sandra : [post n° 138442]

quesituccio

Ciao ragazzi ecco un quesito: un architetto, iscritto all'albo senza partita iva, senza un lavoro fisso aggiungerei, può comunque eseguire dei lavori, e fatturare facendosi versare sulla fattura la ritenuta dal cliente anziché l'iva (corregetemi se sbaglio). Ora se questo è vero, è lecito, per quanto tempo si può fare, converrebbe in effetti a molti, allora? qualcuno sa dirmi?
beppe :
Dovresti leggerti cosa dice il D.lgs 276/2003 (decreto Biagi)
art.61 comma 3.
Certo la cosa trova il tempo che vuole considerato che sarà diffcile che vengano a farti un controllo sul tipo di lavoro espletato. Stando alla legge non puoi farti pagare con semplice ricevuta con ritenuta d'acconto se il lavoro che hai eseguito è inquadrato in quelle professioni intellettuali per cui è richiesta l'iscrizione ad albo professionale. In conclusione o apri partita IVA e ti iscrivi alla Cassa o non puoi esercitare la libera professione.
freemaninthesky :
...non sono del tutto d'accordo; si può ricorrere al Compenso per lavoro autonomo di natura occasionale (art. 81 lett. L del TUIR 917/16) non soggetto ad iva (art. 5 DPR 633 del 28 ottobre 1972) nei limiti previsti: max 30 gg. lavorativi consecutivi per lo stesso cliente e max 5000 euro l'anno. Parleremo di Ritenuta d'acconto e non di fattura e X chi non inizia con un lavoro grosso per le mani ma con le solite piccole DIA x modifiche partizioni ecc. ecc., può esssere un buon sistema...I suppose!
beppe :
ti rispondo con ritrdo perchè sono stato fuori qualche giorno. Dovfresti leggere cio' che gli altri scrivono, nel caso ciò che ho scritto io. Il decreto Biagi non prevede pagamento con ricevuta come dici tu per prestazioni occassionali, quando questi ultimi sono a carattere intellettuale per cui necessita l'iscrizione ad albo. Spero che questa volta tu legga l'intero post.
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