sabagio : [post n° 139904]

sanatoria o condono

per la regolarizzazione di alcune modifiche interne ad un appartamento meglio la sanatoria del comune, oppure attendere un'eventuale condono nazionale?
isa :
io farei la sanatoria del Comune, se sono solo modifiche interne, quindi sanabili con una dia, non dovrebbero essere nemmeno troppo costosi gli oneri (si dovrebbe pagare il doppio di quelli normali, ma se normalmente non si pagano per opere interne c'è solo una sanzione amministrativa). Poi se questo governo dura non se ne parla proprio di condono, se invece torna su quel palazzinaro di Berlusca....
sabagio :
ma la differenza tra una sanatoria comunale ed un eventuale condono nazionale in cosa consiste? è più "economico" il condono o la sanatoria?
marte :
La differenza è sostanziale: con sanatoria sono regolarizzabili solo abusi realizzati in conformità con le normative (ma in assenza di titolo abilitativo, oppure in difformità da questo). Il condono invece sanava tutto! indipendentemente dalle norme. Non si sa se ce ne saranno altri per ora. Quindi se le opere che intendi sanare non sono conformi agli strumenti urbanistici e regolamenti vari, presentare richiesta di sanatoria equivale ad autodenuncia. Conviene fare una puntatina dai tecnici comunali e verificare la fattibilità delle opere. Ciao!
desnip :
In teoria non dovrebbero mai più esserci condoni... tre sono più che sufficienti!!!
Se un architetto parla così, è normale che il committente si sente autorizzato a fare di tutto... tanto, "poi esce un condono"!
sabagio :
Non essendo pratico di condoni e di sanatorie (non ne ho mai fatte, sia come professionista che come cittadino) chiedevo solo delucidazioni, visto che qualche conoscente mi ha chiesto informazioni.
Io sono contrario a qualsiasi forma di sanatoria che implichi una violazione della legalità e nei confronti di chi vive quotidianamente rispettando la società in cui vive.
marte :
...per Densip: io ho solo spiegato i fatti, dicendo che non si sa se ce ne saranno altri....per dirvi la mia opinione approposito, che non ho assolutamente espresso nel mio post, quando nel primo studio dove lavoravo mi hanno spiegato cos'era un condono io sono inorridita, ed ho detto che mi rifiutavo di preparare la pila di pratiche che mi avevano consegnato!!!! Chiaramente sono stata presa a pesci in faccia con un bel "NON TI E' STATA CHIESTA LA TUA OPINIONE, FALLI E BASTA!" qUINDI grazie per avermi dato modo di esprimerla !!!! (per la cronaca allora, piccola neolaureata spaventata li ho fatti, e dopo due mesi sono fuggita da quello studio!!!!) Ciao e buon lavoro a tutti!!!!
desnip :
Sono contenta che la pensiate come me...:-)
Ci tenevo a precisare, perchè spesso mi sento fare domande del tipo: "Architè, ci ho un bagno abusivo, quando esce il prossimo condono?" oppure "Ogni quanti anni esce un condono"?, come se fosse una cosa scontata! Domande fatte anche da gente laureata....
Allora è importante che non ci si mettano anche gli architetti a incoraggiarli...
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