Osservazioni esame di stato Aversa

Ciao a tutti, vorrei anch' io dare un contributo (spero costruttivo) a queste riflessioni sull'esame di stato ed in particolare alla seduta di Aversa a cui ho partecipato.
Premetto che ho passato le prime prove (e si è comunque ancora a metà!), e chiedo agli altri che sono passati di non ergersi un pò presuntuosamente a maestri e a giudici di chi non ce l'ha fatta; mi sono laureato qualche anno fa a Roma Valle Giulia con lode (ed in ritardo, in quanto lavoro nel settore delle costruzioni da quasi 15 anni!) e leggendo gli elenchi credo che i pochi miei colleghi che son venuti da questo ateneo sono tutti passati (spero sia utile per le statistiche!). Premetto che è la prima volta che faccio l'esame in quanto lavorando solo ora sono riuscito dopo la laurea ad averne il tempo, ed ho scelto Aversa perchè sono originario di un paese a 30 km di distanza.
1-Per quel che riguarda il tema, io ho fatto tutto quello che è stato richiesto rispettando tutte le prescrizioni (ho la fortuna di essere operativo a l'Aquila per il progetto CASE e li alcune palazzine hanno questa tipologia), ho praticamente fatto un parallelepipedo su pilotit con due scale esterne staccate in acciaio (oggettivamente è una cosa orribile tipo i palazzi di Barra!), disegnati dignitosamente e correttamente dal punto di vista delle norme di rappresentazione, ma molto sporchi in quanto mancino e non avendo mai saputo disegnare a mano (uso sistemi cad e di rappresentazione virtuale da almeno 15 anni! e infatti per questo pensavo che non passavo sicuramente, io ero quello con i fresh and clean per qualcuno che legge che mi era vicino!).
La relazione non è stata niente di che, ho illustrato il metodo progettuale, l'edificio in tutti i suoi componenti, le soluzioni architettoniche e strutturali soffermandomi sulle soluzioni per rendere l'edificio antisismico.
Probabilmente il di più che forse hanno apprezzato è stata l'attenzione sia nei disegni che nella relazione all'aspetto strutturale ed antisismico (data anche una buona esperienza nella progettazione e dimensionamento strutturale).
2-Per quel che riguarda il modo di valutare, credo che fare il minimo e fatto benino non basti, per diversi motivi: il primo credo che sia il fatto che si facciano una scala e che da un certo punto in poi debbano far passare o bocciare, il secondo è che questa scala è condizionata dalle varie "segnalazioni" che ognuno di essi ha (ragazzi in Italia ed in particolar modo quì è la prassi!!!), poi vi possono essere tantissime altre variabili puramente soggettive (è per questo che sono solidale con chi non ha passato a cui posso solo dire che purtroppo questo esame è una cosa ignobile per come viene svolto e che farlo e passarlo è comunque una scommessa)
3-Vorrei fare una riflessione puramente personale sul tema assegnatoci: personalmente l'ho ritenuto abbastanza facile come svolgimento (La difficoltà è stata nel disegnarlo!!!), però credo che è un tema che abbiamo affrontato ad uno dei primi esami di progettazione solo come tipologia da conoscere ed ormai storicizzata in quanto sistema aggregativo non più utilizzato dagli anni trenta, fuori dalle abitudini di vita degli italiani ed oltre tutto molto costosa (queste sono osservazioni che potete trovare anche su alcuni testi di storia dell'architettura moderna). Quindi credo proprio che non abbia nulla a che fare con il dimostrare di essere in grado di poter fare oggi l'architetto.
Se posso essere utile per confrontare e capire a chi non ce l'ha se e dova ha sbagliato ne sono ben lieto (se avete pazienza risponderò compatibilmente con i tempi del lavoro).
PS credo che la terza prova sia ancora più balorda di queste, in quanto potrebbe uscire qualsiasi argomento (e l'architetto come dice Vitruvio dovrebbe avere conoscenze che vanno dalla medicina all' agricoltura!!!).
Perdonatemi per il dilungarmi e qualche leziosità ma è per cercare di poter essere di aiuto a chi ora magari ha un momento di sconforto; un saluto a tutti e in bocca al lupo per i prossimi eventi.