Sono un architetto da tre anni abilitato alla professione e iscritto all’albo con esperienza complessiva di due anni pre e post-laurea. Ovviamente come inizio ho avuto il primo anno un rimborso spese, dopo la laurea e l'esame di stato poco di più raggiungendo i 300 € mensili part-time.
Dopo una pausa di 2 anni per motivi familiari e per la gioia di un figlio sto tornando ad avere nuovi contatti con il mondo del lavoro. Non ho la minima intenzione di trascurare la famiglia e vorrei sapere se ritenete giusto che una madre architetto debba continuare a sottostare a questo sfruttamento quando non vivo più con “mamma e papà” ed il nucleo familiare è aumentato tale da non potermi più accontentare di un rimborso spese, sembro troppo esigente?? So benissimo di non essere l’unica madre nel campo, ma qualcuno mi ha consigliato vivamente di rinunciare alla libera professione e di pensare di trovare un lavoro da dipendente. Nel frattempo mi sono convinta più che mai che solo questo può essere il mio destino visto che non ho le spalle coperte né economicamente né da parenti nel campo. Dovrei quindi farmi il triplo del c… di un arch senza impegni familiari. Uno studio poi sembra non essere adatto ad un dipendente, ma solo a chi vuole fare esperienza per poi uscire da lì in autonomia, cosa dovrei cercarmi??? Dovrei rinunciare a questo lavoro?
Da due mesi sono di nuovo in contatto con uno studio che sembra avere bisogno di me più che altro come disegnatore cad qualche dia e poco più e si è anche parlato di un compenso all’ora che non è ancora stato stabilito. mi chiedono di proporre una cifra. Qui nasce il problema. Non ho mai avuto pretese di nessun genere, ma ora avendo famiglia purtroppo non mi posso più permettere di accontentarmi di un rimborso spese... So che per giusto dovrei chiedere in relazione all’esperienza che ho maturato, ma come si può capire non ho avuto il tempo di arrivare dove avrei voluto.. in poche parole QUANTI € POSSO CHIEDERE ALL’ORA NON VOLENDO SBILANCIARMI TROPPO Inoltre mi chiedono di portare una mia clientela, cosa che non ho mai avuto a parte qualche conoscente, come dovrei muovermi in proposito? Grazie a tutti e buon lavoro.. si spera! iara
iara : [post n° 108628]
archimamma
ciao Iara, per darti un'idea dovresti indicare anche la regione di provenienza, poichè le tariffe variano sensibilmente da nord a sud. Posso dirti la mia esperienza: appena laureato ho fatto 3mesi gratis, successivamente per 1 anno prendevo 6 euro+iva l'ora. Alla fine, tolte spese di viaggio e commercialista mi rimanevano circa 600 euro al mese netti (considera che le ferie e malattine nn ti verranno pagate, quindi lavori circa 10 mesi l'anno). Io sono del nord. Ora sono project manager per 1 impresa..
ciao! anch'io ti porto la mia esperienza: sono laureata da quasi tre anni. Ho iniziato a lavorare subito dopo la laurea facendo uno stage in uno studio a 500 € al mese full time. Dopo 6 mesi mi hanno fatto contratto a progetto prima di 800 € e poi 1000€. Da qualche mese ho cambiato studio, ho un contratto a progetto da 1400€ al mese (ferie e permessi retribuiti), sempre full time, lavoro da disegnatore per il momento ma dovrei avere un po' più di autonomia con il passare del tempo.
Io sono al nord, però molti miei amici di università guadagnano meno, cmq con due anni di esperienza sempre intorno ai 1000€ al mese.
Se hai la partita iva considera che devi sottrarre un 20-30% tra inarcassa e altre tasse e il 20% dell'iva. Magari prima chiedi ad un commercialista se ti è possibile.
In bocca al lupo!
Io sono al nord, però molti miei amici di università guadagnano meno, cmq con due anni di esperienza sempre intorno ai 1000€ al mese.
Se hai la partita iva considera che devi sottrarre un 20-30% tra inarcassa e altre tasse e il 20% dell'iva. Magari prima chiedi ad un commercialista se ti è possibile.
In bocca al lupo!
la regione è Marche, il fatto è che non so neanche quanto farmi pagare una dia che oltretutto dovrei solo compilare e firmare perchè il progetto, anche se lo disegno io, non è il mio, firmare è una responsabilità, non dirigerò i lavori ma so che la tariffa varia in base all'importo totale che è di circa 25 mila euri compreso il progetto...poi dovrò fare una ricevuta dove dichiaro il guadagno visto che non oso aprire PI finchè non sono sicura di arrivare al minimo concesso che dovrebbe essere, secondo commercialista, 5 mila euri, e forse anche lì ci sarebbe da pensarci su.
A quanto sembra siete fortunate ad aver trovato dei buoni stipendi e dei buoni posti. Ho letto qui dentro che ci sono colleghi che a tre anni dalla laurea prendevano 400-500 euro al mese per 8-10 ore al giorno, qualcuno anche in nero. Se sentivano parlare di un qualche forma di contratto (progetto), la retribuzione non superava i 700-800 euro compreso l'iva. Io ho 10 anni di esperienza e a 1400 euro non ci arrivo. vedete un po' voi... Devo per forza integrare con lavoretti miei, quando li trovo. :-(
Non ho figli, ma ho sempre pensato che per chi ha famiglia è meglio la professione libera che non un lavoro da dipendente, perchè ti permette di gestirti in assoluta libertà. Ma questa è solo una mia opinione, puntualmente smentita dalle colleghe "accasate", che ritengono che il lavoro dipendente dia maggiori garanzie.
Certo, fare un'attività libera implica anche la capacità o la possibilità di trovarsi una clientela...Il problema è: è facile per te trovarlo, un impiego? Perchè se ti chiedono di portarti una tua clientela (gulp!) tanto vale che ti metti in proprio...
In ogni caso, in bocca al lupo, sono sicura che farai la scelta giusta.
Certo, fare un'attività libera implica anche la capacità o la possibilità di trovarsi una clientela...Il problema è: è facile per te trovarlo, un impiego? Perchè se ti chiedono di portarti una tua clientela (gulp!) tanto vale che ti metti in proprio...
In ogni caso, in bocca al lupo, sono sicura che farai la scelta giusta.
è perchè sei ancora nella fase crescente, in cui libera professione=autogestione degli spazi.
Prima o poi raggiungerai la fase matura, in cui libera professione=occupazione totale del tuo tempo (e cioè mancanza di spazi da gestire), e allora capirai.
Prima o poi raggiungerai la fase matura, in cui libera professione=occupazione totale del tuo tempo (e cioè mancanza di spazi da gestire), e allora capirai.
In effetti è vero quello che dice Ronin, ma ha anche ragione Desnip: è vero che la libera professione ti dà maggior libertà nella gestione del tuo tempo (esigenza primaria per una madre), per cui facendo i salti mortali è forse possibile riuscire a conciliare il lavoro con la famiglia (ma veramente facendo i salti mortali...provare per credere...). Il problema si pone nel momento in cui consideri che , nella libera professione, se non lavori non guadagni. Il lavoro da dipendente invece ti dà un'entrata fissa con, ovviamente, più vincoli e costrizioni. Nel momento in cui, appunto, riesci ad avere un giro di lavoro notevole, hai anche nella libera professione delle entrate continuative, ma come dice Ronin, proprio per mantenere quei livelli sei completamente asssortbito dal lavoro (e per la famiglia c'è poco tempo). Certo avere qualcuno accanto che condivide con te gli impegni familiari ti aiuterebbe moltissimo, soprattutto nella prima fase (questa) in cui ti stai avviando.
Coraggio! ;-)
Angy
Coraggio! ;-)
Angy
..hai perfettamente ragione. Io sono da 3 mesi in uno studio e non ho ancora visto una lira..solo bastoni e carote..a volte invidio i miei amici che non hanno studiato, e ora lavorano già da 10 anni; in più, mi sto facendo le domande di rito sulla mia condizione di futura mamma, e sinceramente enso che un lavoro da dipendente farebbe proprio al caso mio.
Anche io sono di orino, se vuoi lasciami la tua mail,magari ne parliamo un po'!!
Anche io sono di orino, se vuoi lasciami la tua mail,magari ne parliamo un po'!!