sdo : [post n° 108263]

P.iva o collaborazione

Ciao, problema dell'anno nuovo apro o no la p.iva? A parità di compenso lordo è conveniente la p.iva o è meglio la collaborazione? Ciao grazie a tutti

Stefano
salvo :
beh... conviene più la collaborazione! però attento che non puoi oltrepassare il limite dei 5000€ annui.
sdo :
La collaborazione è continuata e continuativa, ora non so come si chiama di preciso ma è il vecchio co.co.co

Grazie
Ronin :
l'iva il tuo datore di lavoro la scarica, per cui te la fai dare in più e lui non ci rimette nulla.
i contributi sono inferiori con la pi rispetto al cococo (12% contro 18% se non ricordo male), in cambio ci rimetti l'irap (4,25%) e quindi il conto più o meno torna in pareggio.
Di vantaggio hai che puoi scaricare le spese, e che versi ad inarcassa (che forse una pensione la darà, mentre con l'inps versi in cambio di nulla, i tuoi contributi non ti daranno nemmeno la minima sociale...).
Anzi, chiedi pure un po' d'aumento, che non avrà difficoltà a concederti (facendoti fatturare, non paga più il consulente del lavoro).
sdo :
Non me ne vogliano ma ora userò una splendida espressione per identificare il mio capo " genovese focomelico " ecco qua!!!!! Di aumento mi ha già detto che non se ne parla.
Per quanto riguarda la p.iva credo che sia meglio sotto gli aspetti formali, fai veramente l'arch, versi ad inarcassa. . . .ma siccome la paga è già misera conti alla mano del commercialista ci perdo qualcosina che credo di recuperare con i vari scarichi che l'iva mi da. Non sono molto convinto, per il momento ho preso tempo in attesa di lumi luminescenti!!!
Grazie a tutti

Ste
sdo :
Per gestire la p.iva con 12 fatture il commercialista mi ha chiesto 1000 EURI a Milano, voi quanto sborsate?
lorenzo :
se scegli il regime agevolato (se c'è ancora...) puoi fare a meno per tre anni del commercialista e puoi avvalerti del tutoraggio dell'agenzia delle entrate.
sdo :
grazie!!! Come faccio? dove mi rivolgo per il tutoraggio?

Ciao
lorenzo :
quando vai all'agenzia delle entrate per aprire la partita iva chiedi anche del regime agevolato, ti faranno riempire un modulo.

Puoi avvalerti del tutoraggio (o non avvalerti) una volta scelto il regime agevolato. Se scegli il tutoraggio dovrai con cadenza trimestrale comunicare all'agenzia delle entrate i tuoi dati fiscali.
Di più non so dirti perchè io il tutoraggio non l'ho attivato.
sdo :
Tu eri nelle mie condizioni? è vantaggiosa la p.iva? io mi sto facendo i conti della serva ma sembra sepre meno!!!!
Giuro non so che fare.

Ronin :
ragiona a lungo termine. ti ci vedi a vita incastrato in un cococo? o vedi te stesso come futuro professionista?
Se ha risposto no/sì, abbandona il mondo del sottosviluppo, e inizia da subito con PI: inutile disperdere i versamenti tra più enti previdenziali; prima o poi, dovrai comunque aprirla, e allora vedrai che dolori per ricongiungere gli anni....
lorenzo :
quello che dice ronin è vero. A livello monetario spendi meno con il contratto a progetto. Con partita iva invece dovrai sostenere delle spese in più ma te le ritroverai con gli anni (vedi inarcassa)
Poi, aprendo il regime agevolato pagherai l'imposta agevolata irpef del 10% sul reddito, e con l'inarcassa pagherai 1/3 dei contributi minimi richiesti.
Tutto sommato la cosa è fattibile... visto che potrai scaricarti anche le spese (benzina, bollette, cancelleria, attrezzature da lavoro, ecc).

Con il cocopro apparentemente sei al sicuro (quello che devi al fisco ti viene detratto dalla busta paga, compresa l'inps) ma solo apparentemente... pensa al futuro con le pensioni da fame dell'inps
lorenzo :
quello che ho detto ovviamente vale sotto i 35 anni di età...
sdo :
Si mi sono dimenticato did dirlo all'inizio ma ho meno di 35 anni. Sono al corrente del regime agevolato e balle varie ma volevo un consiglio da chi già è dentro.
Vi ringrazio dei preziosi consigli

Stefano
lorenzo :
Cosa ti fa pensare che non ci sono dentro?
Comunque hai ragione, ne sono appena uscito, dopo tre anni di regime agevolato... quindi ne avrò capito qualcosa, non ti pare?
sdo :
Sono sicuro che ne hai capito qualcosa è per questo che ho scritto qui e tutti voi mi avete dato dei preziosi consigli.

Ora però la domanda nasce spontanea, PERCHE' SEI USCITO DALLA P.IVA? giusto per farmi ancora un pò gli affari tuoi. .. . ;-)
Hai trovato lavoro dipendente o non era più conveniente?
Ciao
lorenzo :
Non ho detto che ho chiuso la partita iva;

Come tu saprai il regime agevolato dura tre anni, e dopo quindi si passa automaticamente alla contabilità ordinaria.


Magari il regime agevolato durasse a vita!
salvo :
per rimanere nel discorso... io stò aspettando il numero di p.iva, usufruendo sempre del regime agevolato!
non per farmi i fatti tuoi, quanto guadagnavi appena hai aperto p.iva agevolata? ti rimaneva in tasca il netto da cui partivi per fare fattura?
lorenzo :
in che senso stai aspettando il numero di partita iva se il rilascio è immediato?
Per la seconda domanda quando ho aperto la partita iva agevolata guadagnavo xxxxx, comunque non ti può rimanere in tasca l'imponibile da cui parti, in quanto da quello devi detrarre il costo dell'irpef agevolato (il 10%), dell'irap (il 4,25%) e la quota mensile corrispondente a circa 600 euro l'anno di inarcassa agevolata.
Puoi alleviare la situazione portandoti in deduzione le spese inerenti l'attività.
Considera anche che ci sono gli studi di settore, per cui se prevedi un compenso basso alla fine dovrai decidere se adeguarti ai minimi stabiliti (circa 13000-14000 euro annui) oppure rischiare l'accertamento (gli studi di settore ti vengono graziati solo il primo anno di apertura della partita iva)
marte :
aggiungo di stare MOLTO attento col cocopro: a me è capitata una grossa fregatura...io ho iniziato con questo contratto per motivi vari (avevo altri lavori, e per poco non mi conveniva aprire p.iva), morale della favola, pur essendo al di sotto dei 35, non posso più entrare in p.iva con regime agevolato!!!! Ho perso i tre anni di agevolazione! per poter entrare con questo regime deve essere ufficialmente il primo lavoro da architetto che fai! quindi attenzione a come viene formulato il cocopro!!!!
lorenzo :
scusa ma stai sbagliando.
Se sei sotto i 35 anni puoi tranquillamente aprire partita iva; infatti non puoi avere avuto un cocopro come architetto (è vietato dalla legge), al limite come disegnatore.
Visto che cambi tipo di attività la partita iva agevolata puoi aprirla eccome....
Ronin :
aveva un contratto come cococo, non come copro.
cmq il limite dei 35 è per le agevolazioni di inarcassa non per quelle fiscali.
dan :
ciao a tutti....
mi intrometto al volo visto che anch'io dovrei aprire p.i. agevolata... tutt'ora ho un contratto a progetto (nel quale la mia mansione non è quella ne di architetto ne di disegnatore)... voi dite che non c'è nessun problema ad aprire p.i. agevolata, anche se il committente sarà il precedente datore di lavoro?
ringrazio in anticipo Lorenzo e Ronin e tutti quanti mi vorranno dare delucidazioni in merito....
dan :
ho 30 anni e mi iscriverò a giorni all'albo....
Ronin :
io stesso, quando aprii PI, venivo addirittura da un tempo indeterminato come dipendente.
E' ovvio che se fossi stato dipendente di uno studio tecnico, con ruolo di ingegnere, non avrei potuto usare il regime agevolato.
Cmq per fugare ogni dubbio, basta leggere le condizioni previste dalla legge, che è la 388/2000.
dan :
grazie per la celere risposta... tra l'altro ho trovato che oltre alla legge 388/2000 ce n'è un'altra del 3 gennaio 2001 (a chi servisse... basta guardare sul sito dell'agenzia delle entrate e mettere sotto la dicitura "cerca" la data "3 gennaio 2001") che spiega anche con alcuni esempi i casi in cui vi sia mera prosecuzione dell'attività oppure no...
lorenzo :
mi sa che in questa maniera ti fregano loro :(
Pensaci bene perchè gli oneri da versare non sono di poco conto.
betty :
ciao a tutti! Premesso che mi sembra strano e incoerente che ti facciano lavorare in nero per un anno e poi ti propongano un'assunzione, ti consiglio comunque di pensarci bene. Il contratto di assunzione è il migliore: non devi pagare un commercialista, hai ferie e malattie pagate, quattordici mensilità, ore straordinarie retribuite e tfr. Lo stipendio mensile può sembrere più basso di quello da collaboratore in uno studio con p.i., ma quello annuale è sicuramente maggiore. Inoltre non lo vedo come un vincolo ma come una situazione abbastanza stabile (ormai il lavoro sicuro non esiste più) perchè è vincolato anche e soprattutto il datore di lavoro. Ti puoi comunque licenziare quando vuoi, basta dare il preavviso che è stabilito nel contratto (di solito è circa un mese).
Ovviamente questo discorso vale se ti hanno proposto un contratto di assunzione a tempo indeterminato, che è diverso da un co.co.pro. o co.co.co.
Pensaci bene e buon anno.
marte :
rispondo forse troppo tardi, ma a me all'agenzia delle entrate hanno proprio spiegato che col mio cocopro (e non cococo)non potevo entrare in regime agevolato... non so cosa intendete quando dite che un cocopro "da architetto" non può essere fatto...nel mio c'era scritto proprio "assistenza alla direzione lavori ed alla progettazione per tot cantieri". mi hanno dato informazioni sbagliate?lo spero proprio...
dan :
in effetti a quanto ne so io se hai un cocopro in cui figura che la tua mansione è in qualche modo collegata alla figura di architetto (come dici tu... assistenza alla direzione lavori, etc) non puoi aprire p.iva agevolata perchè ti ritroveresti nel caso (citato dalla legge del 2000 e successivamente quella 3/1/2001) in cui avresti una "mera prosecuzione della stassa attività"... inoltre i cocopro non possono essere stipulati da architetti (con iscrizione all'albo).
perciò se il cocopro che hai è come dici e sei iscritto all'albo, forse non è il massimo... se invece non sei iscritto hai qualche possibilità di poter usufruire della p.iva agevolata (perchè l'attività che andresti a svolgere con p.iva e iscrizione all'albo non può essere paragonata all'attività che svolgevi prima dell'iscrizione)...
p.s. se cerchi con google "D. lgs 3 gennaio 2001" trovi la legge aggiornata che spiega queste cose anche con esempi... tra gli esempi c'è quello di un'avvocato che si trova nella stessa situazione...
p.p.s. anch'io dovrei aprire p.iva agevolata... anch'io prima avevo un cocopro ma le mie mansioni non c'entravano nulla con la figura di architetto....
ciao
marte :
grazie per la risposta, e no, non sono ancora iscritta all'albo...e rimando l'iscrizione proprio per il fatto che entrando in regime pieno non mi resterebbe granchè del mio attuale lordo, che invece con cocopro... mha....mi informerò meglio...grazie!
".com" :
Consiglio vivamente a tutti coloro che hanno questo dilemma tra scegliere un cococo/cocoPRO con reddito fiscalmente assimilato al lavoro dipendente e una partita IVA, di scegliere senza indugio la partita IVA con regime agevolato (sempre qualora ricorrano i presupposti di legge previsti dall'art. 13 L 388/2000).
Questo per dimostrarvelo:

IRPEF: con un reddito lordo di € 25.000 l'irpef lorda ammonta a 6.150,00 (COCOPRO) e 2.500,00 (partita IVA);

contributi previdenziali: dal 2007 l'INPS sale a 23,50% totali (di cui 1/3 a vostro carico, quindi 7,83% di 25.000 = 1.958,33) contro il 5% di inarcassa (il 2% ve lo pagano e voi lo rigirate ad inarcassa, per cui vi è indifferente!! Inoltre per avere il 5% dovete rispetare le condizioni previste da INARCASSA, alle quali vi rimando)

IRAP: l'avete solo con la partita IVA, ma è il 4,25% del reddito lordo, quindi 1.062,50... ma se lavorate per un solo studio, allora potreste sfruttare la mancanza di organizzazione rilevata in tante sentenze di commissioni tributarie per poter vedervi rimborsare ciò che avete pagato a titolo di tributo.

IVA: è solo per la partita IVA, ma prima voi la esponete in fattura, ve la pagano, e voi la rigirate all'Erario... quindi assoluta indifferenza per voi...

E lasciate perdere il tutoraggio, non è questa gran convenienza... e poi se avete dei dubbi cosa fate???? Perdete una vita a cercare la risposta, per poi trovarne una sbagliata??
Credetemi, di commercialisti che si fanno pagare anche soltanto 500/600 IVA COMPRESA ce ne sono un bel po'!!!!
E poi, a fronte del risparmio fiscale e contributivo, vi resta in tasca ugualmente un bel gruzzolo anche se pagate un commercialista circa 1.200, senza tralasciare che l'IVA la detraete, e il costo lo deducete, quindi, spannometricamente, dei 1200 IVA compresa vi torna indietro almeno circa 400, per una spesa effettiva di € 800,00

Se serve altro, chiedete!!!

LARGO AI GIOVANI
Avvisami quando qualcuno risponde
Non mandarmi più avvisi

Se vuoi essere avvisato quando qualcuno interviene in questa discussione, indica un nome e il tuo indirizzo e-mail.