare lo specialista dei pezzenti. Il discorso di ponteggi imho vale solo se uno è disposto a muoversi senza vincoli, anche ad espatriare, e solo dopo scuole di alta formazione specializzanti... ...ma non per fare gli APE a 50 euro.
Arch&Cons :
Il mercato del lavoro prende quello di cui ha bisogno e tu, come candidato, ti ritrovi davanti a troppe variabili che non dipendono assolutamente da te e che tu non puoi influenzare. A me il titolo post-laurea è servito per cercare di ricominciare: il risultato è che ora mi trovo nel buco nero tra il K2 (gli studi professionali che mi contattano per incarichi specifici definiscono il mio cv e portfolio come "troppa carne al fuoco, capisci? qui di esperienza nel settore ce n'è un po' troppa" quindi mi cestinano) e la collinetta dietro casa (cioè l'amministrazione presso cui ho acquisito la troppa carne al fuoco al momento considera le mie competenze nello stesso settore appena sufficienti per tornare a fare la stagista, con tutta la scalata ancora da fare). Per esperienza personale, fallo solo se è il tuo sogno e se poi non avrai nessun rimpianto nell'abbandonare la professione di architetto progettista. Non tornerai più indietro quindi non sono ammessi ripensamenti del tipo "forse se non avessi fatto il corso, ora potrei ancora fare l'architetto progettista anzichè essere considerata da tutti un webdesigner e poter lavorare solo nel settore del webdesign". Spero di esserti stata d'aiuto parlandoti della mia esperienza.
DR COSTA :
Non capisco perchè per lavorare uno deve essere il "migliore in assoluto", "Il cervello in fuga", "il talento", "il fenomeno"?????
E poi specialista di che cosa??? In siti web, in prog. impianti, in acustica, in prog. bioclimatica???
Di gente specializzata a basso costo se ne trova a bizzeffe Ing. Geom. Arch. P.Ind ecc.
Questo paese ha dei grossi problemi di fondo: la mancanza di LAVORO, il CLIENTELISMO, la CORRUZZIONE ecc.; per questo un architetto è pagato 600 € al mese a P.IVA, in comune ci lavora il figlio di, il progetto lo fa il cognato di ecc.
Basterebbe riformare il mondo delle professioni obbligando i grandi studi, le aziende, le società di ingegneria ad assumere, oltre alla segretaria, anche gli architetti e gli ingegneri.
Basterebbe aprire il mercato dei lavori pubblici anche ai piccoli studi e non a chi a 5 dipendenti e milioni di euro di fatturato.
Basterebbe controllare veramente i vari APE, CIL, SCIA ecc. e fare il c..o a chi assevera il falso.
Basterebbe vivere non nel terzo paese più corrotto d'Europa ma in uno normale.
Basterebbe...
desnip :
"la preparazione multidisciplinare (nonché le nottate insonni) ci hanno resi avvezzi a questi trattamenti. "
quanto sottoscrivo quest'affermazione.
Forse l'unico pregio dell'essere architetto è proprio la versatilità, che ti permette di buttarti a fare altro.
gg :
Per quanto riguarda il web design posso consigliarti.
Non è una strada semplice come sembra. Se parti da zero, puoi anche impiegare dei mesi di studio prima di diventare concorrenziale sul mercato. Il mercato è molto aperto, quindi avrai da confrontarti con una platea di concorrenti provenienti da tutto il mondo. Tutta gente spesso molto preparata e veloce. Personalmente ritengo che un architetto abbia la preparazione adatta per gestire la complessità di un sito web, ma da lì a farne un lavoro, e soprattutto guadagnarci bene, ce ne passa.

Questo per dire che se credi che il web design sia un passatempo per sfangare qualche mese di inattività, e che basti un po' di creatività o inventiva, ti inviterei a informarti meglio. Gli aspetti tecnici da conoscere sono tanti, e c'è una quantità di gente improvvisata che deprime il mercato ai livelli più bassi, per cui può essere complicato agli inizi. Ma studiando e specializzandosi bene, allora c'è ancora molto spazio.
Edoardo :
Azz DR COSTA.. ...solo il terzo più corrotto? Non oso immaginare gli altri!

Lì a Livorno come va?
Ily :
Che fare se il proprio campo di specializzazione, che in Italia dovrebbe essere richiestissimo, non ti consente di lavorare?!?
Pralina :
Sono d'accordo con te e non so cosa di quello che ho scritto ti abbia fatto credere che lo veda come un passatempo... il problema è esattamente il contrario: non so se sono pronta a dedicare corpo e anima a quest'altra strada. Il master di cui parlo dura 15 mesi ed è estremamente impegnativo... lezioni in inglese tutti i giorni, workshop, stage etc. Se la pensassi diversamente mi improvviserei autodidatta, altro che master
Pralina :
Ovvero?
biba :
@ Ponteggi: che vuol dire "finalmente iniziamo ad intenderci. Dopo interventi filosofici sulla nostra professione letti finora"? Ho fatto interventi filosofici? Mi sa che ti confondi, io sono quella che bada alla sostanza (e decisamente ben piantata) !
gg :
...allora, Pralina, se è una cosa che prendi sul serio, posso darti un altro consiglio. Le attività sul web si sono complicate nel tempo, ed oggi c'è molta specializzazione. Chi gestisce i contenuti è diverso da chi dà forma all'involucro ed è diverso da chi crea il software che fa muovere il tutto.
Oggi la figura che manca, ed è quindi più ricercata, è proprio quest'ultima, il web master, il programmatore. Strada difficile, e molto meno affascinante delle altre.
Il content manager, nonostante sia alla base del vero successo di un sito, non è una figura che si percepisce come necessaria. Sbagliato, ma è così. È come una pubblicità senza un copy. Impossibile. Ma in tanti credono di poter fare da soli e fanno danni. Ancor di più oggi dove anche il marketing ha una funzione fondamentale nel successo di un sito. Potrebbe darsi che prima o poi se ne accorgano e diventi un mestiere molto richiesto.

Il web designer è senz'altro la figura più vicina a quella dell'architetto. Qualche volta senti parlare di web architect, proprio perché nella progettazione di un sito vanno presi in considerazione i tanti aspetti tecnici e l'organizzazione dei contenuti. Quindi non solo grafica, che oggi è proprio la parte pagata meno, visto l'eccesso di offerta. Proprio per questo motivo ti dico di non sottovalutare l'approfondimento degli aspetti più tecnici, e potendo anche quelli della programmazione, che contribuiscono a creare una figura più completa. Un architetto che, volendo, ti firma anche le strutture.

Ultima cosa. Il master va bene, d'accordo, ma ricordati che mai come in questo campo le informazioni più aggiornate le trovi gratuitamente sul web. Non è facile se non sai cosa cercare, ed è il motivo per cui hai bisogno di qualcuno che ti insegni, in un master o in uno stage serio. Buona fortuna. È un mestiere bellissimo.
DR COSTA :
X Edoardo: purtroppo si ; il primo paese è la Grecia, i seconto la Bulgaria, poi c'è l'Italia seguita dalla Romania.
Insomma c'è poco da stare allegri.
Dalle mie parti come va???? La corruzzione?? Ogni tanto beccano qualche impegato comunale che ha taroccato il PRG (Livorno) per favorire qualche imprenditore con aumenti di volumetria o cambi d'uso ma tanto sono tutti reati che vanno in prescrizione.
In un comune dove lavoro ogni tanto c'è qualche abuso d'ufficio, gare d'appalto farlocche, tutti sanno ma tutti rimangono al loro posto.
Tutta roba letta sui giornali locali, insomma chissà cosa ancora non è stato scoperto.
Nei comuni dove lavoro lavori pubblici li progettano sempre i soliti due studi, che per altro progettano come i cani, e li eseguono le solite tre ditte.
Insomma Toscana felix solo per i soliti.
ponteggiroma :
@biba, il mio, finalmente iniziamo ad intenderci, non era riferito al rapporto fra noi due :-), ma al rapporto con il forum, infatti avevo premesso che ero d'accordo in toto con te. Ero più che altro contento che finalmente qualcuno iniziasse a vedere la nostra professione per quello che veramente è.... o sta diventando. Visto che mi ritrovo sempre da solo a dover difendere questo punto di vista contro disfattismi e catastrofismi.
ps, visto che se ne pone l'occasione il "ben piantata" era da intendersi in senso metaforico: un albero ben piantato non casca al primo soffio di vento perché ha avuto l'accortezza di far andare a fondo le proprie radici.
@gigi ho trovato molto interessante la tua spiegazione, sarebbe bello trovare nel forum argomenti più prettamente tecnici che ci permettano di spaziare e capire le infinite possibilità che ci da questa bellissima professione, anche perché mi rendo conto sempre che ultimamente si sta trasformando sempre di più in un lamentatoio fine a se stesso
DR COSTA :
Maaah sarà anche vero che uno deve orientarsi verso altri lavori ma sinceramente a me piace un casino andare in cantiere; "Il calcestruzzo, lo senti? Non c'è niente al mondo che abbia questo odore. Mi piace l'odore del calcestruzzo il mattino" ahahahahahahahahha.
Pralina :
Ringrazio nuovamente tutti per l'interessamento! Ne approfitto per condividere con voi le mie ultime novità... ovvero, in risposta alle mie innumerevoli candidature, ho ricevuto delle proposte di tirocini completamente GRATIS (nel senso che non mi danno neanche un rimborso spese... non mi pagano il viaggio, nulla di nulla...) da parte di due studi rispettivamente in OLANDA e negli USA! Vediamo chi ancora osa dire che "all'estero" è tutto diverso... ma, come ho scritto, ne sapevo già qualcosa. Scusate se mi scaldo, ma queste generalizzazioni facili su un mondo perfetto fuori dall'Italia che non si capisce chi abbia tirato fuori per primo (so che non sono state fatte in questo post in particolare, ma in generale ne leggo sempre) mi hanno davvero stancato.
ponteggiroma :
scusa per la schiettezza pralina, ma tu da un anno laureata cosa ti aspettavi? Hai idea di come funzioni il nostro lavoro?
Edoardo :
Il lavoro deve essere remunerato e contrattualizzato... qui si parla di stage. Se lo stage ha la funzione di "anticamera" per un'assunzione ed ha durata definita e rel. breve... ben venga. La diff. è che forse in Italia si tende ad abusare maggiormente di questo e non con l'intento di assumenre, bensì con l'intento di usare a basso costo. P.S. io feci uno stage in uno studio grazie a un corso CAD, poi mi assunsero a tempo det. 6 mesi + 6, poi a tempo indeterminato. Nel mio caso lo stage durò 2 mesi, gratutito, ma servì loro per inserirmi. Forse ci vuole un pò di coraggio e fortuna ma ribadisco che all'estero in certi paesi, è la cultura e l'etica che sono diversi dalla cultura dominante in certi ambienti italici.
desnip :
"Scusate se mi scaldo, ma queste generalizzazioni facili su un mondo perfetto fuori dall'Italia che non si capisce chi abbia tirato fuori per primo"
Quoto Pralina. E mi viene in mente quella ragazza italiana che abitava a Parigi in una soffitta di 6 mq (sei!) ed è stata cacciata perchè aveva chiesto un regolare contratto d'affitto.
ponteggiroma :
Non ti scaldare ti prego, altrimenti iniziamo a sudare.....
Ma ammetterai anche tu che dopo laureata qualche sacrificio bisognerà pur farlo, un conto è farlo per un paio d'anni ed un conto è farlo a vita come tanti che si sentono in questo forum e fuori, che a 45-50 anni sono ancora ad imprecare per racimolare uno stipendio/fatturato dignitoso
Pralina :
Non c'è nessun'assunzione... finito il periodo (preferibilmente, il più lungo possibile -.-), subentra qualcun altro.
Ponteggiroma, io di stage non retribuiti ne ho già fatti tanti... e di anni ne sono passati quasi 2. Per quanto tempo dovrà andare ancora avanti questa storia? Mah.
Arch&Cons :
Pralina sta diventando adulta e quando si diventa adulti inizia a stare stretto il fatto di non avere in tasca soldi propri. E quando questo inizia a dare fastidio, inizi a meditare vendetta contro l'architetto che al colloquio ha pianto miseria (e pure incapacità tecnico-professionali) cercando in tutti i modi di apparire un cagnolino peluchoso dagli occhietti luccicanti tutto teneroso e bisognoso di essere immediatamente soccorso ... e poi magari, a fine mese, quello s'intasca 10.000 euro di 1 sola parcella, va fuori a festeggiare con spumante e finto caviale in un lussuoso ristorante con la famiglia e tu, stagista, in tasca non c'hai manco 50 cent. TUOI per prendere il bus per tornare a casa ...
Pralina :
Infatti... Io finora ho ricevuto dei minimi rimborsi spese... ma non dare assolutamente NIENTE, neanche un abbonamento per i mezzi pubblici in questo caso, per me è offensivo! A questo punto è una questione di principio, non di economia! Non posso certo scendere ancora più in basso di così solo perché Rotterdam è figa (cosa neanche tanto vera, potendolo affermare, essendoci stata di passaggio in vacanza con i miei...)!
Che cosa mi aspetto? Almeno di non dover SPENDERE soldi per lavorare dalla mattina alla sera per qualcun altro.
Pralina :
Comunque, mi sono espressa male... gli stage gratuiti a cui mi riferivo, prevedevano un ridicolissimo rimborso spese (tipo 70 sterline a settimana a Londra, con le quali a malapena mangi a pranzo) oppure l'affitto di una stanza, qui in Italia. Ora si parla di condizioni ancora peggiori che dovrei accettare. Quando non c'è neppure un MINIMO riconoscimento per me non è più una questione di economia bensì di principio... è offensivo! Cosa mi aspetto dopo un anno? Almeno di non dover SPENDERE soldi per lavorare (cosa che comunque ho già fatto, illudendomi da un minimo alleggerimento delle spese che in questo caso neanche è possibile). Non posso scendere ancora più in basso di quanto già non sia.
Pralinaa :
Se ci fosse un MINIMO riconoscimento sarebbe già diverso. Cosa mi aspetto dopo un anno? Almeno di non dover SPENDERE soldi per lavorare (cosa che comunque ho già fatto, illusa da un alleggerimento delle spese che in questo caso neanche è possibile). Non posso scendere ancora più in basso.
Pralina :
Mamma mia, scusate! Ho scritto per tre volte, in soldoni, la stessa cosa... è che mi dava "messaggio sospeso" ed in precedenza certi post non mi venivano mai veramente pubblicati in un secondo momento... così ho provato a riscriverlo!
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