desnip : [post n° 117083]

Una curiosità

Uno che si laurea in "ingegneria edile architettura" diventa ingegnere o architetto?
matteo :
Può scegliere se fare l'esame di stato per diventare architetto oppure ingegnere edile.
Sinceramente non saprei dirti quale professione tra le due prediligano.
Guido :
che chi si laurea in architettura, con 4 esami in più può laurearsi in ingegneria edile. So di un tipo che spiattella in faccia a tutti che ha due lauree citate e frequantava contemporaneamente due facoltà! Che falso... :-(
Ronin :
bensì una delle due.
completato il corso ing-arch (che esiste, ed è un corso ibrido), si sceglie se dare l'esame di stato come arch. oppure come ing. (chiaramente uno esclude l'altro, non è permessa l'iscrizione a più albi concorrenti).
clik :
a me a Pavia (dov c'è ing-architettura) avevano detto che è possibile iscriversi ad entrambi.
ciao
c
matteo :
Ingegneria edile è un corso di laurea nato prima delle riforma del 2001 ed era l'unico corso ibrido che dava l'accesso sia alla professione di ingegnere sia quello di architetto. La laurea era qualificante per sostenere o l'uno o l'altro esame di stato.
Ora il corso di architettura ed il corso di ing edile appartengono alla classe 4 e la laurea in tale classe permette l'iscrizione sia all'esame di stato di ingegneria sia a quello di architettura.
Quindi ora una persona che si laurea in architettura può sostenere l'esame di stato per diventare ingegnere o viceversa.

(Per Guido: In Italia è espressamente vietato essere iscritti a più corsi di laurea contemporaneamente.)
pippis :
Beh, se uno può scegliere, allora il consiglio è: fai l'esame per ingegnere, xché:
1) è moooolto più facile, e non ha senso perdere dei mesi a rimbalzare tre o quattro volte soloperchè gli architetti sono di più a quindi l'esame di stato serve solo da sbarramento (non certo ad appurare cosa sai!);
2) gli ingegneri sono meno e - per la legge delal domanda e dell'offerta - sono pagati leggerissimamente meglio (poco, ma meglio di nulla) e talvolta anche negli studi grandi o medi vengono trattati da quasi ingegneri anzichè da caddisti/disenatori come purtropo capita al 90% dei neolaureati arch che entrano negli studi.
3) al livello di "piccolissimi liberi professionisti", come lo è chiunque - laureato da poco - lavori in proprio, le competenze e le possibilità di lavoro sono più o meno le stesse (non è che un neolaureato privo di grossi agganci venga chiamato molto spesso a lavorare al restauro di beni artistici e monumentali vincolati ....
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