Fr4nc35c0 : [post n° 146269]

Provo

Da un po’ un messaggio mi avvisa che la pubblicazione è temporaneamente sospesa, ma voi continuate tranquillamente a scrivere. Forse è un problema mio.
Ma veniamo al dunque.
La mia ragazza, anch’ella architetto, ha progettato la sistemazione della casa di una sua cara amica, carissima, praticamente una sorella. Ovviamente gratis. Premetto che lei ( la mia ragazza) per ora lavora in un negozio di arredamento, e sta valutando se lasciare e dedicarsi all’infame professione libera (mah…chi glielo fa fare). Cmq. Essendo impegnata 6 giorni su 7 ovviamente nn potrà seguire i lavori, e ha chiesto a me di farlo per lei. DIA compresa, firma e timbro…tanto per gradire. Inizialmente titubavo, anche perché volevo spronarla a dirigere i lavori, anche per capire se effettivamente poteva essere una strada da intraprendere. Poi, vedendo le sue paure dovute all’inesperienza( non è che io lo sia molto di più) ho accettato. Ma ho tenuto a specificare che in questo caso, insomma l’amica, una cosetta la doveva scucire, perché è il mio lavoro. Ovviamente l’amica, che nn è un’accattona, avrebbe voluto pagare già lei per il progetto, insistendo a piu riprese. Il problema ora si pone con la mia ragazza, anche se un po’ mi sento in difficoltà a prendere dei soldi in questo caso, anche perché la sua amica è diventata anche mia amica..con le dovute differenze. Insomma, per concludere la mia ragazza un po’ si è risentita che io abbia specificato che volevo essere pagato in quanto per lei era scontato. Ma io ora mi sento un po’ pezzente, pur sapendo benissimo che nn ce n’è ragione dato che sarebbe il mio umile lavoro da L.P.
Voi che ne pensate? Ho fatto la figura dell’accattone?
Senza pietà, sono graditi punti di vista.
Ciao.
dott :
secondo me non hai fatto la figura dell'accattone è solo che magari hai mancato di tatto perchè credo che la tua ragazza avesse già pensato al fatto che tu dovevi avere una retribuzione e magari si è risentita non del fatto che tu (giustamente) richiedi una retribuzione ma del fatto che tu l'abbia specificato, non dando per scontato che lei l'aveva già pensato..spero di essermi spiegata con questo contorto discorso...cmq credo che una franca chiacchierata e delle sentite scuse risolvano tutto..
alinger :
Se la tua ragazza pensa di voler intraprendere la libera professione è bene che si abitui all'idea che non si può lavorare gratis.
Quindi chiedete il giusto e fate un bel lavoro, l'amica sarà contenta uguale.

saluti
nico :
io credo che gli amici dovrebbero essere i primi a pagarti per il lavoro che fai per loo......magari con il compromesso che loro non ti chiamano 30 volte al giorno e tu gli fai pagare di meno.
quanto alla tua ragazza forse dovrebbe parlare con un commercialista e capire che ci sno professionisti che si possono permettere di fare qualcosa gratis e altri no. anche se di solito se qualcosa si fa gratis è per un ritorno in un secondo momento.
falle vendere mobili!
desnip :
purtroppo ho visto fior di amicizie andare a rotoli perchè davano per scontato che il lavoro fosse gratis. Meglio fare la faccia rossa, ma chiarire preventivamente.
Se il problema è con la tua ragazza non è un problema, nel senso che proprio perchè è la tua ragazza potete parlarvi tranquillamente e chiarire.
Maffy :
ogni volta che firmo unb progetto che va in comune se esce un controllo si rischia di pensare che abbia percepito del nero per cui un minimo di fattura va fatta. Compenso che copre le spese vive e un minimo di responsabilità professionale. Se è un amico/a faccio presente quanto sarebbe la mia parcella ordinaria e lo sconto che applico per un lavoro di favore...e voilà il compenso è fatto
Fr4nc35c0 :
In realtà, si impara dalle altrui esperienze un po' in tutto. Anche per quanto riguarda soldi e amici. Un mio collega/amico ha fatto molti lavori gratis per amici, che puntualmente si sono anche lamentati, pensate un po', perchè magari l'impresa che LORO avevano chiamato non aveva fatto un buon lavoro. Uno in particolare nemmeno lo saluta piu, dopo che a gratis aveva avuto progettazione e direzione, dia compresa, adducendo questo comportamento al sospetto che si fosse fatto pagare privatamente dall'impresa. Voglio dire: cornuto e mazziato. Allora, mazziato sì, ma almeno non ci vado a perdere soldi e tempo...e magari amicizie...Su una cosa lo str... del mio ex capo aveva ragione: francè, fatti pagare e anche salato, datti un tono, datti importanza, altrimenti non avrai mai rispetto, nè per te nè per la tua professione.
desnip :
E' esattamente quello che faccio anch'io...:-)
massimiliano :
da queste parti, a chi ha il dubbio se farsi pagare o meno si risponde con la seguente frase:
'not free lunch in New York!
se vuoi mangiare devi pagare!
Per la mia esperienza ho notato che ogni volta che ho fatto un lavoro gratis (o per amicizia o con la speranza di conquistare un nuovo cliente) e' stato sempre considerato come NON degno di attenzione o rispetto, persino il grazie diventa stentato. i progetti che invece sono stati pagati sono stati analizzati con la giusta attenzione, magari criticati (perche' quando uno paga vuole il meglio) ma caspita...apprezzatissimi!
Noto che la questione "mi faccio pagare o no" e' prettamente italiana. c'e' da parte nostra questo falso pudore nei confronti del denaro che e' decisamente anacronistico rispetto alla societa' nella quale viviamo.
a tale proposito mi ricordo sempre la signora che mi aiutava nelle pulizie di casa quando ero a Milano che mi raccontava:
"l'altra signora dove lavoro, quando mi paga, gli mancano sempre 500 lire e io le dico non si preoccupi! non voglio fare la figura della barbona!"
io le rispondevo sempre che la figura della grandissima barbona la faceva la "signora" a tirare sulle 500 lire e non darle 1000 lire in piu'!!!
morale del post:
le amicizie si testano in altre circostanze! quando si lavora si lavora!
torno al lavoro!
buon lavoro!
;-)
alinger :
Fantastico il "not free lunch in NY", ne farò il mio slogan. )))
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