Marco : [post n° 139961]

occupazione

Carissimi,
un ragazzo che termina l'università intorno ai 30 anni, quante probabilità può avere nel trovare lavoro nei confronti di quelli più "giovani"?
Grazie
mia :
come andrà il tuo lavoro dipende da tanti fattori:
-da dove parti (hai già lavorato in studi e non, conosci qualcuno che potrebbe assumerti);
-dalle aspirazioni lavorative (vuoi fare l'"architetto"in senso stretto o ti vuoi dedicare ad un campo specifico, come la certificazione energetica o l'arredamento);
-da quanta pazienza hai nel costruire la tua occupazione(idealmente tendente all'infinito)
Quasi mai dipende dall'età...
dada :
Ciao sono un arch. di 30 anni laureata a 26....l' esperienza mi ha insegnato che le possibilità sono le stesse....riuscire come architetto non dipende dall'età ma dalle capacità e dalla volontà oltre che da fortuna e magari qualche aiutino(ex:conoscenze)...heheheh...metticela tutta in bocca al lupo
Marco :
ma guarda, la mia aspirazione max sarebbe fare l'architetto vero e proprio, possibilmente in futuro con uno studio mio.
Però vedo che iniziare sarà un pò dura, dai commenti che sento in giro.
Ho fatto questa domanda sul forum perchè ho letto che in alcuni annunci sulla bacheca cercano a volte "giovani architetti" con età inf ai 30... quindi mi è sorta una minima preoccupazione
desnip :
... oltre che da tutte le belle cose dette da mia, anche dalla fortuna con la C maiuscola.
Leggo anch'io che gli annunci di lavoro sono rivolti a persone con meno di 30 e anche 28 anni, ma poi conosco un sacco di gente che si è laureata tardi ed è riuscita ad inserirsi presto e bene nella professione.
Quindi, non disperare!
mia :
Non so se hai letto, oltre alla bacheca, i post di questa rubrica; come hai potuto o potrai facilmente constatare la situazione è nera non tanto per l'età, ma quanto perchè, a parte pochissimi fortunati, tutti iniziamo facendo pratica negli studi vittime di cialtroni di ogni specie. La sola conoscenza universitaria non è sufficente ad essere professionisti; serve invece molta pratica, spesso e volentieri sulla parte più noiosa e meno gratificante delle scartoffie da ufficio, ancora di più pratica di cantiere per riempire le evidenti lacune lasciate dai nostri studi meramente teorici. Mi sembra chiaro che non c'è un tempo specifico per crearsi un bagaglio di esperienza professionale "accettabile", per stare in piedi da soli, ma in genere qualche anno ci vuole...(dipende dal tipo di esperienze che ti formano: se lavori in un piccolo studio di provincia, in un ufficio tecnico comunale o in un grosso studio alla Renzo Piano le cose cambiano...). Di certo a 30 anni un neolaureato ha delle apettative diverse da uno di 25: ad esempio... lavorare guadagnando da subito e non dopo 6 mesi/un anno...(pensa che spudorato!) E questo è il motivo per cui gli annunci di lavoro ci cercano il più possibile giovani e senza legami familiari...per poterci sfruttare qualche anno in più .tutto qui.
Marco :
Per quanto riguarda la fortuna, vedo che è un fattore molto rilevante al giorno d'oggi; che prevale anche sulle capacità e sulla volontà, concordi desnip?
Ma il contratto che uno studio offre ad un 25enne è differente da un 30enne? e poi nell'ambito "architettonico" esiste il famoso apprendistato?
MIA per scartofie da ufficio intendi: pratiche catasatli, dia, super dia, valutazione immob, etc..? ho capito bene?
Beh certo cmq sia a 25 che a 30 un pò di gavetta si deve fare vero? non si può pretendere di progettare subito un grattacielo! :-)
Cmq sto notando che il mercato piange un poco per quanto riguarda i neolaureti ad architetura, condividete?
Grazie cmq ragazzi
federico :
se ti posso incoraggiare nello studio dove lavoro è arrivato un ragazzo che ha finito architettura quest'anno ed ha 29 anni...ed è alla prima esperienza in studio
Marco :
si grazie fede, mi dai una buona notizia.
E le sue competenze quali sono?.. se puoi dirmele s'intende.
mia :
Intendevo dire che il lavoro non è tutta progettazione a tavolino; svolgere una pratica dall'inizio alla fine comprende anche le scartoffie, ossia la preparazione dei documenti necessari che presenterai al comune/genio civile/catasto, i vari nulla osta da richiedere, etc... cosa noiosa ma necessaria che certo non si impara sui libri(soprattutto perchè ogni comune ha qualche documento in più o in meno, qualche grattacapo nuovo, qualche impiegato con poca voglia di lavorare che ti manda in giro come una pallina da ping-pong e poi si perde la pratica...)
Per quanto riguarda la gavetta... la trovo necessaria e molto utile, ma non quando è improduttiva, come ad esempio quando le tue mansioni si limitano a quelle di un disegnatore e/o,nei casi migliori, progettista. Il punto non è saper progettare un grattacielo, ma sapere come muoversi nel settore privato come in quello pubblico...alcuni studi tendono a non formarti da questo punto di vista, affidandoti il ruolo di "braccio", poco importa se collegato alla mente... Per questo la fortuna (di trovare lo studio giusto, di partecipare attivamente ai lavori giusti)a volte aiuta, oltre alla bravura.
gino :
se riesci di evitare i cialtroni ti pagano subito, ma vistro che spesso incontriamo il gatto e la volpe, prendiamo tante fregature...........certo e ' che fanno esperienza, nel mio caso fanno diventare bastardi, bastardi dentro.
Marco :
Ho capito che l'aiutino è fondamentale insomma. :-)
Crepi il lupo!
Grazie dada e grazie a tutti per i vostri preziosi interventi e consigli.
buona giornata a todos!
Marco
gino :
non offendere!!!! io mi sono fatto il c...o da solo e nessuno mi ha mai aiutato, se ho dei clienti e se lavoro nella professione per cui ho studiato lo devo solo ed escusivamente a me stesso. Certo la raccomandazione aiuta ma alla fine vince chi ha gli attributi d'acciaio. Se cerchi la raccomandazione ti consiglio di cambiare lavoro
Arko :
anche io mi sono laureato a 30 anni, complice anche uno sbaglio iniziale di facoltà(ingegneria). Ho lavorato quasi 2 anni in uno studio a 5oo euro al mese, mantenendo però i miei spazi, tentando cioè di farmi conoscere...del resto il mio scopo nello studio su citato era questo, non certamente i 500 euro. Intanto quindi ho portato avanti il mio studio insieme a mia sorella, che intanto, beata lei, ha vinto un concorso importante. Oggi, da qualche settimana ormai, mi sono licenziato...lo studio è ancora in costruzione, ma sono libero di dedicarmici 24 ore su 24. Quindi, il mio consiglio è di fare un po' di esperienza, non tanto sul piano architettonico( nel mio studio erano dei cani) o su quello delle pratiche( nel mio studio c'era chi se ne occupava) ma sul rapporto da avere con i possibili clienti, sulla necessità di instaurare delle relazioni pubbliche, per farti conoscere e rendere noto che tu sei un architetto. Se c'è qualcosa che ho imparato in quello studio di M... è proprio questo. In bocca al lupo.
Marco :
Gino non era affatto mia intenzione offenderti! sono sicuro che ognuno di voi si sia fatto il cossiddetto "mazzo" per arrivare dove è adesso, la mia dichiarazione sull' aiutino era generica; nel senso che come nel resto del mondo del lavoro purtroppo a volte non conta la capacità ma la cosiddetta "conoscenza". Io non cerco affatto la raccomandazione!
Grazie cmq a te e ad Arko per i consigli. In bocca al lupo anche a voi per le vostre carriere.
Buone feste
Marco
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