sim1 : [post n° 57192]

un dubbio

Scusate, ma perchè non si può esercitare la libera professione se non si è iscritti all'albo??
In fin dei conti se faccio una assicurazione contro eventuali incidenti e ho la partita iva non vedo cosa possa impedirmi nel firmare dei progetti.
L'ordine a mio avviso è solo una associazione a cui si aderisce.
ic :
...nn puoi firmare nulla senza l'abilitazione...puoi esercitare la libera professione ma devi chiedere a qualcuno abilitato di firmare per te...sono in tanti a fare così...
sim1 :
Certo, ma non capisco perchè esiste l'obbligo dell'iscrizione.
E' una legge insulsa, se uno firma e si prende le sue responsabilità non capisco il bisogno di obbligare la gente a iscriversi ad un albo...
ic :
...purtroppo in Italia funziona così...è sempre un giro di soldi...tra l'altro il nostro albo è una sorta di casta chiusa, se guardi quanti bocciati ci sono agli esami di stato...cosa che non accade per gli altri albi...io non credo che siano solo gli architetti ad uscire dalle università con una preparazione non perfettamente adeguata alla professione...credo che valga per tutti...solo che gli architetti amano di più i soldi e sentirsi importanti...è stata fatta una proposta al governo per fare in modo che i commissari agli esami di stato non siano professionisti iscritti all'albo, per una maggiore imparzialità nei giudizi...bè è stata bocciata...evidentemente sono di più i soldi che vengono incassati con le iscrizioni agli esami di stato piuttosto che quelli che si incassano per l'iscirzione all'albo, altrimenti adesso saremmo tutti felicemente abilitati...a prima botta intendo...
sim1 :
Io e' un anno che ho rinunciato a tentare, spero che in molti seguano la mia strada.....
Si parla tanto di lavoro autonomo, allora diamo alla gente la possibilita' di lavorare!!!
barbara :
sono perfettamente d'accordo con te ma la realtà è: no abilitazione, no firma, no lavoro autonomo. A questo proposito qualcuno sa dove si può trovare l'elenco di tutti i lavori che si possono fare da laureati in architettura, ma non abilitati? mi hanno detto che esiste da qualche parte!
Grazie e cmq in bocca al lupo a chi tenterà di nuovo a novembre come me, coraggio!!!
Ronin :
per guidare la macchina devi pur dimostrare di essere in grado di farlo, altrimenti nuoci all'incolumità degli altri.
Per la stessa ragione devi dimostrare con un esame, di essere in grado di esercitare la professione, viceversa potresti essere un pericolo per la sicurezza degli altri
sim1 :
Fino a prova contraria ho sostenuto 36 esami in 5 anni; i casi sono 2: o non sono serviti a niente, oppure c'è qualcosa che non funziona nel sistema universitario
Ronin :
servono per diventare architetto (o quant'altro), e cioè per poter operare in un certo campo; ma essere LP è molto diverso che essere dipendente in uno studio.
Inoltre, non tutti gli architetti diventano liberi professionisti, per cui non c'è ragione che il corso di studi sia reso più difficile per tutti, eliminando l'esame di stato (se uno fa il designer pubblicitario, non mette a rischio proprio nessuno...).
l'esame di stato serve per abilitarsi alla libera professione, che è un livello superiore alla semplice professione (in quanto prevede di gestirsi autonomamente, e prevede delle responsabilità verso le persone: ammetterai che per guidare un autosnodato bisogna avere una patente apposta, non basta quella per le auto; nonostante questo, non è che la patente B non serva a niente...).
sim1 :
Certo, ma se uno firma i propri progetti a prescindere dalla iscrizione le proprie responsabilità se le assume.
Tra l'altro se si trattasse di un esame si dovrebbe fare almeno un corso di preparazione e questo non avviene se non arricchendo il giro dei corsi a pagamento.
Inoltre vedendo come vanno le cose ad esempio a Milano, ti renderai conto che chi passa tranquillamente l'esame è in qualche modo immanicato
manu :
io nn credo che l'esame di stato ti renda in grado di fare il libero professionista, anzi tutt'altro, se penso ai miei amici che si sono abilitati e che nn sanno molto di più di quanto sapevano prima dell'esame...se penso poi a quante raccomandazioni ci sono, non ha proprio senso pensare che un esame così poco pulito possa darti una qualche preparazione alla professione...occorre tanta esperienza...sarebbe importante che venisse reso obbligatorio un tirocinio e che venisse dato il modo di praticarlo in qualche studio e solo dopo avrebbe senso un esame di stato...io nn credo che fare un progettino e rispondere a domande inerenti delle normative o quant'altro, mi renda in grado di progettare un esecutivo, e quindi di non ledere l'incolumità di chi andrà a vivere o a circolare in quell'edificio...forse dovresti essere un pò più realista...io, in coscienza, appena abilitata non firmerei un esecutivo, e credo che nessuno me lo farebbe fare...il confronto con la patente non è proprio azzeccato...tra l'altro dare così tanbta importanza ad un unico esame e svalutare cionque anni di studio ha poco senso...piuttosto sarebbe da chiedersi perchè all'università nei corsi di progettazione non ci insegnano l'iter che si usa per fare i progetti ex tempore dell'esame di stato...normative, antisismica, struttura, etc..
sim1 :
Complimenti, hai pienamente ragione
emilianodg :
lavoro da quattro anni, cioè da un anno prima che mi laureassi; ho redatto progetti regolarmente approvati dalle varie amministrazioni utilizzando la firma di miei colleghi; molti colleghi regolarmente iscritti all'albo da diverso tempo mi chiedono spesso aiuto per la redazione di progetti, soprattutto di opere pubbliche, che oramai conosco da due anni e più....eppure ho dato l'esame 7VOLTE e non ho mai passato lo scritto!!!!!!!!!1
sono tutti stupidi quelli delle varie commissioni edilizie( comune, provincia, regione, ministeri vari) o c'è qualcosa sotto l'esame di stato?
barbara :
Non credo che consoli nessuno ma anch'io, dopo diversi anni dalla laurea sono a quota sette scritti non passati.Cmq ribadisco che deve esserci qualcuno che sa qualcosa da qualche parte, non ti pare?
coraggio e in bocca al lupo per novembre
alberto fabio ceccarelli :
ho seguito in qs giorni il vs dibattito e ho delle opinioni in merito, cosi come delle ipotesi di spiegazione sui bassi risultati relativi all'abilitazione..mi spiace ma l'intervento sarà un po lungo..
io credo che le cause delle bocciature abbiano più ragioni:intanto sicuramente uno scollamento tra la preparazione universitaria e l'esame; dovete infatti tenere conto che mentre l'esame è rimasto lo stesso di 40anni fà così non è stato x l'università(una volta tutti facevano 5 esami di progettazione + una tesi sempre di progettazione, e all'interno di questi corsi il corpo docente organizzava simulazioni di progettazione di 8 ore, sulla falsariga dell'esame di stato...)io in questi anni ho avuto studenti che, provenienti da indirizzi o piani di studi particolari, non avevano mai fatto un vero e proprio progetto di architettura...gli stessi esami di progettazione all'università spesso hanno come oggetto tematiche che difficilmente affronteremo nella professione, non si tiene conto delle normative e come staranno in piedi lo si deciderà in un altra occasione...quindi spesso la casistica di chi decide di farsi aiutare da me è deprimente... nessuna base su aspetti architettonici, funzionali, tecnologici, relativi ad oggetti architettonici in cui viviamo e usiamo tutti i giorni e cioè le ns case, gli uffici, i cinema, la palestra, la città e l'ambiente circostante...
da un punto di vista professionale poi, in italia l'architettura è morta da un pezzo, non è certo la progettazione la base professionale della maggioranza degli architetti e anche quando lo si fà, non è detto che i requisiti siano di buona qualità... lo stato italiano( come anche il privato, e ciò lo scoprirete presto...) è proprio il peggior committente da un punto di vista qualitativo, rispetto a quanto avviene all'estero..per farsi un idea di ciò basta viaggiare un pochino oppure seguire su "Edilizia e territorio" degli ultimi mesi l'indagine titolata "la nuova architettura"..anche in quel caso il ristretto numero di studi emergenti e le difficoltà registrate dai titolari mostrano aspetti molto tristi legati alla ns professione, così come certi interventi che si leggono su prof. architetto...
quindi l'esame, proprio perchè è un esame dove si deve dimostrare una capacità di sintesi di quanto fatto( o non fatto..) all'università, dimostrando di saper progettare architettura o urbanistica di qualità, va preparato adeguatamente...io e il povero e compianto arch. villatico ci siamo attirati le ire sia del sistema , sia di alcuni di voi, perchè con il ns primo libro sulla preparazione abbiamo stracciato un velo e fatto vedere quale livello prestazionale occorreva per aver buone probabilità di superare l'esame...e quel livello prestazionale lo si ottiene solo con il duro lavoro, non con le chiacchiere...questo non significa poi che non esistano anche le raccomandazioni, ma è veramente offensivo per tutti coloro che lo superano, leggere sempre e solo di intrighi...
per quel che riguarda la firma e l'obbligo di abilitazione, ciò è legge da molto prima che nascessimo, e per altro, caro ronin, con la merloni, anche i dipendenti pubblici laureati in arch. e ing. si sono affrettati, dal 95 , a fare l'esame di stato, perchè altrimenti impossibilitati a fare carriera...quindi non è propriamente vero che l'abilitazione serve solo per la libera professione...infine un piccolo appunto un po' piccato sul commento dei corsi di preparazione...io credo che ogni attività umana meriti una giusta ricompensa, in relazione al livello prestazionale offerto...sto parlando con dei laureati che, penso abbiano la capacità raziocinante di giudicare dei testi di preparazione( e capire se a loro basti ciò per prepararsi..) o corsi di preparazione, soppesandone pregi, difetti, e facendo delle scelte di merito..in giro ce ne sono molti, di libri e di corsi...non comprendo perche se parte dell' attività mia e di alcuni colleghi si basi sull'ovviare a mancanze del sistema universitario, ciò dovrebbe essere svolto a mero titolo gratuito...non agognate forse anche voi a lavorare e ad essere giustamente pagati?
chiudo , ribadendo che le mie sono opinioni, sulla base però di un esperienza quasi decennale, vi auguro buone vacanze e miglior fortuna per la prossima sessione, ribadendo, come già scritto in passato, che se avete bisogno di consigli o delucidazioni potete sempre scrivermi alla mia mail personale che è sui libri da me scritti.
alberto fabio ceccarelli :
l'inizio del dibattito verteva sul suo quesito, poi il campo si è allargato...siamo stati tutti obbligati all'esame di stato e alla successiva iscrizione, non sta toccando solo a voi dell'ultima generazione...tra l'altro ( uso il lei perche lei lo fa con me...) è stato un suo intervento a menzionare corsi a pagamento.....noto con piacere però che non ha nulla da dire sulla impreparazione di tanti laureati in architettura, ne sull'esigenza di prepararsi adeguatamente...si vede che concorda con le mie opinioni...per quel che riguarda la mia mail, basta saper utilizzare un motore di ricerca per trovarla, senza spendere soldi...inserirla qui, ora, si che sembrerebbe un modo subdolo di farsi pubblicità...
la saluto
sim1 :
Guardi io lavoro onestamente,al contrario di altri. Per il resto quello che faccio sono fatti miei, se c'è uno che è onnipresente su questo forum è un certo personaggio che subdolamente fa di tutto per accaparrarsi più gente possibile da iscrivere ai corsi.
La presunzione e la superbia non sono certamente in me, visto che non vado a farmi pubblicità nè di libri, nè di corsi.
Inoltre se mi invita ad andare con qualche donnina si vede che è molto esperto in materia, complimenti anche per l'estrema educazione che dimostra....
Questo fa capire che personaggio subdolo è.
sim1 :
Mi scuso ma ho letto male, ho avuto una reazione istintiva.
Sono un pò preso e non mi sono accorto che non era indirizzato nei miei confronti il messaggio precedente.
Le chiedo ancora scusa
alberto fabio ceccarelli :
..lo avevo capito, non si preoccupi, in quanto all'intervento di EGO, si qualifica da se e non merita risposta...
alberto fabio ceccarelli :
le norme uni per il disegno tecnico sono le norme convenzionali con le quali si rappresenta un oggetto architettonico: si parte quindi dalla dimensione dei fogli( ad es A0-A1-...A4), per passare poi alle scale di rappresentazione in relazione alla tipologia di disegno,allo spessore delle linee in relazione alla scala e all'oggetto rappresentato, alle retinature in relazione ai materiali...un idea se la può fare consultando il vecchio manuale dell'architetto, ma so x certo che sono state pubblicate nuove norme tra il 2002 e il 2005, molto probabilmente poco o nulla diverse da quanto riportato sul manuale...comunque può consultare un motore di ricerca..
probabilmente anche i metodi di rappresentazione ( proiezioni ortog-assonom-prospett) sono nominati nelle norme uni
in quale sede le hanno fatto questa curiosa richiesta, forse aversa?
hexe :
L'unica ragione per cui esistono gli albi professionali in Italia è squisitamente quella di evitare una forte concorrenza sul mercato, dato l'elevato numero di laureati in architettura. Quindi ciò costituisce una fortissima barriera all'entrata.
Inutili sono inoltre i vari corsi a carattere privato che ingenerano purtroppo inganenvoli aspettative di riuscire a passare l'esame di stato frequentandoli. Chi lo ha fatto, ed aveva un buon background conoscitivo delle varie materie, si è subito reso conto del contrario.
Il suggerimento è quindi quello di sbarcare in Paesi del Nord Europa dove la legislazione è meno stringente prevedendo solo un triennio di praticantato, dopo la laurea, e poi si diventa automaticamente abilitati.
In bocca al lupo a tutti!!
arch...finalmente :
Beh...io un corso privato l'ho seguito e mi è servito. Nessuno mi aveva garantito, illudendomi, il successo all'esame...tutt'altro; bensì mi è stato trasferito, oltre a nozioni di cui alcune già note (ma "repetita juvant" ...), altre no, un metodo d'approccio alla prova che si è rivelato quello giusto. Forse sono stata anche fortunata ma dopo svariati tentativi fallimentari a me è andata bene...e non solo a me.
arch...finalmente :
Piccolo inciso....forse farsi "trasferire" un metodo è meno problematico che trasferirsi nei Paesi del Nord Europa, senza nulla togliere al fascino dell'esperienza in sè...non trovi?
miele :
il problema credo sia proprio l'approccio all'esame di stato...un corso è probabilmente in grado di indirizzarti...
in bocca al lupo...
alberto fabio ceccarelli :
concordo pienamente con ciò che lei dice(ma comunque ci si può dare del tu..), salvo che sul terno al lotto...anche persone che lavorano da anni, di fronte ad un progetto da svolgere in 8 ore con i metodi di rappresentazione tradizionali, dovendo evidenziare bellezza, corretta funzionalita, rispetto delle principali normative , adeguata staticità, secondo me si trovano comunque in notevole difficoltà( e ciò lo dico a ragion veduta, perche spesso mi chiedono aiuto persone con i capelli bianchi e tante sconfitte all'esame)... molto raramente il mercato del lavoro, in italia, ci richiede tutto ciò....ci si dimentica poi che a seconda della sede e alla commissione che si incontra, diversi saranno i requisiti richiesti...inoltre anch'io noto, qui sopra spesso quesiti da far accapponare la pelle...però se mi azzardo a farlo notare e quindi a ritenere non cosi' scandalosi i risultati generali d'esame, giù insulti...saluti e in bocca al lupo per chi si accinge a fare/rifare l'esame
maggy :
mi dispiace per te che ti sei reso conto solo ora che il sistema universitario non funziona....gli esami sostenuti valgono poco alla vera preparazione tecnica e al superamento dell'esame di stato (la laurea è solo un pezzo di carta) ....cmq sei sato bravo a finire nei tempi dovuti ....tutto tempo guadagnato per cominciare davvero ad imparare.....IN BOCCA AL LUPO!!!
tizi :
ho fatto l'esame di stato per la prima volta a giugno, credevo che fosse andato bene, o almeno un membro della commissione pareva compiaciuto nel guardare il progetto. Ora a sentire di così tanti bocciati sto andando in crisi.
in riferimento al suo discorso: se è vero che il lavoro va pagato, è vero anche che non tutti possono pagare l'istruzione. io mi sono laureata in meno di 5 anni sempre contando sulle borse di studio e sui premi per merito, ma per l'esame di stato non c'è nessun sostentamento. se l'università non ci mette in condizioni di fare la professione, perchè a farne le spese dobbiamo essere noi? giusto che voi dovete esser pagati, ma dalle stesse strutture che non ci hanno messo in condizione di esercitare!
a.f.ceccarelli :
io non ho mai detto che per superare l'esame sia obbligatorio un corso,dipende da tanti fattori: la predisposizione alla materia, come si è studiato all'università, il piano di studi...per altro, mai fasciarsi la testa prima di essersela rotta...se gli esiti della sua sede non ci sono ancora, attenda con fiducia....
ribadisco comunque che, come tutti gli esami, va preparato bene, anche perchè all'esame di stato si richiede una conoscenza vasta di tutto ciò che si è fatto ,o si sarebbe dovuto fare all'università....esistono per tutto ciò ormai una vasta e ampia casistica di libri, e a chi non bastasse ciò anche dei corsi, che essendo a pagamento,obbligano a qualche rinuncia...quando fui io dalla parte vostra come studente del compianto arch villatico, rinunciai a qualcosa per poter pagare la frequentazione.....
alberto ceccarelli :
...scrivimi sulla mail personale, la trovi sui libri...e fatti riconoscere, che mi sto martellando la testa per capire quale francesco sei, dei bei tempi della facoltà...aspetto tue notizie.Al
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