miss : [post n° 141917]

come procurarsi il lavoro

Ciao a tutti, anch'io pongo una domanda forse sciocca ma importante. Io lavoro come topo da studio da tre anni...ossia sono una di quelle persone che svolge sia il lavoro di progettazione (vera e propria in quanto le idee sono mie quindi lo è anche il progetto) sia il lavoro di disbrigo pratiche in ufficio. Lavoro per 500 euro al mese ma ho avuto dei bei riconoscimenti perchè il mio lavoro piace alla clientela. Oggi vorrei liberarmi e ribellarmi a questa situazione ma non capisco come dovrei fare per trovare dei lavori da sola. Abito in una città che non è la mia, quindi non godo di quelle conoscenze, amicizie di gioventù che poi ti portano a fare lavori per amici iniziando da soli. Come posso fare? Sapete darmi un consiglio? Naturalmente metto in conto che avendo una famiglia non posso tirare la cinghia troppo a lungo. Grazie a tutti
mauro :
condividiamo praticamente la stessa situazione... nemmeno io so da che parte iniziare, eppure il mio lavoro lo svolgo bene! in bocca al lupo...
FRA :
SONO NELLA TUA STESSA SITUAZIONE....SIAMO SCHIAVI DI PERSONE LA QUALE UNICA BUONA E VALIDA CARATTERISTICA è QUELLA DI AVERE OTTIMI AGGANCI CHE GLI PERMETTONO DI AVERE LAVORO...
COSA VUOI CHE TI DICA:::::ANCHE IO SONO STUFO MARCIO DI PROGETTARE ANZI PROGETTARE MEGLIO DEI MIEI TITOLARI E ALLA FINE COME RINGRAZIAMENTO 2 DITA NEGLI OCCHI..
ANCHE IO COME PENSO FACCIA TU PENSO DALLA MATTINA ALLA SERA DOVE SBATTERE LA TESTA PER PORTARE A CASA LAVORETTI MA PER ADESSO NIENTE... AUGURI...
Francesca :
Un famoso e talentoso architetto della mia Facoltà alla domanda "professore come si fa a diventare architetto?" la risposta di fronte a una folta assemblea fu "bisogna avere o il padre architetto o la moglie ricca!"...
Nel suo caso aveva la moglie ricca...!
E' cinico ma a volte mi viene proprio di mollare tutto non rientrando né nel primo né nel secondo caso.
Sono stata sfruttata per ben 6 anni in vari studi, società, aziende, e pur essendo consapevole che c'è sempre un inizio per tutto, e in tutte le professioni, e condividendo la necessità di una fisiologica gavetta per formarsi e imparare le vari sfaccettature della nostra professione... per quanto mi riguarda è sembrata non finire mai!
Alla fine con grandi sforzi (anche perché ero arrivata al capolinea) da quasi un anno sto lavorando per conto mio e la soluzione che in parte mi aiuta a mantenere la professione (perché di questo si parla, con questa professione non ci si mantiene perlomeno i primi anni è così!), è investire insieme ad un collega comprando e ristrutturando immobili. Non è nobile, lo so, ma questo mi permette di poter fare concorsi (perché con quelli non si mangia!), curare la progettazione, la grafica, andare avanti a costruire lo studio pezzo per pezzo, mantenermi nei momenti di impasse del lavoro, ecc. ecc. ecc...
Per quanto riguarda il costruirsi un pacchetto con un buon numero di clienti, la prima cosa è sicuramente mantenere i contatti fatti all'interno della struttura dove si è lavorato precedentemente, soprattutto se il nostro lavoro è stato riconosciuto indipendentemente (così è stato anche per me), e quindi progettare la fuga con grande anticipo insomma! La seconda cosa è banale ma... ci vuole tempo e la fortuna di incontrare le persone giuste! Perlomeno spero... In bocca al Lupo a tutti! Saluti F.
Francesca :
Un famoso e talentoso architetto della mia Facoltà alla domanda "professore come si fa a diventare architetto?" la risposta di fronte a una folta assemblea fu "bisogna avere o il padre architetto o la moglie ricca!"...
Nel suo caso aveva la moglie ricca...!
E' cinico ma a volte mi viene proprio di mollare tutto non rientrando né nel primo né nel secondo caso.
Sono stata sfruttata per ben 6 anni in vari studi, società, aziende, e pur essendo consapevole che c'è sempre un inizio per tutto, e in tutte le professioni, e condividendo la necessità di una fisiologica gavetta per formarsi e imparare le vari sfaccettature della nostra professione... per quanto mi riguarda è sembrata non finire mai!
Alla fine con grandi sforzi (anche perché ero arrivata al capolinea) da quasi un anno sto lavorando per conto mio e la soluzione che in parte mi aiuta a mantenere la professione (perché di questo si parla, con questa professione non ci si mantiene perlomeno i primi anni è così!), è investire insieme ad un collega comprando e ristrutturando immobili. Non è nobile, lo so, ma questo mi permette di poter fare concorsi (perché con quelli non si mangia!), curare la progettazione, la grafica, andare avanti a costruire lo studio pezzo per pezzo, mantenermi nei momenti di impasse del lavoro, ecc. ecc. ecc...
Per quanto riguarda il costruirsi un pacchetto con un buon numero di clienti, la prima cosa è sicuramente mantenere i contatti fatti all'interno della struttura dove si è lavorato precedentemente, soprattutto se il nostro lavoro è stato riconosciuto indipendentemente (così è stato anche per me), e quindi progettare la fuga con grande anticipo insomma! La seconda cosa è banale ma... ci vuole tempo e la fortuna di incontrare le persone giuste! Perlomeno spero... In bocca al Lupo a tutti! Saluti F.

miss :
Certo non è consolante sapere che siamo in tanti in questa situazione. Comunque ringrazio chi per ora ha risposto a questo post e IN BOCCA AL LUPO A TUTTI
desnip :
una fortuna ce l'hai: quella di avere dei bei riconoscimenti dalla clientela. Io ho lavorato nelle stesse tue identiche condizioni, ma completamente "al buio". Nel senso che i clienti non sapevano che le idee erano mie.
Nel tuo caso la soluzione potrebbe essere questa: continuare un altro po' in questo stato, ma "coltivando" la clientela, cercando di portartela in privato per eventuali altri futuri lavori, o facendo in modo che ti facciano pubblicità presso conoscenti. Solo così potrai iniziare ad avere una clientela tua.
sonia :
Veramente io ho attuato delle piccole stretegie. Nello studio dove lavoravo precedentemente il mio nome compariva sul frontespizio delle tavole come collaboratrice. Nel nuovo studio ho preteso che fosse lo stesso (dato il minimo pagamento in euro). Scrivo collaborazione: mio nome, proprio sotto a Progettisti. Inoltre quando viene il committente dato che il lavoro lo faccio io, lo espongo io e calco la mano sul "ho pensato, ho fatto". Per adesso i capi non hanno obiettato e se lo facessero risponderei che gli fa comunque comodo farmi fare il progetto...architettonicamente parlando loro sono "attempati".
desnip :
E' proprio quello che intendevo che bisogna fare e se i capi hanno da obiettare... che vadano al diavolo!
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