Salve a tutti, sono laureata in architettura, abilitata alla professione e iscritta all'ordine. In questo periodo sto seriamente valutando la possibilità di dedicarmi alla certificazione energetica e a tal proposito ho seguito un corso della durata di 80 ore riconosciuto dal CTI e accreditato dal MISE. Da quanto ho potuto capire per la Regione Piemonte potrei iscrivermi direttamente all'elenco certificatori. Ho però bisogno di un consiglio: ho scelto di seguire il corso per poter colmare alcune mie lacune su normativa e impiantistica, e direi che le lezioni seguite sono state molto utili, ma ora non so se iscrivermi anche all'esame finale che ha un costo e nel mio caso non è obbligatorio. In vista delle continue variazioni alla normativa nazionale, dite che converrebbe affrontare ancora questo piccolo passo? Preciso che sono consapevole del fatto che un esame in più non attesta del tutto le competenze di una persona, un po' come un corso di laurea non fa l'architetto...
Secondo quesito: per redigere un APE è indispensabile l'impiego di strumenti particolari (es. termocamere)?
Grazie a quanti vorranno aiutarmi nella scelta. Vanno bene anche le critiche.
Maui : [post n° 386201]
Esame finale certificatori?
Ciao Maui, se non è obbligatorio e devi anche pagare per sostenerlo, chi te lo fa fare? Ti iscrivi all'albo e stop, nessun cliente mai ti chiederà quanto hai preso all'esame da certificatore. Data la tua domanda finale però mi sorgono dei dubbi circa l'efficacia del corso... perché dovrebbe essere indispensabile una termocamera per un APE? Per farlo è indispensabile un sopralluogo, la planimetria dell'appartamento, i pacchetti murari e di solaio, il tipo di infissi ecc; soprattutto un software aggiornato e riconosciuto. La termocamera ti aiuterà a individuare le dispersioni se devi fare una diagnosi energetica.
Ciao biba! In effetti hai ragione sulla questione dell'esame non obbligatorio, ma sai è solo frutto di una mia esitazione nel cercare di capire se possiedo tutti i requisiti per trattare l'argomento e secondo le norme che spesso variano. Ho sempre l'impressione, in generale, che la laurea non risulti un titolo sufficiente e che sia richiesta qualche specializzazione in più … paranoie, lo so. Sul fatto della strumentazione, il dubbio è sorto dopo la lettura di un testo inerente la redazione degli APE (al di là del corso seguito) in cui si presentavano alcuni strumenti a supporto del certificatore nella fase di rilievo e raccolta dati. Forse non era precisata la tipologia di valutazione che richiede l'impiego di tali strumenti e ciò mi ha spinto a chiedere informazioni a qualcuno che si occupa già di certificazione energetica. Ti ringrazio per la risposta e la precisione!
Le paranoie le abbiamo tutti, è normale! La tua impressione che la laurea non sia un titolo sufficiente è più che fondata: c'è una grande differenza tra "sapere" e "saper fare". La laurea non ti dà nessuna reale competenza, ma tante conoscenze di base, che con il tempo senz'altro ti aiuteranno a diventare anche competente, ma solo per mezzo dell'esperienza fatta sul campo. Se vuoi specializzarti nel campo della certificazione tieni presente che: servono buone conoscenza di impianti; le norme cambiano continuamente e ciò ti costringe ad aggiornare i software con relative spese; gli APE sono poco pagati. Farne uno ogni tanto è diventato difficile, o ci si specializza e se ne fanno a raffica o conviene davvero poco.