Chicca : [post n° 110061]

consigli

Se tutto va bene dovrei essere assunta in un'azienda come architetto. Ora mi chiedevo cosa mi conviene fare con l'Inarcassa, ovvero se chiudere l'iscrizione oppure no.
Mi chiedevo anche se chiudere la partita iva, ma ciò significherebbe non poter fare più nessun lavoretto extra per conto mio? Grazie per i consigli
Anders :
L'Inarcassa, se rimani iscritta all'Albo, penso tu non la possa chiudere. Devi solo comunicare che essendo assunta, sei entraya in gestione separata (INPS), dunque non versi più contributi alla cassa. Se invece farai dei lavori tuoi chiudendo la p.iva devi cmq versare una quota alla cassa. Per quanto concerne la p.iva ti conviene tenerla se pensi di avere un po' di lavori tuoi (sempre che siano di una certa entità).
Sabagio :
anche io mi trovo nella stessa tua condizione: sto per intraprendere un nuovo lavoro con un'impresa di costruzioni e mi è stato proposto o il contratto (inps) oppure di lavorare con partita iva (inarcassa). Non volendo chiudere la partita iva avrei accettato di lavorare "da dipendente" con partita iva, sopratutto perchè non escludo di lavorare da libero professionista tra pochi anni, e anche perchè in questo modo ho la possibilità di eseguire lavori per conto mio. Poi mi è stato vivamente sconsigliato di pagare i contributi un po all'inarcassa e un po all'inps; meglio tutti da una parte o dall'altra. Per curiosità il contratto di assunzione quanto ti offrono netti? a me con partita iva 2000+iva. Mi interessa capire quanto sono le retribuzioni contratttuali per paragonarle a quelle da libero professionista "dipendente".
Ciao
Chicca :
Mi pareva di aver letto da qualche parte che conveniva pagare i contributi ad inarcassa perchè inferiori a quelli Inps. Se così fosse l'unica maniera è continuare a lavorare come libero professionista facendo fatture, oppure ci si può fare assumere comunque e pagare i contributi inarcassa?
E ancora: tenere aperta la partita iva è incompatibile con l'assunzione?
Per Sabagio: purtroppo (per me) io prenderei netti circa 1000 euro
Chicca :
Se chiudo la PI mi risulta che debba cancellarmi da Inarcassa, quindi com'è possibile che debba versare una quota alla cassa se faccio lavori miei, come mi dici tu?
Anders :
Devi cmq versare il 2% sui lavori che fai... Non si scappa dalla cassa.
Anders :
Lavori extrs come professionista non come dipendente.
ma :
se lavori con pi paghi inarcassa, se sei dipendente chiudi inarcassa e paghi solo l'inps, quando alla veneranda eta' di 99 anni chiedereai la pensione raggrupperai tutti i tuoi contributi che sono ricongiungibili
p.s. parlate male dell'inps ma di fatto ti danno malattia pagata indennita' di disoccupazione e molto altro.....inarcassa non paga mai giustificandosi con il fatto che il loro contribuente e' libero professionista, per poi propinare polizze assicurative che fanno venire molti dubbi: un per tutti "ma se devo avere un grande intervento in un ospedale e pago l'inps mi accettano o mi mandano a casa???"
Anders :
L'Inps costa molto di più di Inarcassa 19% contro 12%. A conti fatti non è la stessa cosa. Io cmq tifo Inarcassa, eh eh.
Chicca :
E se volessi fare entrambe le cose? (essere dipendente e fare dei lavoretti miei?) c'è un modo per conciliare le due cose?
Ronin :
essere dipendente e avere anche PI; non rimani iscritta ad inarcassa, cui versi soltanto il 2% sul fatturato (che però ricarichi sul cliente).
Chicca :
Grazie a tutti, mi sono chiarita un pò le idee, anche se non mi torna che posso fare dei lavori miei anche chiudendo la PI, come sostiene Anders
Anders :
Occasionalmente puoi fare qualcosa anche senza p.i.
ma :
le prestazioni occasionali per definizione non potrebbereo essere fatta in un lavoro che casualmente corrisponde all'abilitazione che si possiede.
Se Mario ingegnere abilitato iscritto all'ordine fa una prestazione occasionale come imbianchino va bene ma se Mario le fa per dei calcoli strutturali il fisco potrebbe contestare l'occasionelita' di tale attivita'.
Molti fanno cosi' l'importante è che tu sappia a cosa vai incontro
Chicca :
Ma sei sicuro? Mi sembra talmente assurdo!!!
Dove lo hai letto? Mi puoi dare qualche riferimento normativo? grazie
ma :
e' pura logica come fai a dichiarare di essere un architetto iscritto all'ordine quindi teoricamente libero professionista e contemporaneamente collaboratore occasionale?? con cio' se si controllano mica ti mandano al rogo semmai ci sara' una piccola sanzione economica vedi qui www.agenziaentrate.it
Chicca :
Ma infatti non dichiarerei di essere un libero professionista, ma un dipendente che, solo occasionalmente, fa delle prestazioni professionali. E' per questo che mi sembra assurdo...comunque, a prescindere da questo, mi chiedevo se, nella prestazione occasionale, il committente può essere un privato.
ciao e grazie
ma :
comunque, quello che io ti dico e' una lettura molto rigida della normativa, il problema sta nell'interpretazione. E' vero che da un lato il lavoro e' occasionale, ma dall' altro nessuno definisce la quantita' di lavori che puoi fare in un anno, come anche il fatto che non ci siano limiti di guadagno. Interpretandola nel modo piu' elastico verrebbe da porsi la domanda dell'utilita' della partita iva, perche alla fine cambia solo l'ente previdenziale a cui versi i contributi.....
Ronin :
le prestazioni occasionali consentono un massimo di durata di 30 giorni.
è evidente che esso non è sufficiente per seguire un progetto dall'ideazione alla realizzazione.
quindi, appena i lavoretti diventano veri, la prestazione occasionale non basta più.
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