Devo fare una ristrutturazione di un appartamento appena comprato da un mio cliente. Sull 'atto notarile il notaio attesta la conformità dell'attuale immobile a quello di concessione. Questo è vero solo in parte in quanto per le superfici e la cubatura, mentre per la disposizione interna dei tramezzi è completamente diverso(l'elaborato planimetrico non è stato allegato).
Ora io mi trovo a presentare la Dia per cambiare ancora una volta la disposizione interna degli ambienti. Come mi devo comportare:
Il mio rilievo è difforme da quello agli atti del catasto, che risulta uguale a quello di concessione e mai aggiornato. Considerato che il tutto rimarrà in piedi per il tempo della dia (1 mese) devo accatastare la temporanea disposizione ?Un accatastamento post atto notarile puo' comprometterlo ed evidenziare l'inadempienza del notaio?
Oppure presento come rilievo delle opere la situazione di concessione prendendo il rischio di un controllo durante il mese prima dell'inizio lavori, in quanto non ci sono abusi di sup. o vol.?
Vorrei una soluzione indolore per tutti.anche per il cliente!
grazie
Jhonny Ramone : [post n° 129657]
Dia e rilievo delle opere
per opere interne non mi hanno mai fatto un sopralluogo.
Io metterei stato di fatto così come da concessione e da piantine in catasto. Questo è ciò che ti suggerisco per evitare tutti i casini del caso, visto che hanno dichiarato che tutto è così come da progetto, e dal prorpietario e dal notaio. In questo modo azzeri tutto.
Io metterei stato di fatto così come da concessione e da piantine in catasto. Questo è ciò che ti suggerisco per evitare tutti i casini del caso, visto che hanno dichiarato che tutto è così come da progetto, e dal prorpietario e dal notaio. In questo modo azzeri tutto.
si, sullo stato di fatto metti quello che hai dalle piantine ufficiali .. poi i cambiamenti nello stato di progetto e via di seguito
Io invece metterei lo stato di fatto reale: ma perchè dobbiamo fasciarci la testa per errori o inadempienze degli altri?
Troppo zelo. E' vero che i notai pur di fare un rogito dichiarerebbero la qualsiasi, e qui sono daccordo con te che si merterebbero una bella strigliatina. Succederebbe un piccolo casotto direi. Lavori difformi alla C.E., agibilità rilasciata con dichiarazione non vera, e chi più ne ha più ne metta. No, non sono daccordo desnip. Alla fine non se ne accorge nessuno e così si sistema tutto.
Guardo che faccio anch'io così... ma davvero non sarebbe giusto.
Ma non solo per i notai, ma anche perchè la gente deve smetterla di ristrutturare casa da cima a fondo senza permesso e poi scaricare il problema su di noi, quando non se ne può fare a meno o deve vendere.
Ma non solo per i notai, ma anche perchè la gente deve smetterla di ristrutturare casa da cima a fondo senza permesso e poi scaricare il problema su di noi, quando non se ne può fare a meno o deve vendere.
Lo so desnip hai ragione da vendere. Ma cosa vuoi fare? Il cliente chiama il tecnico per trovare il sistema migliore e più sbrigativo senza incorrere in problemi di altra natura. Così facendo non si fa altro che incutere terrore al cliente. Con questo non voglio dire che hai torto, anzi ragione da vendere.....ma che dobbiamo farci?
Ciao
Ciao
Ma non voglio incutere terrore ai clienti...:-)
Si tratterebbe solo di "educarli" diversamente. Ma cmq se vogliamo continuare a comportarci così, dovremmo almeno fargli capire che stiamo facendo qualcosa in più, che li stiamo aiutando, e che non tutto gli è dovuto. Sperando che capiscano...
Buona giornata
Si tratterebbe solo di "educarli" diversamente. Ma cmq se vogliamo continuare a comportarci così, dovremmo almeno fargli capire che stiamo facendo qualcosa in più, che li stiamo aiutando, e che non tutto gli è dovuto. Sperando che capiscano...
Buona giornata