temp : [post n° 146435]

un parere

scusate se interrompo i vostri ben pù importanti post a carattere tecnico, vorrei chiederevi un parere personale.
Molti di noi ing, arch e altri del settore ci barcameniamo tra studi tecnici dalla dubbia professionalità, per stipendi il più delle volte ridicoli e con mansioni tra le più disparate (per citare la nostra Eleonora, "architetto implume-segretaria-sturacessi", tre in uno...). poi, dopo anni, chi è bravo e fortunato riesce a destreggiarsi bene con P.Iva, mutui, e quant'altro, lavorando all'INCIRCA 10-12 ore al giorno(così non c'è tempo per nient'altro, nemmeno per mangiare qualcosa di caldo...figuriamoci per la famiglia o, Dio non voglia, i figli...) Ma allora...QUAL'E' IL MOTIVO CHE VI SPINGE A CONTINUARE QUESTA PROFESSIONE? A chi pensa all'amore per l'architettura...deve essere davvero fortunato, finora ho visto e sentito parlare gente che lavora in speculazioni edilizie, combatte con i tecnici poco informati dei comuni, si lamenta che glia appalti pubblici sono tutti venduti...etc...
Scusate di nuovo, queso per me è davvero un pessimo periodo, sto decidendo se vale la pena cambiare davvero tutto...
alinger :
In base alla mia esperienza e di molti colleghi-amici il motivo che ci spinge a perseverare è dovuto a un concorso di cause...
a) si esce mediamente tardi dall'uni
b) si esce mediamente ignoranti
c) si perdono spesso i primi anni (quelli dell'entusiasmo) in esperienze poco gratificanti dal punto di vista economico e poco e niente gratificante dal punto di vista professionale
Quando realizziamo in pieno e con lucidità la situazione sembra che sia troppo tardi per cambiare tutto e allora mestamente insistiamo.
beppe :
Spesso quando ci accorgiamo che siamo troppi e che c'è poco lavoro forse è troppo tardi. Si diventa troppo vecchi per cambiare e troppo giovani per andare in pensione. Dopo i 40 anni che fai? Ricomincia da zero? No, vai avanti e prendi ciò che ti capita pur di andare avanti.
IN BOCCA AL LUPO A TUTTI a quelli più giovani e a queli meno.
april :
..inviamo questi messaggi a tutti i giovani che si stanno iscrivendo ad architettura o a quelli che si stanno laureando!giusto per prepararli, per contribuire allo stop sfruttamrento........e per evitarici future concorrenze
Maffy :
io faccio questo lavoro perchè mi piace e perchè non potrei fare altro. Più vado avanti più sono contenta nonostante i problemi. preferosco arrivare a acasa tardi la sera stanca morta e "povera" che fare otto ore forzate in un posto che mi brucia l'anima e la voglia di vivere. bacio e buona giornata a tutti
desnip :
... con la quale mi trovo sempre più spesso d'accordo. :-)

per temp: tutti continuano a fare questo lavoro, perchè cos'altro vuoi fare con una laurea in architettura? Non ti assumerebbero neanche come salumiere, perchè vedendo il tuo curriculum penserebbe che per te sia dequalificante o che tu abbia chissà quali pretese.
L'unica sarebbe "inventarsi" un lavoro, un'attività imprenditoriale, con i rischi che comporta, ma non tutti possono.
temp :
grazie per aver risposto.in bocca al lupo a tutti e buon lavoro!
gianluca :
quello dell'architetto è il lavoro più bello del mondo: creatività unita a tecnica, la soddisfazione di vedere realizzato quello che hai penzato...purtroppo nel quotidiano se collabori ti ritrovi a sgomitare con altri collaboratori come in un qualsiasi ufficio... se effettivamente ami questa professione, stai sicuro che troverai presto chi si adopererà per fartela passare ; se hai clienti hai a che fare con i loro improvvisi sbalzi umorali: se un giono hai fatto cose eccezionali, magari il giorno dopo realizzano che tra il bagno e l'angolo cottura ci potrebbe scappare che ne so una camera da letto (2x2) e il giorno dopo ancora gli prende l'ansia perchè il tutto gli verrà a costare l'ira di dio... e poi infondo loro sono per le cose pratiche mentre gli architetti amano le cose inutili dopo che magari ti avevano cercato chiedentoti di proporgli cose mirabolanti...e tu ti eri solo limitato a rendere un appartamento "da tempo di guerra" vivibile e confortevole!!!
sarà la mentalità italica o tutto il mondo è paese?
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