Vale : [post n° 178171]

Balcone abusivo

Un mio amico sta per comprare casa. Gli ho preparato un progetto di ristrutturazione per lui e la sua famiglia ma mi sono accorta che il balconcino del soggiorno (2 x 1 m) non risulta nella pianta catastale. Ho chiesto all'amm. che mi ha risposto che il balconcino fu aggiunto in fase di costruzione dell'edificio ma non fu presentata la variante (l'edificio è del 1950 in muratura portante). Il mio amico non ha ancora rogitato. Abbiamo chiesto all'attuale proprietario di regolarizzare la cosa. Cosa devo controllare e cosa deve fare lui per regolarizzare la cosa? Grazie per l'aiuto
beppe :
Il proprietario non deve fare nulla. E tu non gli mettere la pulce nell'orecchio a nessuno. Lui deve solo dichiarare in fase di rogito che il fabbricato è stato costruito antecedente il 01/09/1967 e che per lo stesso non sono mai stati eseguiti lavori edili tali da doverne chiedere una C.E., P.d.C, A.E. e D.I.A.
ciao
Vichy :
la casa non sia a Roma dove prima del 1967 c'era già il Piano Regolatore
Campanellino :
scusate se ne approfitto per imparare qualcosa:
cosa succede se l'edificio è stato costruito ante 01/09/1967?
silvietta :
ma questo terrazzino andrà ben regolarizzato?
io sto facendo una pratica per regolarizzare un appartamentino difforme dal progetto depositato nonostante sia ante 67...
Francesco :
se l'intervento è sanabile va sanato con un PC in sanatoria e tiragli le orecchie perchè si è fatto sfuggire ben 3 condoni!!!
ciao
beppe :
Il fatto che sulla piantina catastale non ci sia il balcone significa poco o nulla. Quello che conta è ciò che c'era sul progetto depositato in comune, ammesso che fosse stato depositato. C'è un progetto al comune? Visto che il fabbricato è del 1950 antecedente la legge Ponte (765/1967) che introduce per la prima volta l'obbligatorietà alla richiesta e al rilascio della Licenza edilizia per edificare, ho molto dubbi che vi sia un progetto in comune. In fine va ricordato che la L.47/85 (primo condono edilizio) all'art.40 comma 2 cita che per gli atti tra vivi: "....Per le opere iniziate anteriormente al 1° settembre 1967, in luogo degli estremi della licenza edilizia può essere prodotta una dichiarazione sostitutiva di atto notorio, rilasciata dal proprietario o altro avente titolo..." Finalmente il legislatore si pone di fronte la problematica di tutti quegli immobili realizzati ante 01/09/1967 attribuendo al proprietario dell'immobile stesso la responsabilità sulla veridicità dell'epoca di costruzione. La cosa importante è che nel frattempo su tale immobile non si siano effettuati lavori che avrebbero comportato l'attribuzione di un titolo abilitativo.
Questo credo che sia sufficientemente esaustivo per motivare e chiarire perchè non è necessario produrre altra documentazione se non la dichiarazione sostitutiva in fase di rogito.
ciao
beppe :
Potresti darmi gli estremi di legge o altri riferimenti per cui un fabbricato costruito nel 1950 e che non abbia avuto interventi successivi al 1.9.1967 deve essere condonato?
Francesco :
...prometto di trovarli! Ma ti parlo per esperienza diretta qui a Venezia (e di stabili ante 1950 ce ne sono tanti!!!) dove mi chiedono di tracciare tutta la storia della UI fin dal 1939... per immobili fatti intorno agli anni 50 mi sono capitati due casi: o c'è l'autorizzazione e allora questa fa testo e se qualcosa è difforme non importa la data di realizzazione va sanata! o non c'è l'autorizzazione e allora mi chiedono la planimetria catastale (ma se qualcosa poi è diverso si ricorre di solito alla dichiarazione come dici tu di errore grafico o simili...)
Per tutti gli immobili già esistenti nel 39 (anno di istituzione del catasto e delle prime leggi urbanistiche) mi chiedono la planimetria catastale dall'impianto e di fare la storia...
beppe :
certo se già all'epoca il comune aveva un suo regolamenteo edilizio oggi potrebbe chiederti quanto da te menzionato. Ma si parla di fabbricati nei centri abitati o ove vi era già un r.e. e piano regolatore comunale. Capisci che di per se la cosa diventa piuttosto complessa andare a reperire gli atti autorizzativi ed i progetti. Certo per Venezia la cosa è un tantino diverso, così come per tutti i centri urnbani di una certa rilevanza architettonica.
Per questo con la L.47/85 si è voluto semplificare il tutto con la dichiarazione ante 1967.
Poi se sul fabbricato in questione c'era una licenza di costruzione riferita ad un PRC ai sensi della L.1150/1942 qualcuno potrebbe anche contestare il balconcio di 1x2mt.
Credo che sia esagerato solo per un balcone.
Ciao

alinger :
Il fatto che un edificio sia stato costruito prima del 1/9/1967 non significa che sia sempre "regolare". Anzi.
Tale dicitura permette di rogitare senza il richiamo al numero di licenza. Punto.
Dal 1942 al 1967 l'obbligo della licenza c'era solo per i centri abitati, siccome oggi è difficile dire cosa era considerato all'epoca centro abitato o cosa no il legislatore ha tagliato la testa al toro introducendo questa formula.
Resta il fatto che un edificio abusivo in toto o in parte costruito prima del 1967 resta ancora oggi abusivo. A limite la difficoltà può esserci nel reperire la documentazione depositata in Comune.
Vi sono città che anche in assenza di una normativa nazionale si erano date l'obbligo del rilascio della licenza edilizia, a Napoli per esempio tale obbligo correva già dal 1913.
PS
In molti comuni le pratiche originarie ci sono eccome solo che non sono catalogate e pertanto non si riesce a trovarle...
Vale :
L'edificio è a Roma. Quando presenterò la Dia dovrò allegare la pianta catastale dove non c'è il balcone ma nell'ante operam lo devo riportare, giusto? Quando dovro' riaccatastare come mi devo comportare?
Grazie a tutti
carmy :
mio padre è proprietario di un palazzo a napoli,tutto in regola ovviamente, ma io vorrei fare ancora un altro piano sopra,posso chiedere la licenza e chi mi deve rivolgere?quanto tempo ci vuole per averla e qunto si può pagare?grazie in anticipo sperando al più presto in una vostra risposta
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