tan : [post n° 146892]

Fatturazione e Partita Iva

Buongiorno a tutti! cercherò di descrivere al meglio la mia situazione. Lavoro da qualche tempo presso aziende o studi come libero professionista, ed essendo guadagni sempre molto bassi (essendo all'inizio della mia carriera) ho sempre rilasciato no fattura ma documento di prestazione occasionale, non superando mai i 5000 euro annui! Ora ho ricevuto una proposta di lavoro interessante, di 2000 euro al mese + iva però con fattura, quindi con apertura di Partita Iva...il Capo mi vuole inquadrare come Libero Professionista, quindi una collaborazione esterna, senza farmi nessun tipo di contratto se non una semplice lettera incui vengono indicate le "regole"es: 8 ore di lavoro al giorno, richiesta di lavorare anche il sabato se necessario, ferie programmate dall'azienda.....ma non è indicato il tempo di collaborazione e molte altre cose....Mi ha detto che per legge come libero professionista non può farmi nessun tipo di contratto....Il punto è: fatturando 2000 ero vuol dire che 800 vanno in tasse, mi ritrovo con una collaborazione fittizia e nessun tipo di protezione....Come dovrei comportarmi?
Vi sarei grata se riusciste a darmi qualche buon consiglio e far luce in questo buio di ignoranza.....
grazie mille
li13 :
Credo che cmq anche con partita iva 2000euro al mese sia una buona proposta... Sul firmare quella lettera invece non sono molto convinta... alla fine se sei libero professionista lo sei in tutto non solo in quello che gli viene bene (ferie decise dall'azienda, otto ore e lavorare sabato..). Nel senso è vero che alla fine se lavori per uno studio bene o male otto ore le fai, ma firmarlo mi sembra un pò strano! Non credo sia legale questa lettera, è come un contratto che però tutela solo il capo.
lara :
Sul compenso direi che non ci sono problemi perchè l'offerta mi sembra buona (visto i tempi che corrono).
Come libero professionista però a te non conviene firmare questo tipo di documento. Al massimo puoi farti fare una lettera di incarico (e questa l'azienda può farlo) con una descrizione generica del tuo impegno all'interno dello studio/Azienda (tipo. il professionistasta Pinco Pallino viene incaricato di seguire la progettazione, la direzione lavori ecc... dei progetti dello studio XXX) e poi indicare come accordo tra le parti una roba tipo " si conviene che ai fini della prestazioni oggetto di incarico il professionista svolga:
- un minimo di ore mensili xxx,
- le ferie vengano concordate con l'Azienda al fine di agevolare la collaborazione tra le parti
- ecc.
Eviterei di firmare la parte del sabato mattina perchè ti seghi le gambe da solo, al max inserisci una voce dove indichi una maggior disposizione a seconda delle esigenze di lavoro.
Ti consiglio però di sentire un commercialista, che sicuramente ti saprà aiutare e ti potrà dire cosa può e non può fare l'Azienda che ti offre il lavoro.
Ciao
shima :
concordo con le due risposte, aggiungo che non assumerti come dipendente ma farti firmare una lettera dove è indicato l'orario di lavoro e la regolamentazione delle ferie significa suicidio del datore di lavoro, potresti firmare oggi pomeriggio e domani mattina fargli causa per il riconoscimento del rapporto di lavoro dipendente(contributi, tfr, malattie, ecc.), che appunto ha quei requisiti..(se avessi avuto un pezzo di carta come quello al mio ex datore di lavoro gli avrei fatto vendere le case..)il compenso è umano, puoi accettare, la lettera contiene calusole vessatorie e non ha valore, ma prima parla con un avvocato o consulente del lavoro,noi architetti siamo esperti d'altro(!)
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