desnip : [post n° 352548]
Ci mancava solo il supereroe!
Magnifico. E' giusto, di fatto si sa che la quasi totalità del lavoro è costituito da edilizia generica e burocrazia correlata dove servono persone pratiche, meglio se già con formazione utile in età scolara. I 155.000 architetti esistenti (ma ne aumentano mentre scrivo) dovrebbero spartirsi quella miseria di commesse restanti, dove forse potrebbero fare la differenza come progettisti, ovvero come architetti. L'anomalìa non è nei geometri, utili all'edilizia italica, ma nel numero folle di architetti rispetto alla tipologia di offerta per lavori di ARCHITETTURA in Italia. Se poi si considera che quel ristretto numero di lavori è nelle mani di una schiera limitatissima di archistar/politici e loro giovani servi il gioco è fatto. Se ci fossero concorsi aperti per architetti e una cultura diversa la sovrapposizione coi geometri non ci sarebbe o non sarebbe così violenta.
Un architetto che si lamenta dei troppi geometri è come un leone che si lamenta dei troppi gnu che gli impediscono di pascolare l'erba. Il problema non è l'erba o gli erbivori ma la mancanza di carne (progetti) per chi è predatore ma si trova costretto a pascolare.
Ed anche se dalla metafora sembrerebbe così, mangiarsi i geometri non è la soluzione, forse.
Un architetto che si lamenta dei troppi geometri è come un leone che si lamenta dei troppi gnu che gli impediscono di pascolare l'erba. Il problema non è l'erba o gli erbivori ma la mancanza di carne (progetti) per chi è predatore ma si trova costretto a pascolare.
Ed anche se dalla metafora sembrerebbe così, mangiarsi i geometri non è la soluzione, forse.
ma sì, rivoluzioniamo anche l'unica figura professionale che funziona in questo settore, allunghiamogli pure il corso di studi ...visto che studiare di più a noi è servito così tanto! =___=
ma ha me pare che sia gia cosi da un po'
la proposta e' quello di spostare la didattica dall'uni alle superiori con programma bloccato
la cosa belle che a Parma alcuni lezioni veniva gia fatte all'istituto per geometri quando c'era il corso perche' non avendo la facolta li sbattevano dove cera spazio
la proposta e' quello di spostare la didattica dall'uni alle superiori con programma bloccato
la cosa belle che a Parma alcuni lezioni veniva gia fatte all'istituto per geometri quando c'era il corso perche' non avendo la facolta li sbattevano dove cera spazio
Ho scritto un commento lunghissimo, ma ve lo risparmio cancellandolo; solo in Italia si continuano a creare figure "di mezzo " con un dubbio percorso di studi che si paragonano o meglio pensano di essere migliori di ingegneri e architetti, come se studiare al ITG fosse uguale a sostenere un esame universitario.
Dalle mie parti un noto studio di geometri che si accaparra tutto il poco lavoro rimasto continua a fare APE senza sapere cosa sono i ponti termici, sensa sapere come si calcola a mano la trasmittazna di un componente edilizio.
Queste sono le figure professionali che rilanceranno l'economia italiana.
La verità è che siamo un paese fallito di persone ignoranti che si accontentano del progettino e del tecnico diplomato; senza contare lo screditamento totale della figura dell'architetto, ma di questo dobbiamo ringraziare solo i nostri predecessori.
In tutto il mondo la figura dell'architetto è una delle più stimate ed importanti al'interno della società, mentre in Italia non valiamo un c...o.
Dalle mie parti un noto studio di geometri che si accaparra tutto il poco lavoro rimasto continua a fare APE senza sapere cosa sono i ponti termici, sensa sapere come si calcola a mano la trasmittazna di un componente edilizio.
Queste sono le figure professionali che rilanceranno l'economia italiana.
La verità è che siamo un paese fallito di persone ignoranti che si accontentano del progettino e del tecnico diplomato; senza contare lo screditamento totale della figura dell'architetto, ma di questo dobbiamo ringraziare solo i nostri predecessori.
In tutto il mondo la figura dell'architetto è una delle più stimate ed importanti al'interno della società, mentre in Italia non valiamo un c...o.