AleV : [post n° 107005]

Dopo la laurea...

La domanda è semplice...come si comincia? Si mette un annuncio, e poi? si accetta di tutto, anche un periodo (ma finirà mai?) gratis, orari impossibili, o si sceglie in base all'importanza dello studio o della retribuzione? Qual'è la vostra esperienza? Si è necessariamente sfruttati quando si comincia e non si ha esperienza?
P.S. ho tanta voglia di iniziare a progettare sul serio...
sdo :
. . ... e chi non ha voglia di progettare sul serio dopo anni di studi e disegnini empirici, rassegnati all'inizio siamo tutti tiralinee, avrai 10 capi che non si metteranno mai d'accordo poi la colpa sarà tua e i meriti loro!!!!!!!!!

Ma non disperare poi andrà sempre peggio

P.s. il mio primo giorno di lavoro è iniziato con il taglio e la piegatura di n° 60 tavole

P.s.s. ero imbucato
archla :
allora, brevemente la mia esperienza (sono di roma e sono laureata dal 2002):
- ho comiciato a lavorare (sostanzialmente facevo la caddista) al IV anno di uni, presso uno studio che faceva villaggi turistici/allestimenti/ecc.
Prendevo 500 mila lire al mese, per un part time di circa 4 ore al giorno. Economicamente era buono, professionalmente così così:sono diventata una scheggia con autocad/3ds ma di professione vera non sapevo nulla
- ho svolto collaborazioni con vari studi e professionisti, in genere sempre come caddista o per fare dei rilievi. La paga non superava le 6000 lire l'ora. per i rilievo fuori roma, circa 80 mila lire al giorno, vitto ed alloggio gratuito (ovviamente).Sono diventata una super scheggia in autocad e nel fare rilievi, ho imparato a gestirmi in maniera "abbastanza" autonoma.
Professionalmente parlando, dell'architettoa vevo solo l'abilitazione.
- Ho lavorato pre tre anni in uno studio che si occupava di lavori di manutenzione/ristrutturazioni/fasc.fabbricato/perizie ecc.
Prendevo 750€ + iva per il part time-1100 € per il full time.
Orari decenti. Nei primi due anni ho imparato moltissimo e sono diventata un "quasi architetto"(ho imparato a fare computi metrici, DL, sicurezza, perizie,DIA ecc.ecc.) . Al terzo anno avevo imparato tutto quello che c'era da imparare, ero indipendente e gestivo piuttosto bene lo studio.
La mi paga non è cambiata.
Me ne sono andata.
- Ora lavoro in uno studio più grosso, dove si fanno esecutivi e lavori per p.a. Mi rendo conto che ho ancora molto da imparare. La paga è migliorata -1500 + iva - e faccio cose molto appaganti.Riesco anche a svolgere dei lavori "miei", presi solo e soltanto tramite passaparola.
Autocritica: a suo tempo avrei dovuto evitare studi che non mi insegnavano molto sul piano "professionale"e avrei dovuto puntare su studi che facevano cose più grosse ed interessanti (tipo: concorsi per p.a., esecutivi, costruzioni ecc.).Ma non si nasce imparati.
L'essere sottopagati agli inizi (e anche un po' dopo gli inizi) è inevitabile, datti pace. ci vuole un po' di fortuna, molto impegno e tanto studio.
that's all.
ks :
in sintesi la mia esperienza è sta questa:
- a 10 anni ho cominciato ad andare in cantiere nell'impresa di famiglia "impara l'arte e meti da parte";
- al terzo anno di geometra ho cominciato a lavorare per studi di altri geoemetri e far cantiere;
- dopo il diploma di geometra e servizio di leva a 21 anni ho vinto un concorso part-time presso un comune come istruttore;
- con una paga "sicura" e lavorando nei pomeriggi mi sono iscritto a 21 anni all'università, facoltà ingegneria - laurea civile;
- a 22 a ho ritirato il timbro di geometra;
- a 26, per mancanza del responsabile del settore, sono diventato responsabile edilizia privata ed urbanistica;
- a 27 a mi sono laureato in ing. civile indirizzo strutture idraulica;
- nel frattempo avevo avviato uno studio come geometra e poi subrentratro come ingegnere;
- contemporaneamente mi sono iscritto alla facoltà di architettura - urbanistica;
- a 31 mi sono laureato in pianiticazione territoriale urbanistica ed ambientale;

oggi, dopo qualche anno, sono titolare di una società di progettazione e service, assieme ad altri tecnici di varia estrazione (agronomi, biologi, architetti, ecc.).

in sintesi posso diriti che ho e tuttora faccio taaanta gavetta, non ricordo sabati o domeniche liberi ne rientri prima delle 21.00-22.00 di sera con uscite verso le 7.00 7.30 massimo della mattina.
paghe "da fame" come leggo in questi post fortunatamente non ne ho mai avute, ma a 21 anni quando entrai nel modno del lavoro in modo ufficiale avevo già 11 anni di "esperienza" di cantiere, e non è poco.

se credi in qualcosa perseguila e un giorno la raggiungerai di sicuro. se ti spaventano paghe basse, sacrifico, gavetta, orari infami, lavori "poco" dignitosi per un laureato, ecc. allora lascia perdere. ne ho visti e ne vedo ogni giorno nel mio studio neo laureati, magari quasi coetanei, che si atteggiano a tecniciesperti e poi ti cadono sulla presentazione di un C.D.U..

non ti abbattere!

saluti

KS
marte :
io laureata da tre anni e mezzo (110 - venezia): non deve mai mancarti sangue freddo, passione, fiducia in te stessa (anche se sei trattata da segretaria e pensi di valere 10 volte il tuo capo/a), devi crederci, spaccarti di lavoro si, ma solo se ne vale la pena, se impari, se cresci, non solo se sei trattata a pesci in faccia e ti rodi tutto il giorno. se vali il lavoro verrà, io dopo tre anni ho qualche mini lavoretto ed una paga discreta (se me l'avessero detto tre anni fa quando avevo appena iniziato non ci avrei neanche sperato..)...un pò di realismo (certo la libera professione è così, se è stato ed è tutt'oggi difficile per uno come ks, che partiva abbastanza avvantaggiato, figurati per uno con famiglia fuori dai giri), ma un pò di ottimismo! in fondo è elettrizzante cercare di migliorare la propria situazione (e vi assicuro che io parto da zero virgola), se proprio si sta male...meglio cambiare strada!
ks :
"l'abbastanza avvantaggiato" si riferiva al fatto che dal'età di 10 anni lavoravo in cantiere e che sino a qualche anno fa lavorando 16 ore al giorno sono riuscito a fare dei piccoli passi in avanti. scusa la sottolineatura ma è un tasto che mi "segna" particolarmente questo, quando molti mi dicono "si bravo, ma con la famiglia che hai..."! ma casa mia non ho mai voluto un soldo, mi sono sempre arrangiato, e sopratutto non c'erano loro sui libri di fisica tecnica e calcolo degli elementi finiti...
sarei avvantaggiato se, come ha fatto l'altro mio fratello, invece di spaccarsi su libri e rompersi coi committenti si è inserito alla grande nell'impresa e fa l'imprenditore edile e a 25 anni gira in jaguar già da qualche anno. però se ci son problemi chiama papino ol e fratellino.

saluti

KS
std :
grazie x la risposta
desnip :
A favore di coloro che hanno questa fortuna c'è da dire una cosa.
Se avessi avuto una famiglia che lavorava nel settore dell'edilzia, per il mio "spirito di contraddizione", avrei fatto qualunque cosa al mondo tranne questo lavoro... Quindi, seppure ritengo che chi ha già la strada avviata sia avvantaggiato (e non negatelo), non mi sento di invidiarli e neppure di criticarli.
ks :
infatti come dici te io ho avuto questa "repulsione" nel senso che come dicevo non sono entato nella società di famiglia, come hanno fatto altri miei fratelli, ma mi sono "messo" per conto mio, tra l'altro percorrendo una strada diversa poichè a parte qualche intervento la mia liena è sempre stata la progettazione pubblica ed ora la progettazione e pianificazione e valutazione ambientale. la fortuna anche se c'è bisogna poi saperla sfruttare. un esempio a me vicino: un mio cugino quasi coetaneo pur avendo il padre 8mio zio) imprenditore affermato, non ne esce da una semplice gara a trattativa privata con procedura semplificata! ed è architetto! mio zio, quinta elementare, gestisce gare per centinaia di migliaia di euro senza batter ciglio!
la fortuna serve, ma se manca la sostanza serve a nulla.
invece se c'è la sostanza la fortuna arriva.


buon lavoro a tutti!

saluti

KS
max :
certo che iniziare a lavorare a 10 anni d'evessere stato un trauma terzomondista! avere a 20 anni 10 anni di cantiere...mi sembri un bimbo indiano cucitore di palloni! in compenso hai 2 lauree al costo di una, il che può sempre giovarti per il futuro! complimenti per il tuo curriculum vitae... e goditi un po' di più la vita ;-)
ks :
la mia è sempre stata una passione per il mondo del cantiere, tanto che mio papà credeva, e forse sperava, che gli sarei subentrato nelle guida della società...e invece è andata come è andata. però non mi paragonerei mai ad un bimbo indiano, non li ho visti ma direttamente ma ho visto lo sfruttamento in altri paesi del "terzo" se non addirittura quarto o quinto mondo e purtoppo per loro a 20 anni non c'è una vita davanti ne una laurea ne una famiglia o un lavoro.
sincermante tornassi indietro rifarei tutto, valutando che oggi, a quasi 32 anni ho la famiglia, un buon lavoro, una sicurezza economica che non guasta mai, e diciamolo si, un po più di tempo per godermi la vita. ma cosa vuoi, per arrivave serve pur sempre sacrificio.

buon lavoro a tutti

KS
ks :
due lauree al posto di una??? why? voglio dire ad urbanistica mi hanno riconosciuto 5o6 esami pa i restanto 24-25 e 5 laboratori me li sono "fatti" tutti!

saluti

KS
marte :
sorry, non era assolutam mia intenzione "ferire" nessuno, anzi ho sempre stimato chi riesce ad avere una passione viscerale per il lavoro, pur avendo un approcio meno stoico nei confronti della vita...intendevo solo dire che all'inizio anche avendo mangiato pane e cemento armato a colazione per 10 anni non è stato facile...figurarsi per uno che sa appena vagamente cos'è!
marte :
Certificato di Destinazione Urbanistica...prima o poi ci incapperai....
AleV :
Certo, impegno, studio e dedizione non possono mancare...ma volevo capire se all'inizio è normale che ti propongano sei mesi di formazione senza retribuzione. E' vero, non ho esperienze lavorative precedenti (non tutti hanno la fortuna di stare in cantiere a 10 o 20 anni), ma almeno la paga da "caddista" speravo di raggiungerla....Non so se cercare qualcos'altro di meglio (economicamente) o iniziare subito. Lo studio non è male, e io mi dovrei occupare di piccoli progetti dall'inizio alla fine, ovviamente con un aiuto.... Pensavo di iniziare confidando che questo periodo mi insegni veramente qualcosa, perchè in questo caso è un'investimento e non uno sfruttamento....
archla :
io in genere diffido sempre delle persone che non pagano nemmeno un contributo spese. a mio parere denota mancanza di serietà da parte del datore di lavoro, non dico che ti debbano coprire d'ora ma almeno un 500 € per compensare le spese di benzina/cibo ecc. mi sembra il minimo.
Personalmente, sono stata a volte mal pagata ma non ho mai lavorato gratis.
a questo punto valuta tu, parla (se puoi) con chi già ci lavora e se davvero li hai possibilità di imparare, vai e buttati. immagino -spero- che non avrai grossi obblighi di ore da fare al giorno, puoi comunque cercare altre collaborazioni con cui tirare su qualche soldo.
in bocca al lupo
lorenzo :
hai SOLO 32 anni?
E io pensavo, visto il tuo curriculum, che tu fosti mio nonno :)

Beh... come non complimentarsi allora?
Io ne ho 5 in più di te e per quanto riguarda la cosiddetta "autonomia professionale" ancora ne ho di strada da fare..:(

Comunque per tutti i neo architetti...
armatevi di santa pazienza, preferite gli studi dove non si lavora a compartimenti stagni (chi fa solo esecutivi, chi fa solo i render, chi fa solo le fotocopie..:) ) ma dove si fa un pò di tutto per poter formarsi a 360° su tutto quello che si deve sapere per poter lavorare con le proprie gambe, e poi.... cercate di intrallazzare il più possibile per farvi conoscere in giro...
AleV :
8 ore al giorno...ma flessibili....
giglio82 :
Io ho lavorato 8 mesi part-time senza prendere una lira, ora ho un rimborso spese piccolo ma c'è e spero che dall'anno nuovo cresca...
massimiliano :
Io ho cominciato a 3 anni a fare esperienza di composizione architettonica e progettazione con i LEGO!
a 6 anni gia' frequentavo i cantieri vicino a casa (per giocare a nascondino) ma gia' cominciavo a comprendere le tecniche di costruzione dei cementi armati (specialmente quando ci cadevo sopra)...adesso ne ho 35 e se volete vi racconto anno dopo anno!
ovviamente scherzo e non intendo offendere nessuno ma solo salutarvi visto che sono felicissimo dal momento che e' il mio ultimo week end milanese e poi...si torna a casa a Miami!
Buon Week end a tutti!
ee :
io concordo con archla. diffidare di chi chiede di lavorare gratis. E' mancanza di serietà e onestà. Io sono laureata da due anni. All'inizio sono andata in uno studio dove avrei lavorato gratis, sono rimasta tre giorni, parlando con i collaboratori mi sono resa conto che non avrei imparato niente, il titolare era una persona disorganizzatissima ecc. Poi ho lavorato in tre studi, ho iniziato come stagista a 500 euro, poi a progetto e con ritenuta d'acconto 800 euro netti mensili. Dal punto di vista professionale posso dire di aver imparato qualcosa ma ho ancora molta da imparare. Adesso ho appena cambiato, sono in uno studio abbastanza grosso, dove si fanno lavori interessanti e sto per aprire p.i., lo stipendio è più che dignitoso e spero di continuare a lavorare qui. Ho fatto tanti colloqui e l'idea che mi sono fatta è che negli studi dove pagano poco si è considerati poco e si impara poco. Dove pagano ti affidano anche delle responsabilità e si è stimati di più. Se ti pagano poco o niente vuol dire che non hanno intenzione di investire su di te per cui sanno benissimo che tu continuerai a cercare un lavoro migliore e te ne potrai andare da un momento all'altro.
Continua a cercare, io ho praticamente continuato a fare colloqui per quasi due anni, purtoppo siamo tanti, possono permettersi di non pagarci e inoltre se lo studio è piccolo e/o male avviato non può nemmeno permettersi di pagare decentemente un collaboratore.
In bocca al lupo!
ks :
...Lorenzo (skerzo) cercate sempre studi mutlidisciplinari dove si possa affrontare quasi tutto, dico quasi perchè personalmente ho gran fatica a seguire solo qualche componente del lavoro , però l'infarinatura generale su tutto serve, poi si decide sia in base alla propria aspirazione, che è la cosa più importante, che secondo mercato (non possiamo metterci a vendere crema abbronzante ai masai....).

per il resto non capisco gli studi che pagano poco o nulla, o meglio li capisco: VALGONO PER QUELLO CHE PAGANO, POCO OVVERO NULLA.

buon lavoro

KS
desnip :
Vorrei aggiungerti il consiglio che ho dato al neolaureato che mi ha sostituito nel mio vecchio studio: inizia pure lavorando gratis, se non trovi ancora nulla (sempre meglio che stare a casa a rigirarti i pollici). Ma, nel frattempo, guardati intorno in tutte le direzioni e, contemporaneamente, cerca di "rubare" il mestiere.
Naturalmente se non ti pagano non hanno nessun diritto a pretenderti per 8 ore al giorno, per cui se hai bisogno di un permesso per un colloquio di lavoro, prenditelo! Tanto, non ti possono licenziare...:-)
Avvisami quando qualcuno risponde
Non mandarmi più avvisi

Se vuoi essere avvisato quando qualcuno interviene in questa discussione, indica un nome e il tuo indirizzo e-mail.