Salve a tutti, e soprattutto a chi ha pazienza di ascoltarmi!
E' quasi un anno che ho avviato la professione, e l'unica cosa positiva che vedo è la possibilità di rientrare nel regime dei minimi, ed avere un sacco di spese mediche che almeno riescono a coprire le spese iva! .... il resto .... sinceramente non mi aspettavo che fosse così dura, prima gestivo lo studio dove lavoravo, ma a livello economico ci trattava solo il mio capo e sembrava che comunque i clienti pagavano ... beh, quella di cui vi ho accennato in qualche post fa, addirittura 14.000 € in nero ... quindi con il lavoro che aveva suppongo venisse anche pagato!! Molti lo pagavano anche senza che stipulasse un contratto di incarico!!
Ora non so se "per fregare i soldi" ci sia una laurea o qualche corso speciale e per "essere onesti" non basta neanche la faccia! Ad ogni modo ... perché questo sfogo .... ricordate la famosa relazione tecnica che sto redigendo per il catasto?! (si quella della domanda "come faccio la copertina"!!) ... beh, mi mancavano due appunti: mettere le foto, firmare, stampare e consegnare... il cliente che fa!? ci ripensa!! Ora di firmato ho solo la delega con la quale venivo incaricata di procedere, senza indicazione di spese o costi .... Qui, potete darmi della Stupida, ho sbagliato io perché conoscendo il cliente non ho fatto incarico, avrei emesso fattura pro-forma alla consegna del documento, non l'ho fatto per 2 motivi: uno l'ho visto come continuativo "dovuto" per la conclusione della pratica dell'anno scorso e poi perché 30 giorni che ci lavoro e ogni settimana procedi procedi procedi, quindi .... vabbè, me lo sono cercata! Per una relazione del genere, comprensiva del sopralluogo in due luoghi posti a paragone dall'agenzia dell'entrate (quindi per provare la differenza con quello "mio"), relazione di stima diretta ed indiretta e conclusioni, ho chiesto 350,00 € compreso il rimborso spese. A mio avviso regalato!
Ora ci stiamo lamentando per un lavoro di 350,00 € che qualcuno potrebbe dirmi costa di più?! Dal niente che hai chiesto ed il niente che ti paga, non perdi niente!! Il fatto è che dopo un anno di avvio alla professione già non ce la faccio più, lavoro a ribasso per almeno farmi clienti, considerato che con la pubblicità che sto avendo in giro dal mio ex capo è già tanto che riesco a mettere mezzo timbro.
Chiedo 500,00 € per una cila per un passo carrabile, ed il cliente mi dice che si aspettava 300,00 € comprensive le spese al Comune (che sono 155,00 € solo di diritti di segreteria) e quanto prendo togliendo le spese di stampa ed oneri?! 100,00 €?!
Chiedo 350,00 € per una relazione che a mio avviso sembra un prezzo onesto e che, leggano o non leggano, l'ho preparata per confermare i valori al mio cliente e mi dice, ora a distanza di 3 giorni dalla consegna di aspettare! cosa? che scada il tempo per il ricorso? meno di 10 giorni?! e quello che ho fatto, che lo presento o meno, non ha valore?!
Sto facendo preventivi gratis perché appena sentono gli oneri al comune mi dicono "grazie ma non credevo"!
Che devo fare?!
Visto che è un periodo abbastanza deludente sotto vari punti di vista, che non mi vedo soddisfatta di niente ed in niente, e solo il vedere che forse riuscivo a farmi clienti e lavorare un pochino in qualcosa che ho scelto, mi aiutava in parte (periodo legato alle mie dimissioni che, per quanto risalgono ad un anno fa, mi hanno veramente provata e cambiata e deperita) ... mi chiedo, ma vale la pena stare a pagare (con soldi che faccio fatica a guadagnare, lavorando in altri campi anche di notte) un timbro, una cassa (un'iva ancora no) per cosa??
Forse sarà il periodo, per quanto ho faticato (sudato e combattuto) a prendere il timbro sinceramente mi chiedo se ne sia valsa la pena!
Che devo fare?! Tornare dipendente, neanche morta, ci ho provato e non ci riesco, sono ancora troppo scossa!! Fare la libera professione?! (sì, se già al termine del primo anno mi butto giù!! non voglio pensare a quelli successivi). Cambiare mestiere, già sto facendo un "lavoro alternativo", ma devo convertire quell'alternativo in definitivo?! Aiuto, no!
Chiedo consiglio, supporto, qualunque cosa che possa aiutarmi a convincermi che la strada che ho preso 12 anni fa, che la libera professione, sia veramente bella, affascinante e soddisfacente di come immaginavo ... perché adesso, scusatemi, è tutto tranne che quello che pensavo.
Vi ringrazio di avermi sorbito.
buon fine settimana a tutti!
maya27 : [post n° 375439]
piccolo sfogo del sabato pomeriggio
Ciao ho il tuo stesso dubbio da un po' di tempo e sto pensando davvero di dare le dimissioni un giorno di questi, io sono freschissimo di abilitazione quanto te (abilitazione, altra buffonata del sistema italia) sono iscritto all'ordine che pago per non fare nulla visto che il mio timbro non me lo fanno mai usare , ma comunque in questi anni ho imparato moltissimo, svolgendo pratiche sempre da solo, spulciandomi tutte le normative visto che il mio principale delega sempre a ruota, andando in comune ogni 2x3, rimettendoci anche, per un misero stipendio di collaboratore che ha tolto per più volte molte castagne dal fuoco senza mai un grazie. Non ho mai deciso di avviare la libera professione perchè non rientrerei nei costi. E i lavori, non sono neanche queste grandi cose che sono valse tanti sacrifici e tanti anni di studio. Praticamente con il mio solo diploma di geometra potevo evitare l'università, le tasse e ritrovarmi ad ambire a grandi progetti internazionali, concorsi, ecc ecc. Ma l'università è stata la scelta migliore che abbia mai fatto.
Quindi sto valutando seriamente l'idea e credo che in questi mesi andrò all'estero. In paesi dove la nostra professione è ambita e realmente valutata. Parlo 3 lingue e sto ripassando inglese (con un livello già buono) ogni giorno, e sto mandando a raffica CV e portfolio fuori.
Credo che ora la cosa più importante è avere il coraggio di dire no ad un sistema che ti sfrutta e ti svilisce. Buona fortuna
Quindi sto valutando seriamente l'idea e credo che in questi mesi andrò all'estero. In paesi dove la nostra professione è ambita e realmente valutata. Parlo 3 lingue e sto ripassando inglese (con un livello già buono) ogni giorno, e sto mandando a raffica CV e portfolio fuori.
Credo che ora la cosa più importante è avere il coraggio di dire no ad un sistema che ti sfrutta e ti svilisce. Buona fortuna
Scusami Madi, non prenderla come scortesia, ma volevo sapere in cosa non sono stata riservata?!
Innanzitutto uso un nickname, per cui sono uno dei tanti architetti iscritti all'Albo di quale provincia non si evince, poi ho descritto una situazione che penso sia capitata un po' a tutti e se l'ho descritta è per avere consiglio da chi ci è già passato o chi ha affrontato la professione prima di me, ed ha esperienza maggiore della mia, se mollare tutti i sacrifici fatti perché la professione è quella che sto vivendo io o se devo tenere duro perché qualche soddisfazioni si avranno. Se ho messo i prezzi è per capire se sono cara nel richiedere compensi oppure no!
Ripeto io ho vissuto la professione dagli occhi di spettatore, se si può dire a 359° (mi mancava il grado rapporto con la clientela e compensi) e non mi sembrava così negativa come ora che la vivo da protagonista, allora il mio dubbio rimane sempre, sono io che non la so vedere o in realtà è sempre una lotta tra il cliente che non paga ma vuole il lavoro?!
Il mio post era solo per cercare di capire come la vivono o l'hanno vissuta gli altri colleghi che si trovano o si sono trovati più o meno nella mia condizione.
E ringrazio a chi ha già risposto e chi mi risponderà!
Grazie.
Innanzitutto uso un nickname, per cui sono uno dei tanti architetti iscritti all'Albo di quale provincia non si evince, poi ho descritto una situazione che penso sia capitata un po' a tutti e se l'ho descritta è per avere consiglio da chi ci è già passato o chi ha affrontato la professione prima di me, ed ha esperienza maggiore della mia, se mollare tutti i sacrifici fatti perché la professione è quella che sto vivendo io o se devo tenere duro perché qualche soddisfazioni si avranno. Se ho messo i prezzi è per capire se sono cara nel richiedere compensi oppure no!
Ripeto io ho vissuto la professione dagli occhi di spettatore, se si può dire a 359° (mi mancava il grado rapporto con la clientela e compensi) e non mi sembrava così negativa come ora che la vivo da protagonista, allora il mio dubbio rimane sempre, sono io che non la so vedere o in realtà è sempre una lotta tra il cliente che non paga ma vuole il lavoro?!
Il mio post era solo per cercare di capire come la vivono o l'hanno vissuta gli altri colleghi che si trovano o si sono trovati più o meno nella mia condizione.
E ringrazio a chi ha già risposto e chi mi risponderà!
Grazie.
maya la risposta sta proprio nel 360 esimo grado. E' proprio su quello che un libero professionista deve lavorare maggiormente e più precisamente :
1) curare molto le probabili nuove acquisizioni;
2) tagliare i rami secchi che ti procurano solo perdite di tempo e denaro
Stai tranquilla che col tempo imparerai subito a riconoscere quelli appartenenti alla seconda categoria e te ne terrai alla larga. Soprattutto quando iniziano a dire che la tua cifra è "esageratamente eccessiva"... scappa via. Ricorda sempre che il tempo è denaro, mai sprecarlo
1) curare molto le probabili nuove acquisizioni;
2) tagliare i rami secchi che ti procurano solo perdite di tempo e denaro
Stai tranquilla che col tempo imparerai subito a riconoscere quelli appartenenti alla seconda categoria e te ne terrai alla larga. Soprattutto quando iniziano a dire che la tua cifra è "esageratamente eccessiva"... scappa via. Ricorda sempre che il tempo è denaro, mai sprecarlo
maya27 sono più o meno nella tua stessa situazione.
Attendo pure io i suggerimenti di chi ha più esperienza.
Attendo pure io i suggerimenti di chi ha più esperienza.
Cara maya27
chi ti scrive, forse, ha qualche anno più di te. Ho iniziato la libera professione nel 2002; portafoglio con 0 clienti; ho fatto una figlia, mi sono separato, ho messo su un altra famiglia, ho fatto il mutuo per la casa, nel frattempo il lavoro è arrivato (con fatica), poi è arrivata la crisi e ora mi faccio una media di 2 notti insonni a settimana causa ansia di non riuscire ad arrivare a fine mese. Non è dura. E' durissima. Professionalmente io e il mio socio spingiamo su quello che riteniamo essere il nostro core business e attrarre clienti/commesse più interessanti. Abbiamo rinnovato il sito internet, creato pofili sia su Fb sia su Linkedin, spendiamo il doppio su pubblicità con un unico obiettivo: PENSARE IN GRANDE. Il consiglio che ti posso dare è questo. FISSA UN OBIETTIVO AMBIZIOSO E PARTI. Taglia i rami secchi: dagli errori si impara. I clienti vengono da te perchè sei brava ed affidabile, non perchè costi meno !!! Che altro dire ? in bocca al lupo !
chi ti scrive, forse, ha qualche anno più di te. Ho iniziato la libera professione nel 2002; portafoglio con 0 clienti; ho fatto una figlia, mi sono separato, ho messo su un altra famiglia, ho fatto il mutuo per la casa, nel frattempo il lavoro è arrivato (con fatica), poi è arrivata la crisi e ora mi faccio una media di 2 notti insonni a settimana causa ansia di non riuscire ad arrivare a fine mese. Non è dura. E' durissima. Professionalmente io e il mio socio spingiamo su quello che riteniamo essere il nostro core business e attrarre clienti/commesse più interessanti. Abbiamo rinnovato il sito internet, creato pofili sia su Fb sia su Linkedin, spendiamo il doppio su pubblicità con un unico obiettivo: PENSARE IN GRANDE. Il consiglio che ti posso dare è questo. FISSA UN OBIETTIVO AMBIZIOSO E PARTI. Taglia i rami secchi: dagli errori si impara. I clienti vengono da te perchè sei brava ed affidabile, non perchè costi meno !!! Che altro dire ? in bocca al lupo !
Quoto pienamente, e sono in una situazione simile alla tua, dove anche io con i "minimi", sto rischiano tanto ma....per quello che mi veniva offerto... . Nemmeno io tiro avanti, come tantissimi di noi, ed anche io mi faccio le stesse domande. Non riesco a dirti, Maya27, che hai fatto bene, perchè non lo so nemmeno io, lo spero tanto e..la speranza è quella cosa che mi fa alzare al mattino e mi rende combattivo, anche se non so ancora per quanto.
Io da circa 2 anni mi sono messo "in proprio". Lavoro con un collega anche se siamo 2 semplici partite IVA. Le ho provate tutte: pubblicità, sito internet, contatti di ogni tipo. Ho fatto corsi anche per specializzarmi. Prima sono stato in vari studi ma la strada del lavorare in uno studio finisce già prima di incominciare. Ho fatto qualche anno ma poi ho scelto di smettere (inutile dirti per quali motivi, sono sempre gli stessi). I contratti fatti prima di incominciare un lavoro si possono contare sulle dita di una mano. Certo, andrebbero fatti "altrimenti poi te le vai a cercare". Facile dirlo, poi all'atto concreto quando non hai entrate da mesi e qualcuno ti chiede di fare qualcosa "per fame o per passione" si fatica a dire di no nel caso in cui non siano disposti a firmare un contratto. Personalmente ti posso dire che l'amore per questo lavoro mi sta facendo continuare, ma con molta sincerità devo anche dirti che lo svolgo solo mezza giornata, la restante parte mi sono trovato un'altra attività che mi permetta di avere un fisso e di sopravvivere. Avrò sbagliato io, ma è l'unica ancora di salvezza che ho trovato per poter continuare (non a tempo pieno) a fare l'architetto. Poi sui clienti ci sarebbe da aprire un'ampia parentesi ma finiremmo domani mattina (forse nemmeno)...
luke69 mi ha dato involontariamente la risposta che cercavo da tempo dentro di me.
Grazie Luke.
Grazie Luke.
Maya guarda, la mia non era una critica ma solo una constatazione per quello che fino a questo punto ho potuto vedere e sperimentare soprattutto nella vita, più che nella professione. Prendi la mia come una riflessione personale che non vuole offendere nessuno. Magari ti può aiutare, oppure no. A me un pò si. Un pò, tutto qua.
Tia, per me non hai assolutamebnte sbagliato, ho fatto anche io per un periodo due lavori diversi, ora sono tornato a farne uno solo ma...mi sa che eccetto novità, tornerò presto a farne due. Probabilmente è uno dei pochi modi per avere una vita dignitosa e continuare a riuscire a pagare Inarcassa, commercialista, Ordine e compagnia bella.
@Madi ... tranquilla non me la sono presa, è solo che non riuscivo a capire....
Ringrazio, inoltre, tutti quelli che sono intervenuti, mi spiace appurare che non sono l'unica a trovarmi in questa situazione, ma i vostri interventi mi hanno aiutato a capire che anche se è dura forse un pochino ne vale la pena. Cercherò di seguire i vostri consigli di mantenermi il lavoro alternativo nel frattempo.
Ringrazio anche ponteggi, perché mi ha dato delle buone dritte.
Grazie ancora.
Ringrazio, inoltre, tutti quelli che sono intervenuti, mi spiace appurare che non sono l'unica a trovarmi in questa situazione, ma i vostri interventi mi hanno aiutato a capire che anche se è dura forse un pochino ne vale la pena. Cercherò di seguire i vostri consigli di mantenermi il lavoro alternativo nel frattempo.
Ringrazio anche ponteggi, perché mi ha dato delle buone dritte.
Grazie ancora.
Credo che ci voglia molto coraggio ad esporre i propri problemi su un forum pubblico. Questi sono dei problemi che non dovrebbero essere sottostimati dal momento cheriguardano le condizioni estreme e allucinanti che hanno completamente scarnificato la nostra professione in italia. Magari qualcuno può girarsi verso l'altro lato e non guardare, perchè sta "galleggiando", ma chi si trova in mezzo, con le spalle al muro cerca, da chi può capirne, qualche parola di conforto.
E ragazzi, che lo vogliate o no, siam tutti sulla stessa barca. Non vorrei fare tristi paragoni con lavori molto più umili, ma qui si è studiato e ci si è specializzati ed in un paese vagamente normale questo dovrebbe rappresentare un vanto non una vergogna. Sopratutto dovrebbe essere premiato da un sistema welfare, invece di essere continuamente sabotato.
E ragazzi, che lo vogliate o no, siam tutti sulla stessa barca. Non vorrei fare tristi paragoni con lavori molto più umili, ma qui si è studiato e ci si è specializzati ed in un paese vagamente normale questo dovrebbe rappresentare un vanto non una vergogna. Sopratutto dovrebbe essere premiato da un sistema welfare, invece di essere continuamente sabotato.