architekton : [post n° 180481]

richiesta autorizzazione sanitaria

devo redigere delle planimetrie per una pratica di richiesta di autorizzazione sanitaria, per un ufficio. Un paio di brevi sopralluoghi per eseguire il rilievo, semplici piante e sezioni, regolarmente timbrate. circa 80mq.
Qualcuno sa a quanto può ammontare la parcella?
Ps. i proprietari non vogliono presentare la DIA per autorizzare le modifiche necessarie a rendere agibile i locali: sapete se la Asl può comunicare col Comune per sollecitare controlli? (...parliamo della zona di Roma)
timbrando una planimetria dello stato di fatto modificato, ma non autorizzato preventivamente (nonostante i miei ammonimenti ai proprietari) non vorrei ritrovarmi responsabile in qualche modo dei loro abusi.
eppure sarebbe così facile fare prima le cose in regola...
vi è mai capitato un caso simile?
beppe :
In pratica devi dichiarare il falso. Domanda che non merita risposta.
ciao
architekton :
non dichiarerei il falso: dichiarerei alla Asl uno stato di fatto esistente che però non è stato precedentemente autorizzato dal Comune.
tantè che ho consigliato ai proprietari di fare almeno una dia "tardiva":art 37 dpr 380, per regolarizzare la posizione col Comune
i due organi non dovrebbero comunicare fra loro per "controlli incrociati"
la domanda era se qualcuno aveva esperienza in merito e riguardava la parcella...
grazie
saluti
desnip :
... si richiede autorizzazione sanitaria?
beppe :
non cambia granchè. Tu quando vai ad eseguire il rilievo devi necessariamente confrontare lo stato dei luoghi con il progetto approvato al suo tempo. Quindi se sai che la distribuzione attuale è diversa rispetto a quella di cui alla vecchia CE e che per gli stessi non è mai stata presentata una DIA, oppure comunicazione opere interne (vecchio art.26 l.47/85) è come dichiarare il falso. O no?
dimensioneprogetto.org :
concordo col collega, anche perchè, al di là di riportare uno stato di fatto, tu che mestiere fai, l'architetto o il panettiere? voglio dire che sostenere che tu meramente riporti uno stato dei luoghi ma "non sai null " della regolarità mi pare un pò troppo superficiale. la DIAE poi ai sensi dell'art. 37 DPR 380/01 si applica solo per interventi assoggettabili a DIAE, non già per quelli assoggettabili a PdC o anche a DIAE ma come alternativa al PdC

fai attenzione

ciao

dimensioneprogetto
architekton :
per gli uffici non si richiede autorizzazione sanitaria, ma in questo caso un errore del funzionario della Asl obbliga la proprietà a doverla presentare lo stesso. Assurdo no? eppure..

ma se uno stato di fatto è tale, tangibile, documentabile, come può essere un falso?allora tutti i condoni sarebbero false dichiarazioni?o la stessa Dia "tardiva"? allora non esisterebbero abusi?
no?
e comunque, scusate se insisto... ma, accantonando per un momento il falso o non falso... qualcuno sa quanto si può chiedere di parcella per una pratica simile??
di nuovo grazie
dimensioneprogetto.org :
personalmente, ma credo anche i colleghi, non ti accusano di falso in senso stretto. certo, tu riporti uno stato reale, di fatto, attuale, nulla da eccepire. solo che, nel caso del condono e della diae o altra sanatoria, ci sarà sempre uno stato concessionato e poi quello di fatto, qui invece avrai solo uno stato di fatto che non coincide, mi par di capire, con l'autorizzato. per questo la perplessità manifestata.

come importo dipende come sempre da tra cose:
1) quant'è la tua professionalità specifica del settore e quanto vale;
2) quanto tempo dovrai perderci per farla;
3) quanto vale complessivamente la tua professionalità

ciao

dimensioneprogetto
architekton :
capisco le perplessità, sono le stesse che mi hanno spinto ad aprire questa discussione. concordo pienamente con voi sul fatto di non poter far finta di niente.
non voglio fare il "panettiere" ma nemmeno il "farmacista" (col dovuto rispetto per tutti) e rinunciare ad un lavoro che, sicuramente, finirà a qualcun'altro meno farmacista e più architetto smaliziato.
io mi trovo, ripeto, d'accordo con voi e ve ne ringrazio, eppure altri colleghi più esperti di me mimizzavano la questione..di qui il dubbio.
ho persino chiesto direttamente alla Asl (rischiandomela) e non hanno saputo darmi una risposta...
l'Ordine è irrintracciabile, almeno il mio, gli organi preposti non sanno niente..un giovane architetto che pesci piglia se ha un dubbio?
cerco di sdrammatizzare..
dimensioneprogetto.org :
quello che emerge dal tuo mex cosi come da altri è che purtoppo in giro ci sono molti più "farmacisti" e o "panettieri" che tecnici o meglio professionisti. il fatto che nessuno (qui, ma credo non sia imputabile a nessuno se nn troviamo le risposte "giuste", anche perchè qui si chiede "un consiglio" "un'informazione" non una risposta/soluzione al nostro problema) di quelli "preposti" sappia consigliarti deve far riflettere sul grado di preparazione che c'è. come in più volte ribadito il problema spesso nella nostra profesisone non è "fare" ma "saper fare". ma mentre il fare lo puoi in qualche modo quantificare (un costo orario, un costo a prestazion ecc) il saper fare ha un valore aggiunto che difficilmente quantifichi e pertanto difficilmente trovi.
di solito in casi analoghi, dove sinceramente non so muovermi, mi rivolgo a qualcuno che è "specialista" e "specifico" del settore, risolvendo:
1) il problema di cmq dare una risposta al mio cliente;
2) il costo, in quanto per me non ci sono oneri aggiuntivi di ricerca, approfondimenti, tentativi di "imporvvisarmi"
3) la "faccia", nel senso che per quanto io sia bravo non potrò sicuramente mai sapere tutto su tutto
almeno io opero così

ciao e buon lavoro

dimensioneprogetto
architekton :
è proprio quel "saper fare" che spesso è difficile farsi riconoscere dal committente, sia in qualità professionale che in termini economici.

come dici tu, sarebbe sufficiente dare una risposta al quesito del committente, quella giusta, la più ragionevole, anche se probabilmente meno gradita a chi ignora leggi e regolamenti.
alla luce di queste riflessioni, agirò così.

anche se, citando un collega:
"da noi si concedono ai costruttori mc in deroga al PRG e si crociffigge il poveretto che chiude una veranda"
in questo panorama trovo difficile orientarmi...
Avvisami quando qualcuno risponde
Non mandarmi più avvisi

Se vuoi essere avvisato quando qualcuno interviene in questa discussione, indica un nome e il tuo indirizzo e-mail.