scusate ma oggi devo proprio sfogarmi:
anche se l'argomento vi sembrerà banale, io ho voglia di scrivere questo messaggio.
sono un architetto iscritto da pochi anni. Sarà che all'inizio è dura come dicono in molti, ma io non mi sento per niente appagata dalla professione, soprattutto economicamente. Non si tratta di avere troppe pretese, non ho l'illusione di riuscire ad avere guadagni superiori alla media fin da subito, si sa che all'inizio ci deve accontentare delle briciole.
Ma per la dignità della professione, vorrei almeno poter dire di essere quanto meno soddisfatta, invece no, mi sento sempre ancora all'inizio, è come se avessi perso tempo, finora, a cercare di incominciare qualcosa senza vedere i risultati, non cambia nulla, cerco di iniziare nuovi lavori, faccio in modo di essere sempre aggiornata, mi impegno ogni giorno per trovare nuove opportunità..... ma alla fine di tutto, se devo tirare un pò di somme a pensarci bene non ho combinato nulla di buono. nel senso che continuo a trascinarmi avanti ma senza ottenere miglioramenti di rilievo, tutta la mia fatica e il mio impegno servono solo ad ottenere il minimo che mi basta appena.
tante belle parole, tanti bei biglietti da visita ed al limite qualche curriculum ma nulla di concreto.
dove sbaglio? non pretendo la luna ma qui non si riesce a cavare un ragno dal buco, faccio lavori da diplomati!
possibile che non riesca a trovare lavori degni della mia professione senza troppe pretese?
forse fra qualche anno andrà meglio..... sarà ma per ora non so proprio come proseguire, scusate lo sfogo.
saggezza : [post n° 107813]
perchè no?
...le tue righe sono troppo poche per esprimere compiutamente un pensiero, ma mi par di capire che emerge quello che un poco tutti su questo forum sentono: ovvero l'enorme distanza tra dire e fare, in altre parole tra quello che si E' e quello che si FA.
non so in che condizioni ti trovi, ma ti consiglio , se credi nel tuo lavoro, di proseguire nonostante tutto e tutti. non per pochi ma per mooolti anni sarà come tu descrivi, non per tue limitazioni ma perchè viviamo, in italia, in uno stato dove non centra nulla cosa tu sappia fare, se sei architetto ingegnere ecc plurilaureato specializzato. qui l'importante è esserci ma esserci per davvero!
dalla mia "giovane" età ma dalla quasi lunga esperienza posso dirti che ancora oggi se mi soffermassi davvero a pensare cosa i circonda mi converrebbe chiudere tutto e mettermi a fare il palazzinaro o il venditore porta a porta. però c'è una piccola fiammella che si chiama orgoglio ad alimentare la voglia di andare avanti...non so se mi capisci.
su con la vita! anno nuovo....professione nuova
saluti
KS
non so in che condizioni ti trovi, ma ti consiglio , se credi nel tuo lavoro, di proseguire nonostante tutto e tutti. non per pochi ma per mooolti anni sarà come tu descrivi, non per tue limitazioni ma perchè viviamo, in italia, in uno stato dove non centra nulla cosa tu sappia fare, se sei architetto ingegnere ecc plurilaureato specializzato. qui l'importante è esserci ma esserci per davvero!
dalla mia "giovane" età ma dalla quasi lunga esperienza posso dirti che ancora oggi se mi soffermassi davvero a pensare cosa i circonda mi converrebbe chiudere tutto e mettermi a fare il palazzinaro o il venditore porta a porta. però c'è una piccola fiammella che si chiama orgoglio ad alimentare la voglia di andare avanti...non so se mi capisci.
su con la vita! anno nuovo....professione nuova
saluti
KS
"UNO STATO DOVE NON C'ENTRA NULLA COSA TU SAPPIA FARE"
.......non potevi trovare migliori parole, probabilmente sono ancora tante le ragioni che devo comprendere. io lavoro per conto mio e solo così ti ritrovi a scontrarti con certe realtà, sono convinta che l'esperienza si fa solo sul campo DA SOLI e non rintanandosi nello studio di qualcuno che ti sfrutta per pochi euro al mese, con questo rispetto anche chi fa questa scelta, ognuno fa come crede e come può.
leggendo le tue parole non posso far altro che mantenere vivo l'orgoglio di continuare per la mia strada con la convinzione che non sarà tutto inutile. A volte mi rammàrico un poco perchè vedo che certe persone intorno a me non comprendono l'impegno che ci vuole per fare questo lavoro che può dare si molte soddisfazioni soprattutto economiche ma per arrivarci (salvo poche eccezioni) bisogna fare una lunga strada in salita.
non ho voluto scrivere un poema per non annoiare tutti, vedo che hai compreso comunque il significato del testo e ti ringrazio per avermi risposto adeguatamente :-)
un saluto
la fine dell'anno porta sempre a fare delle valutazioni!!! fa parte della maturazione dell'individuo, ora è il momento di tirare le somme e dichiarare i buoni propositi!!!!
come te non è molto che ho uno studio, a dire il vero prima ero da solo poi il tempo mi ha portato a conoscere alcune persone con le quali condivido preoccupazioni e lavori (nel bene e nel male di cio' che una associazione tra professionisti comporta)....
consigli:
1 - se da sola non ce la fai, inizia a lavorare insieme ad altri ma non da dipendente, da professionista....hai amici/amiche dell'università che stanno iniziando come te? lavorate insieme, il lavoro non è possibile? passa al punto 2
2 - la "svolta" non viene mai per caso, il nostro lavoro è fatto du due cose: il passaparola e i concorsi....tralascia il primo che viene da se ma buttati sul secondo, a capofitto, cerca, prova, confrontati con altri, fai concorsi di gruppo (quelli seri portano spessa all'incarico pubblico....) invece di fermarti a pensare ------> che ti porta inevitabilmente a deprimerti.....fai, afgisci, scuotiti......noi siamo in tre ma spesso i concorsi li facciamo con altre persone se non da soli.....
fermati a pensare solo cosa fare per non pensare a cio' che spesso la vita ci sbatte davanti senza mezzi termini!!!!!
se non sarà il primo, sarà il secondo e se non è il secondo il terzo o il quarto.....non importa quale design, grafica, edilizia.....falli e basta scegliti i più stimolanti e vai avanti!!!
se non sei pratica di 3d impara a fare da sola, a impaginare purchè non ti fermi!!!! e vedrai che il vento prima o poi cambia e quando cambia fatti trovare pronta altrimenti rischi di trovarti nella situazione inversa = tanto lavoro e incapacità nel gestirlo!!!!!
in bocca al lupo
come te non è molto che ho uno studio, a dire il vero prima ero da solo poi il tempo mi ha portato a conoscere alcune persone con le quali condivido preoccupazioni e lavori (nel bene e nel male di cio' che una associazione tra professionisti comporta)....
consigli:
1 - se da sola non ce la fai, inizia a lavorare insieme ad altri ma non da dipendente, da professionista....hai amici/amiche dell'università che stanno iniziando come te? lavorate insieme, il lavoro non è possibile? passa al punto 2
2 - la "svolta" non viene mai per caso, il nostro lavoro è fatto du due cose: il passaparola e i concorsi....tralascia il primo che viene da se ma buttati sul secondo, a capofitto, cerca, prova, confrontati con altri, fai concorsi di gruppo (quelli seri portano spessa all'incarico pubblico....) invece di fermarti a pensare ------> che ti porta inevitabilmente a deprimerti.....fai, afgisci, scuotiti......noi siamo in tre ma spesso i concorsi li facciamo con altre persone se non da soli.....
fermati a pensare solo cosa fare per non pensare a cio' che spesso la vita ci sbatte davanti senza mezzi termini!!!!!
se non sarà il primo, sarà il secondo e se non è il secondo il terzo o il quarto.....non importa quale design, grafica, edilizia.....falli e basta scegliti i più stimolanti e vai avanti!!!
se non sei pratica di 3d impara a fare da sola, a impaginare purchè non ti fermi!!!! e vedrai che il vento prima o poi cambia e quando cambia fatti trovare pronta altrimenti rischi di trovarti nella situazione inversa = tanto lavoro e incapacità nel gestirlo!!!!!
in bocca al lupo
Capisco il tuo sfogo. io e mio marito siamo laureati e non facciamo gli architetti ma un ripiego che potrebbe fare un diplomato e nel suo caso forse nemmeno
faccio l'impiegato part time, per diletto l'architetto. La prima attivita' mi da' un minimo di sicurezza economica che attualmente non da la seconda. E' vero ogni tanto capitano le consulenze ma poi alla fine, bissogna essere realisti, quanti di noi avraano i progetti pubblicati sulle riviste ?. Qualcuno dice di buttarsi sui concorsi, e l'idea e' buona ma......se non c'è mamma e papa' ad aiutare a pagare le bollette la vedo dura. Trovati qualche un lavoretto stabile e sarai contenta.
Concordo con "ma" io sono comunque contenta lo stesso, faccio perizie per società assicurative invece mio marito che si aspettava qualcosa di più è impiegato, ma abbiamo due figlie e siamo stati i classici studenti che si sono fidanzati nel corso degli studi e che una volta laureati non avevamo spinte di nessun genere.... sono passati 16 anni dalla laurea ed ora punto ad una sola cosa: convincere le mie figlie a NON fare ARCHITETTURA
Dubbio: ma questo post l'ho "postato" io?
Sembrerebbe scritto da me, se non fosse che io non sono iscritta da pochi anni...:-(
Sembrerebbe scritto da me, se non fosse che io non sono iscritta da pochi anni...:-(
ringrazio tutti per le risposte e la solidarietà. oggi va meglio. dalle vostre risposte ho capito che non sono io che sbaglio qualcosa, è l'inter che in molti stiamo seguendo.
giusta l'idea di aggreagrsi con altri.
il bello è che qundo dico che sono un architetto di solito pensano che io sia renzo piano :-) nel senso che faccio progetti e guadagno bene senza fatica e magari divertendomi pure.
ma chi gli ha detto queste cose? allora vien su l'amarezza perchè conoscendo la realtà mi sento quasi responsabile dell'insuccesso professionale (perchè è questo quello che percepisco). recupererò un pò di pazienza e continuo ad andare avanti per la mia strada.
ciao a tutti,
buon anno!
giusta l'idea di aggreagrsi con altri.
il bello è che qundo dico che sono un architetto di solito pensano che io sia renzo piano :-) nel senso che faccio progetti e guadagno bene senza fatica e magari divertendomi pure.
ma chi gli ha detto queste cose? allora vien su l'amarezza perchè conoscendo la realtà mi sento quasi responsabile dell'insuccesso professionale (perchè è questo quello che percepisco). recupererò un pò di pazienza e continuo ad andare avanti per la mia strada.
ciao a tutti,
buon anno!
Io ho poca esperienza probabilmente, ma è già il second cliente che mi chiama con l'acqua alla gola....situazione tipo, manutenzione ordinaria....poi ti viene in mente di tirare su un muro l'arredatore mette due attacchi per la nuova cucina ti avanza un angolo che potrebbe diventare il doppio servizio...e dopo che tutti gli artigiani del caso hanno messo le mani: il committente ottiene stanze trapezzoidali e cose del genere è con un filo di voce che ti chiama e ti dice che lui ha speso un sacco di soldi e i lavori sono fermi e la cucina su misura non c'entra più...allora tu arrivi e gli spieghi che serve un atto amministrativo rilievi, nuovi preventivi un sacco di tempo e che la tua parcella è tot. NOOO!!! Per due disegni e allora che si rassegni a vivere in una topaia... Te ne torni in studio e dopo due settimane ti richiama PERO' ARCHITETTO STIA BUONO!! E tu metti mano a quel casino a fine dei lavori anche il più ottuso dei committenti capisce che era meglio chiamarti dall'inizio....SCOLARIZZAZIONE....Dobbiamo essere noi i primi a dimostrare che non siamo sostituibili con nessun' altra figura professionale, ed il nostro lavoro vale perchè è UNICO...........
....anzichè aspettare che cambiasse il vento, io ho cominciato a "veleggiare" contro vento.....
...voglio dire che nn vale la pena attendersi nulla dagli altri ne che cambino le cose, ma invece dobbiamo noi farle cambiare, con la nostra testardaggine, con la nostra volontà e con la nostra capacità di fare.
buone feste
saluti
ks
...voglio dire che nn vale la pena attendersi nulla dagli altri ne che cambino le cose, ma invece dobbiamo noi farle cambiare, con la nostra testardaggine, con la nostra volontà e con la nostra capacità di fare.
buone feste
saluti
ks
scaricare sullo stato la scarsa considerazione di cui si godrebbe.
io ho sempre pensato una cosa sola al riguardo (sarà retorica, ma è quello che penso): il lavoro (e lo stipendio) non vengono mai a cercarti loro.
perciò, inutile stare lì a lamentarsi che non sono ancora arrivati: vatteli a prendere...
io ho sempre pensato una cosa sola al riguardo (sarà retorica, ma è quello che penso): il lavoro (e lo stipendio) non vengono mai a cercarti loro.
perciò, inutile stare lì a lamentarsi che non sono ancora arrivati: vatteli a prendere...
la laurea ormai ce l'abbiamo, bisogna sfruttarla il più possibile adesso... anche se vedete che il vostro amico mulettista guadagna più del doppio del vostro stipendio... E vi chiedete dove avete sbagliato se noi, laureati e abilitati percepiamo stipendi ridicoli rispetto ad altre categorie dove è necessario anche la terza media...
Non so cosa non funziona, ma bisogna stringere i denti a dare gomitate...
Non so cosa non funziona, ma bisogna stringere i denti a dare gomitate...