architekton : [post n° 183650]

rimborso per prestazione

È capitato anche a voi?
Dopo aver effettuato più sopralluoghi, “viaggi della speranza” presso l’uff. tec., rilevo (70mq), ricerche catastali, ricerche a pagamento in conservatoria, innumerevoli telefonate al fine di avere copia del Durc, redatto la tavola unica e quant’altro, il “simpatico” committente rinuncia alla presentazione della Dia in sanatoria per non dover pagare anche la sanzione prevista . “Naturalmente” non vuole corrispondermi neanche il mero rimborso di benzina, rilievo e spese conservatoria. Pur trattandosi di piccola cifra, non vedo perché rinunciarvi, visto il lavoro in parte svolto ed il tempo comunque dedicatogli.
…in questi casi si usa la persuasione o è lecita la minaccia di “invio controlli”? perdonate la battuta…
Trattasi di parente di caro amico, dunque niente lettera d’incarico: avendo peccato d’ingenuità, mi chiedo ora se l’accettazione della proposta di parcella inviatami solo via mail possa valere come formalità per cercare di avere quel rimborso.
Grazie
saluti
roby-costa :
a mio modestissimo parere, la mail unita però a tutto il materiale che hai raccolto e che risulta documentabile (non le telefonate ed i viaggi a vuoto, ma documenti catastali, schizzi del rilievo ecc.) dovrebbero comunque permetterti di dimostrare che hai lavorato su un contratto cui mancava solo la formalizzazione scritta. Un giudice di pace onesto non può che prendere in considerazione la tua posizione. Buona fortuna.
nikosky :
scriviamo, scriviamo e continuiamo a perdere tempo a rispondere cosa sarebbe meglio fare e cosa no e poi voi non ascolatate NON CI SI PUO' LAMENTARE CHE PRENDETE SOLE!!!

abbiamo in molti e più volte detto e ridetto che:
1- per i lavori ci vuole una bella letterina di incarcio con specificati tempi e modi del lavoro da fare, preventivo dei costi etc etc
2- vi dovete far lasciare un acconto che deve essere almeno proporzionale a quello che dovrete fare.
l'acconto deve coprire la parte del lavoro svolte nelle varie situazioni:
il cliente ci ripensa
il cliente muore sotto i colpi mandati da altri tecnici fregati prima di voi
il cliente è un sola
il cliente ci prova
etc etc
poi si inizia il lavoro
con il periodo che corriamo oggi se non vengono coi sordi in bocca manco varcano la porta!!!!
dina :
con Nikosky su tutto, il problema è che spesso si lavora con gente che si conosce e ci si fida o quasi.Pur di lavorare si accettano situazioni come questa, dove se alla fine recuperi qualcosa tiri un sospiro di sollievo.Io spesso commetto l'errore di ark ma non sempre è facile fare diversamente.Dovrebbe cambiare il mondo ed essere tutti onesti.Che sconforto!!
seli :
non dobbiamo svenderci, è un monito che faccio a me stessa innanzitutto; pensate che con l'ultimo lavoro di 1000 eurio trattati benissimo me ne danno 200 e pare mi facciano un regalo (considerate una settimana anche più di lavoro intenso)...mi fidavo e nn ho fatto lettera di incarico; dopo un mese li devo ancora vedere...sono scoraggiata ma questi episodi sicuramente mi servono per essere sempre meno accondiscendente con la gente..,scusate, mi sono un po' sfogata
architetto :
il rapporto tra professionista e committenza si basa su una fiducia che si considera elemento primario alla base di qualunque relazione contrattuale . Il lavoro dei tecnici è ,purtroppo , molto complesso e di difficile interpretazione da parte della commmittenza . Nei contratti e nei mandati , noi tecnici , siamo legati alla committenza da obbligazioni di mezzi ; significa che indipendentemente dal risultato la committenza deve predisporsi in ogni caso al pagamento della parcella ( se il paziente muore sotto i ferri ... il chirurgo deve essere sempre pagato . A MENO DI RESPONSABILITA' PERSONALI ) . Premesso questo ... di questi tempi ..BISOGNA STARE ATTENTISSIMI AD AMICI E PARENTI e bisogna evitare SEMPRE di lavorare senza un mandato scritto in cui si formalizzano tutti gli aspetti disciplinari dell' incarico . A risposta della tua email , ti consiglio di rivolgerti all' ordine di tua competenza , di mandare al tuo committente un progetto di fattura con allegata la notula professionale ;nell' eventualità il tuo committente continui a fingere di non capire , ti consiglio di adire le vie legali in piena serenità .
il lavoro di chiunque E' SACRO !!
anche il lavoro di noi architetti .
desnip :
... e mi sento particolarmente CATTIVA, ma io lo denuncerei per dispetto, visto che ha fatto dei lavori abusivi!
kitto :
effettivamente amici e parenti mettono in seria difficoltà... come si fa a farsi firmare da uno zio una lettera d'incarico o a chiedere l'acconto?! Noi ci facciamo mille problemi quando dobbiamo chiedere soldi e non so per quale motivo proviamo PUDORE. Ho dovuto constatare sulla mia pelle che dalla parte del committente non si prova lo stesso pudore: sia uno zio che una cara amica mi hanno fatto stare in ansia con continui rinvii di pagamento. Sentivo dirmi "domani", "questo fine settimana", ecc. ecc. e con tutte le giustificazioni del caso: "devi capire che ho un mutuo da pagare.. ho una famiglia da mantenere.. stiamo aspettando dei pagamenti di alcuni clienti".
Stiamo parlando di 450€ (e vi assicuro che 450eur è una spesa ridicola per il lavoraccio che ho fatto, ma con amici e parenti bisogna avere sempre un occhio di riguardo... e poi erano i miei primi lavori).
Cmq dopo aver aspettato un paio di mesi per entrambi, ho visto i soldi.
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