Non ci sono parole...va bene qualche errorino nel computo ma da 275 milioni a 413.......se capitasse a noi poveri mortali non troveremmo più un cliente neanche a cercarlo con il lanternino.....e volutamente non commento la vendita dei musei perchè mi autocensuro...
Condivido lo sfogo di MRBLUE e aggiungo che tutto quell'ammasso di ferraglia non raggiungerebbe il valore estetico/architettonico di un solo pilastro dei gioielli razionalisti dell'Eur.
E come ha detto un visitatore Tedesco a un mio amico che lavora da quelle parti in un perfetto inglese mentre erano fuori a pranzo "Ma....quello, cosa è?....R:un centro congressi....Ah si, ma non ne avete già uno qui vicino?" ...ovviamente il tutto con implacabile tono ironico....
io sono schifato....
io sono schifato....
Dai, guardiamo il lato positivo... ...perlomeno se piove dentro a una "nuvola" è una cosa del tutto accettabile e normale.
Già... come scivolare su un ponte in nota città lagunare che non rispetta le leggi italiane (ogni riferimento a ingegneri spagnoli archistar è puramente ovviamente casuale).
Condivido l'indignazione generale sulla nuvola e sulle archistar in genere.
Però confesso che io i "gioielli razionalisti dell'Eur" non li sopporto proprio...
Però confesso che io i "gioielli razionalisti dell'Eur" non li sopporto proprio...
Come siete cattivi però e acidi... ...ed io che pensavo di avervi "addolciti", imbuoniti citando favolette su arcobaleni, mini pony, cambi di verso delle crisi economiche eterodirette, Iridella, gufi ed altro. Bah, questi giovani. Ho dimenticato forse David lo Gnomo e le olgettine?
Sarò banale, ma in quella nuvola ci trovo lo specchio del nostro tempo: pochi contenuti ed esibizione del potenziale strutturale dell'acciaio. Un gesto (la nuvola è sempre stata reclamizzata come uno scarabocchio) di un visionario che prende forma nella spettacolarizzazione dell'architettura di massa che DEVE stupire.
Non dico che sia bello o brutto, ma semplicemente che ha la stessa dignità delle opere razionaliste. Non mi piacciono i sentimentalismi e i rimpianti per le opere del passato tipiche di noi italiani. Forse anche per questo si fa un'enorme fatica a progettare il nuovo.
Non dico che sia bello o brutto, ma semplicemente che ha la stessa dignità delle opere razionaliste. Non mi piacciono i sentimentalismi e i rimpianti per le opere del passato tipiche di noi italiani. Forse anche per questo si fa un'enorme fatica a progettare il nuovo.
Qui non si contestava il "bello"... ...ma l'assurdità della vicenda politico-economica. Inoltre una grande differenza è che mentre il razionalismo era espressione (matura) di una cultura archiettonica e storica, la maggior parte delle "opere" odierne sono solo esibizione tecnica/tecnologica, che usa il pretesto scultoreo per imporsi con violenza tramite l'effetto speciale. Cosa significa? Significa che il razionalismo esaltava concetti ed elementi che potevano essere riproposti nell'edilizia corrente e diventavano, per questo, di valore culturale e sociale... ...mentre gli effetti costosissimi ed "irrazionali" possono avere semmai valore come opere d'arte. Per questo è vero quello che dici ma bisogna mettere dei paletti e dei puntini sulle "i" a mio avviso. P.S. un elemento base del razionalismo erano i pilotis... ...qui dovevano appenderla "strallandola" ma purtroppo il razionalismo emerge brutalmente (puntoni). Quando faremo condomini e abitazioni che leviteranno nel vuoto, invece, potremo parlare di una nuova stagione culturale dell'architettura.
Kitto non sono completamente d'accordo con te: nelle opere del passato si trovano innovazioni che lasciano senza fiato (ad esempio il Pantheon) e una qualità costruttiva e una maestria nell'uso dei materiali che noi ci sognamo!!!
Personalmente considero certe "invenzioni" contemporanee a livello delle più pacchiane degenerazioni del rococò: che senso hanno degli edifici - postmoderni - che sembrano sul punto di crollare (per altro già inventate nel Cinquecento, visto che ce n'è una nel Sacro Bosco di Bomarzo), o le case "capovolte", o gli enormi oblò rotondi che rendono un condominio simile a una lavatrice gigante, o gli edifici a forma di scarpone?!? O anche solo il bagno di una camera d'albergo separato dalla stanza da una parete trasparente, o il bagno con le finestre di tre metri per tre con vetro trasparente (ma siamo in campagna, non ti vede nessuno, direbbe l'architetto. Si, e se invito gli amici per una grigliata? E se mio marito mi vede mentre faccio la ceretta?).
Siamo tornati a essere quello che Le Corbusier non voleva che fossimo: meri truccatori di edifici, che spesso devolvono tutta la parte tecnica e statica agli ingegneri.
Boh, non
Personalmente considero certe "invenzioni" contemporanee a livello delle più pacchiane degenerazioni del rococò: che senso hanno degli edifici - postmoderni - che sembrano sul punto di crollare (per altro già inventate nel Cinquecento, visto che ce n'è una nel Sacro Bosco di Bomarzo), o le case "capovolte", o gli enormi oblò rotondi che rendono un condominio simile a una lavatrice gigante, o gli edifici a forma di scarpone?!? O anche solo il bagno di una camera d'albergo separato dalla stanza da una parete trasparente, o il bagno con le finestre di tre metri per tre con vetro trasparente (ma siamo in campagna, non ti vede nessuno, direbbe l'architetto. Si, e se invito gli amici per una grigliata? E se mio marito mi vede mentre faccio la ceretta?).
Siamo tornati a essere quello che Le Corbusier non voleva che fossimo: meri truccatori di edifici, che spesso devolvono tutta la parte tecnica e statica agli ingegneri.
Boh, non
Concordo con Ily, non sono solo sentimentalismi, andatevi a studiare quello che hanno inventato gli antichi Romani (mica solo il Pantheon). Non ci siamo inventati un bel niente...Dagli acquedotti ai sistemi fognari, dai sistemi di riscaldamento a pavimento allo studio della luce naturale, la stanza rotante della Domus Aurea....L'uso dell'arco stesso. Progettare il nuovo è sempre uno scopiazzare e quando si prova ad inventare si approda ad idee che appaiono innovative che subito diventano effimere. Si prova ma alla fine ci si dimentica la contestualizzazione, il "rispetto" e non il rimpianto per le opere vicine, si crea spesso un organismo architettonico fine se stesso. Se una chiesa, dall'esterno non si capisce che è una chiesa, per me è progettata male. Se un edificio, vedi la nuvola ad esempio, non capisci cosa sia e a cosa serva finché non te lo spiegano...per me, indipendentemente dall'idea geniale, è progettato male. Non so, molti miei amici e colleghi non condividono questo mio pensiero. Quando andai a Bilbao al museo di Gehry ti fermi ad osservare più il contenente che il contenuto. Guardate invece il museo di Wright che con la sua idea di "percorso" lega in modo indissolubile l'opera con la propria funzione. Per me quello è progettare.
L'opera fine a se stessa io la lascerei alla scultura e non all'architettura.
e come dice Ily spesso il trucco è solo un artificio e non l'anima della persona.
L'opera fine a se stessa io la lascerei alla scultura e non all'architettura.
e come dice Ily spesso il trucco è solo un artificio e non l'anima della persona.
Purtroppo non ci conosciamo, ma vi assicuro che sono un amante della storia dell'architettura, conservo i testi ORIGINALI (ritrovati con tanta fatica) dei vari Gruben, Martins, Rocco, Crema, Gross, Krautheimer, Murray, Benevolo ecc. sui quali ho studiato, sognato, immaginato e che mi hanno invogliato a visitare le opere dal vivo.
Detto ciò, credo che noi italiani abbiamo un grosso gap di orizzonte mentale dovuto alle indiscutibili e pregevoli opere presenti nel nostro Paese. Ci affezzioniamo. Sembriamo il bambino che fa un castello di sabbia sulla spiaggia e per quanto gli è riuscito bene vuole che nessuno glielo distrugga. Non riusciamo a tagliare il cordone ombelicale col passato.
Ily con tutto il rispetto non capisco cosa c'entrano gli edifici storti o bizzarri, con la nuvola di Fuksas. Non esageriamo e non facciamo confusione per piacere. Per fare un edificio storto o di qualche forma particolare pensi che occorre l'architetto? Non credo proprio. Mi sembri talmente presa e innamorata delle architetture del passato che finisci per essere troppo superficiale con l'architettura contemporanea. Non tutto quello che ha quattro muri e un tetto si può definire architettura. Anche se lo trovi scritto su qualche rivista o in tv. L'architettura contemporanea è nè più nè meno dignitosa del razionalismo o del gotico ecc. ecc.
Probabilmente i romani non l'avrebbero saputa realizzare la nuvola di Fuksas e probabilmente non ha senso realizzare un altro Pantheon come fanno i cinesi. L'architettura, come la vedo io deve essere una continua scoperta e sperimentazione di spazi, sistemi costruttivi, materiali ecc. E questo, bella o brutta che sia, la Nuvola lo fa. Non ci fossilizziamo.
Detto ciò, credo che noi italiani abbiamo un grosso gap di orizzonte mentale dovuto alle indiscutibili e pregevoli opere presenti nel nostro Paese. Ci affezzioniamo. Sembriamo il bambino che fa un castello di sabbia sulla spiaggia e per quanto gli è riuscito bene vuole che nessuno glielo distrugga. Non riusciamo a tagliare il cordone ombelicale col passato.
Ily con tutto il rispetto non capisco cosa c'entrano gli edifici storti o bizzarri, con la nuvola di Fuksas. Non esageriamo e non facciamo confusione per piacere. Per fare un edificio storto o di qualche forma particolare pensi che occorre l'architetto? Non credo proprio. Mi sembri talmente presa e innamorata delle architetture del passato che finisci per essere troppo superficiale con l'architettura contemporanea. Non tutto quello che ha quattro muri e un tetto si può definire architettura. Anche se lo trovi scritto su qualche rivista o in tv. L'architettura contemporanea è nè più nè meno dignitosa del razionalismo o del gotico ecc. ecc.
Probabilmente i romani non l'avrebbero saputa realizzare la nuvola di Fuksas e probabilmente non ha senso realizzare un altro Pantheon come fanno i cinesi. L'architettura, come la vedo io deve essere una continua scoperta e sperimentazione di spazi, sistemi costruttivi, materiali ecc. E questo, bella o brutta che sia, la Nuvola lo fa. Non ci fossilizziamo.
stai a vedere, che alla fine sarà proprio questo "gap" a salvarci... Parafrasando Dostoevskij
Gli antichi Romani hanno inventato:
- la tecnica del calcestruzzo;
- le volte in calcestruzzo con nervature (simili a quelle progettate da Nervi);
- il riscaldamento a pavimento;
- i vetri alle finestre;
- l'acqua corrente in casa;
- le terme;
- i condomini ad appartamenti;
- il laterizio e la pietra armata;
- le barre di ferro sagomate per resistere al momento flettente (identiche alle armature dell'odierno c.a.);
- le convenzioni grafiche tuttora utilizzate nelle piante (se non ci credete guardate i frammenti della Forma Urbis).
E sono straconvinta che avrebbero pure inventato il cemento armato, se all'epoca i tondini o le barre non avessero dovuto essere forgiate a mano, con costi che possiamo facilmente intuire.
- la tecnica del calcestruzzo;
- le volte in calcestruzzo con nervature (simili a quelle progettate da Nervi);
- il riscaldamento a pavimento;
- i vetri alle finestre;
- l'acqua corrente in casa;
- le terme;
- i condomini ad appartamenti;
- il laterizio e la pietra armata;
- le barre di ferro sagomate per resistere al momento flettente (identiche alle armature dell'odierno c.a.);
- le convenzioni grafiche tuttora utilizzate nelle piante (se non ci credete guardate i frammenti della Forma Urbis).
E sono straconvinta che avrebbero pure inventato il cemento armato, se all'epoca i tondini o le barre non avessero dovuto essere forgiate a mano, con costi che possiamo facilmente intuire.