ciao sono iscritta all'ordine, ho un colloquio, serve un collaboratore, 15 giorni di prova non retribuitie nell'ottica di una collaborazione con contratto a progetto o partita iva, mi chiedono quanto vorrei percepire mensilmente e io lancio 1000 euro con contratto e 1200 euro con partita iva
dubbio 1: con l'iscrizione all'ordine si può lavorare con contratto a progetto? o si può fare una prestazione occasionale?
dubbio 2: ho detto una bischerata 1200 euro con partita iva forse è una miseria, come si fa a calcolare una retribuzione di 1000 netti al mese con partita iva...vi prego aiutatemi, ho iniziato la prova da 5 giorni e non ho neppure fatto mettere nero su bianco nulla .....grazie 1000
CATERINA : [post n° 151936]
sprovveduta
ti faccio un calcolino a spanne, perché se avrai letto un po' di post su questo sito avrai capito che c'è un mondo dietro la partita IVA (forfettino, forfettone e compagnia bella).
con il regime agevolato (forfettino) per i primi tre anni di apertura partita IVA e se non superi i 30.000euro all'anno, hai l'IRPEF al 10% oltre alle agevolazioni inarcassa, sempre nei primi tre anni e se non superi 35 anni di età.
se chiedi 1.200 euro + IVA al mese x 11 mesi, avrai 13.200euro+IVA di onorario e, A SPANNE e senza considerare le detrazioni/deduzioni varie (se acquisti qualcosa), pagherai:
- 264 euro inarcassa 2% (oppure solo il minimo di 118 se fatturi solo ad architetti o ingegneri)
- 660 euro inarcassa 5%
- 65 euro inarcassa contributo fisso maternità
- 1320 euro IRPEF 10%
- circa 500 euro IRAP (imposta regionale, in Lombardia è 4,25% sul netto, mi pare... ma cambia poco)
- tra 600 ed 800 euro per il commercialista
in pratica ti restano meno di 10.000 euro all'anno.
secondo i miei calcoli SPANNOMETRICI, se si vogliono 12.000euro netti all'anno bisogna fatturare, in regime agevolato, NON MENO DI 16.000euro+IVA (in 11 mensilità sarebbero all'incirca 1450euro+IVA, 1330euro+IVA se ti danno 12mensilità).
in bocca al lupo
con il regime agevolato (forfettino) per i primi tre anni di apertura partita IVA e se non superi i 30.000euro all'anno, hai l'IRPEF al 10% oltre alle agevolazioni inarcassa, sempre nei primi tre anni e se non superi 35 anni di età.
se chiedi 1.200 euro + IVA al mese x 11 mesi, avrai 13.200euro+IVA di onorario e, A SPANNE e senza considerare le detrazioni/deduzioni varie (se acquisti qualcosa), pagherai:
- 264 euro inarcassa 2% (oppure solo il minimo di 118 se fatturi solo ad architetti o ingegneri)
- 660 euro inarcassa 5%
- 65 euro inarcassa contributo fisso maternità
- 1320 euro IRPEF 10%
- circa 500 euro IRAP (imposta regionale, in Lombardia è 4,25% sul netto, mi pare... ma cambia poco)
- tra 600 ed 800 euro per il commercialista
in pratica ti restano meno di 10.000 euro all'anno.
secondo i miei calcoli SPANNOMETRICI, se si vogliono 12.000euro netti all'anno bisogna fatturare, in regime agevolato, NON MENO DI 16.000euro+IVA (in 11 mensilità sarebbero all'incirca 1450euro+IVA, 1330euro+IVA se ti danno 12mensilità).
in bocca al lupo
un paio di note:
se fatturi ad una società o ad un privato, il contributo integrativo inarcassa 2% te lo deve dare il cliente in fattura.
devi chiarire se nel "lordo" che ti promettono è compreso o escluso questo contributo.
es:
1450euro onorario
+ 29euro inarcassa 2%
= 1479euro imponibile
è diverso da
1422euro onorario
+ 28,44euro inarcassa 2%
= 1450euro imponibile
se fatturi ad altro iscritto inarcassa, come ti ho detto, non si inserisce la voce in fattura, però resta a tuo carico il minimo annuale di 118euro.
per quanto riguarda il regime detto "forfettone", la differenza sostanziale sta nell'assenza di IVA (conviene se si fattura a privati, ai quali l'IVA pesa molto perché non la scaricano) e nell'IRPEF al 20%.
a mio parere si può prendere in considerazione dopo la scadenza dei tre anni di regime "forfettino".
il contratto a progetto ti darebbe un vantaggio sul calcolo del tuo reddito netto: è esattamente quello che ti danno.
se lavori per un solo datore di lavoro sarebbe più "corretto", ma in teoria dovresti avere un solo progetto di cui occuparti..
io ho avuto questo contratto per anni, pur essendo iscritta all'ordine (ma non ad inarcassa).
sul contratto ero "disegnatrice", non "architetto" e per questo (a detta del mio commercialista e di quello del mio ex capo) non c'era contrasto.
questo punto resta un po' dubbio, ma devo dire che di problemi non ne ho avuti (forse perché non ho subìto controlli?).
lo svantaggio principale è il fatto che i tuoi contributi vanno alla gestione separata INPS e non all'inarcassa, quindi praticamente sono impossibili da recuperare quando finalmente prendi la strada della libera professione (aprendo p.iva e iscrivendoti ad inarcassa).
il mio consiglio è: partita IVA da subito e ... non limitarti a lavorare solo per uno studio, metti in chiaro da subito che sei "libera professionista" (e non una schiava-dipendente mascherata da libera) e che -se ti capiteranno altri piccoli incarichi- non te li farai scappare (non potresti farli di nascosto perché vedrebbero la numerazione delle fatture sballare).
se fatturi ad una società o ad un privato, il contributo integrativo inarcassa 2% te lo deve dare il cliente in fattura.
devi chiarire se nel "lordo" che ti promettono è compreso o escluso questo contributo.
es:
1450euro onorario
+ 29euro inarcassa 2%
= 1479euro imponibile
è diverso da
1422euro onorario
+ 28,44euro inarcassa 2%
= 1450euro imponibile
se fatturi ad altro iscritto inarcassa, come ti ho detto, non si inserisce la voce in fattura, però resta a tuo carico il minimo annuale di 118euro.
per quanto riguarda il regime detto "forfettone", la differenza sostanziale sta nell'assenza di IVA (conviene se si fattura a privati, ai quali l'IVA pesa molto perché non la scaricano) e nell'IRPEF al 20%.
a mio parere si può prendere in considerazione dopo la scadenza dei tre anni di regime "forfettino".
il contratto a progetto ti darebbe un vantaggio sul calcolo del tuo reddito netto: è esattamente quello che ti danno.
se lavori per un solo datore di lavoro sarebbe più "corretto", ma in teoria dovresti avere un solo progetto di cui occuparti..
io ho avuto questo contratto per anni, pur essendo iscritta all'ordine (ma non ad inarcassa).
sul contratto ero "disegnatrice", non "architetto" e per questo (a detta del mio commercialista e di quello del mio ex capo) non c'era contrasto.
questo punto resta un po' dubbio, ma devo dire che di problemi non ne ho avuti (forse perché non ho subìto controlli?).
lo svantaggio principale è il fatto che i tuoi contributi vanno alla gestione separata INPS e non all'inarcassa, quindi praticamente sono impossibili da recuperare quando finalmente prendi la strada della libera professione (aprendo p.iva e iscrivendoti ad inarcassa).
il mio consiglio è: partita IVA da subito e ... non limitarti a lavorare solo per uno studio, metti in chiaro da subito che sei "libera professionista" (e non una schiava-dipendente mascherata da libera) e che -se ti capiteranno altri piccoli incarichi- non te li farai scappare (non potresti farli di nascosto perché vedrebbero la numerazione delle fatture sballare).
precisazioni:
- aggiornamenti contributi minimi inarcassa anno 2008
integrativo per neoiscritti 120euro (1/3 di 360)
soggettivo per neoiscritti 400euro (1/3 di 1.200)
maternità 46euro
- aggiornamenti contributi minimi inarcassa anno 2008
integrativo per neoiscritti 120euro (1/3 di 360)
soggettivo per neoiscritti 400euro (1/3 di 1.200)
maternità 46euro