Campanellino : [post n° 112537]

ORARI DI LAVORO

Per coloro che non hanno ancora uno studio proprio ma che collaborano all'interno dello studio altrui: QUALI SONO I VOSTRI ORARI DI LAVORO NELLO STUDIO IN CUI COLLABORATE? RIUSCITE A CONCILIARLI CON IL VOSTRO LAVORO PERSONALE?

Per coloro che hanno uno studio proprio con dei collaboratori: VEDETE DI BUON OCCHIO IL FATTO CHE I VOSTRI COLLABORATORI ABBIANO UNA MENTALITà DA LIBERI PROFESSIONISTI E NON DA DIPENDENTI? SIETE DISPOSTI A CONCORDARE UN ORARIO DI LAVORO FLESSIBILE IN MODO DA LASCIAR LORO LA POSSIBILITà PER COLTIVARE LA PROPRIA ATTIVITà PROFESSIONALE?

Dò per scontato il fatto che, quando si lavora a un lavoro proprio, ci si dedica tutto il tempo che ci vuole e ci si pensa giorno e notte pur di trovare la soluzione ottimale o di soddisfare al meglio il cliente.
Diverso è il caso in cui si è soltanto collaboratori: si fa il lavoro di altri, si ha poca voce in capitolo sul progetto, si lavora sostanzialmente per soldi e (se si è fortunati) per acquisire competenze ma soprattutto...appena possibile si cerca un ritaglio di tempo per portare avanti, per quanto possibile, i propri lavori.

Certo si può lavorare di sera e nei week end, ma non è lo stesso che lavorare negli orari canonici, in cui si possono contattare gli altri uffici, le aziende...in cui ci si può incontrare con il cliente, ecc...
Non so voi...ma per quanto mi riguarda ho un'estrema difficoltà a gestire quersta situazione: mi è capitato di non accettare dei lavori perché non potevo dedicarci il tempo necessario e, anche per quanto riguarda i pochi che ho svolto, non ci ho dedicato tutto il tempo che avrei voluto, con conseguente compromissione dei risultati.

Per giunta ho l'impressione che gli studi non vedano di buon occhio il fatto che i loro collaboratori lavorino anche per conto loro (alcuni me lo hanno detto esplicitamente) e, ogni volta che ho bisogno di assentarmi per motivi di "lavoro personale", mi sento in colpa, spesso rinuncio o faccio tardi perché esco dallo studio il più tardi possibile per non assentarmi troppo...

Scusate lo sfogo senza capo né coda ma vivo davvero questa situazione come una prigione, una palla al piede senza la quale potrei coltivare in maniera più soddisfacente e proficua la mia attività ptofessionale, dedicarmi con maggiore cura ai clienti quando ce ne sono, e a cercarne quando non ce ne sono, potrei frequentare corsi corsi di aggiornamento e visitare le fiere che mi interessano senza sentirmi in colpa!!

Spero che possiate smentirmi e dirmi che esistono anche studi che cercano collaboratori liberi professionisti e sono disposti a trattarli come tali!!!!
lisa :
sono laureata da 4 anni, ho cambiato vari studi, lavorato in spagna, presso il dipartimento della facoltà dove mi sono laureata e ti dico che solo ora, finalmente, ho trovato un posto dove sto bene.
Stare bene significa essere responsabilizzata come parte di una squadra, fare progetti interessanti, essere giustamente pagati, fare le nottate quando necessario, ma avere il tempo nn soltanto per i miei lavori che posso fare tranquillamente a studio, ma anche tempo personale di nn venire un giorno nel caso nn ci sia una necessità impellente.
Il segreto sono ovviamente i capi dello studio, persone appassionate di quello che fanno, serene (hanno una loro vita privata), rispettose delle persone con le quali collaborano che nn considerano solo come schiavi da sfruttare, ma che considerano "architetti" con i quali condividere le esperienze.
E' uno studio piccolo, ma per adesso nn mi sta stretto anzi...psero sia possibile farlo crescere...
Chicca :
sono nella tua stessa situazione: libera professionista, ma molto poco libera. Credo ci si debba imporre un pò di più per far valere i nostri diritti, anche perchè se dobbiamo fare i dipendenti che almeno ci assumano allora!!!
Per lisa, una curiosità: tu come vieni pagata: a ore, a progetto o come?
delli :
ha ragione lisa: è questione di "persone"... peccato che nella maggior parte dei casi i titolari degli studi siano "cialtroni" (vedi blog di simone su pA)...
bye bye
lisa :
Vengo pagata a ore la maggiorparte delle volte...intendo dire per tutti i lavori propri dello studio (procurati e presentati a nome dello studio); per quanto riguarda i concorsi dove a volte capita di fare qualche nottata si calcola un forfettario (cosa decisa di comune accorda) e ovviamente si partecipa in prima persona; ora ho portato in studio un lavoro con un mio collega e nn so ancora come funzionerà.
Nn credo di diventare milionaria lavorando qui, ma per me adesso è un ottimo e soddisfacente compromesso.
Campanellino :
Non è del compenso che mi lamento ma del trattamento: mi andrebbe bene guadagnare 2/3 di adesso se potessi lavorare i 2/3 del tempo!!!
Certo trovare un posto dove pagano a ore al posto che a forfait sarebbe già un passo avanti...almeno potrei assentarmi senza sentirmi una ladra!!!
desnip :
Ho lavorato per diversi anni in uno studio dove avevo la massima libertà di gestirmi il mio lavoro privato, utilizzando anche attrezzature e cancelleria del posto. Potevo assentarmi quando volevo (salvo avvisare, naturalmente) e chiedere aiuti e consigli. Solo i clienti dovevo riceverli a casa, perchè non avevo una stanza mia. Sembra una favola, vero? Ma il rovescio della medaglia è questo, che ho sempre guadagnato poco e a nero. Nel tuo caso, perchè non proponi ai tuoi capi un part-time, visto che sei disposta a guadagnare meno?

P.S.: Una curiosità: i primi tempi mi mettevo a disposizioe dei miei clienti fuori orario di lavoro, cioè la sera tardi, il sabato e la domenica. Poi, quando ho capito quanto era dura, nel senso che spesso non ero apprezzata e per guadagnare ciò che mi spettava dovevo marcare stretto per mesi... al diavolo! Disponibile solo quando faceva comodo a me.
Insomma, sacrificate la vostra vita privata solo se ne vale veramente la pena.
maria :
cara Camp, come ti capisco.. sono nella tua stessa situazione, e stanca di fare i salti mortali ho alla fine deciso di chiedere un part time.. beh sai come mi hanno liquidato? non ci hanno pensato un minuto a dirmi di stare a casa e così ora sono alla ricerca di un nuovo studio con cui collaborare ma ora spero di trovare qualcuno che mi dia la possibilità di farmi i miei lavoretti dopotutto è su quelli che spero di formare il mio futuro!
speriamo che esista qualche studio che ci capisca...
marta :
Io nel momento in cui mi son trovata nella tua stessa situazione ... sentendomi in gabbia, non riuscendo a garantire professionalità ai miei potenziali clienti etc. (perchè non potevo rispondere liberamente al telefono, assentarmi, etc.) ... bhè ... è stato proprio in quel momento che ho capito che la vita da collaboratore non poteva più starmi bene addosso ... ed ho maturato il gran salto. Già ... nella libera professione.
Ovvio, non ho più la certezza di un compenso mensile ... e non ho neanche così tanti lavori per poter equiparare quello stipendio ... Ma almeno sono 100% disponibile e aperta a qualsiasi incarico e son fiduciosa sul fatto che questo, pian pianino, cominci a portarmi nuovo lavoro ...
Mi sento libera e più sorridente. Ogni lavoro è una gioia, anche quelli che da collaboratore magare non digerivo troppo bene eheh.
Nel frattempo poi, avendo lasciato fluire le cose un po' come dovevano fluire (quindi anche non arrivando a fine mese economicamente parlando ...) ... le cose sono cominciate ad arrivare da sole. Tipo qualche collaborazione con qualche Architetto che, vedendomi appunto DISPONIBILE ... mi ha offerto di collaborare con lui nei ritagli di tempo (si sono invertiti i rapporti!!!) ... dedecandogli per es. qualche gg a settimana ... a seconda dei miei impegni.
E appena avrò un carico di lavoro tale di stare in piedi proprio da sola ... molto semplicemente lascerò le collaborazioni esterne senza eccessivi sensi di colpa.
Insomma le cose, se si vuole, possono anche prendere pieghe diverse e migliori ;-)

In bocca al lupo, Marta
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