Salve a tutti , da quando mi sono abilitata occasionalemnte ho emesso delle ricevute per prestazione occasionale svolte presso studi tecnici di architettura ed ingegneria.
Adesso mi viene chiesta l'apertura della p.iva da parte di uno studio di professionisti; a quanto dovrebbe ammontare il compenso lordo (imponibile) per avere un compenso netto di euro 550,00 al mese?
gigia77 : [post n° 183918]
Apertura P.Iva
...a seguito di ciò che ho appena scritto sull'eventuale apertura di p. iva desidero sapere se è possibile nel mio caso aprirla usufruendo delle agevolazioni fiscali dei contribuenti minimi (regime forfettone)?
sul forfettone credo puoi applicarlo...per il compenso ti consiglio di andare su p+a tools li trovi un modo per calcolarti tutto...credo cmq che il compenso in fattura dovrebbe essere 687.50-il 20%(137.50)=550...
a questo indirizzo:
www.professionearchitetto.it/tools/fattura/index.html
trovi in modulo per il calcolo "inverso" della fattura.
www.professionearchitetto.it/tools/fattura/index.html
trovi in modulo per il calcolo "inverso" della fattura.
io quando ho aperto partita iva (con il forfettone) mi sono fatta uno specchietto con le spese che avrei dovuto sostenere annualmente: inarcassa (trovi i valori sul sito), iscrizione all'ordine, commercialista (che poi non ho preso)..
dei tuoi 6600 (550x 12 mesi) aggiungi il 20% di tasse e le spese.. e vedi quello che dovresti prendere per esser sicura di non perderci troppo, in fondo 550 sono proprio pochini
dei tuoi 6600 (550x 12 mesi) aggiungi il 20% di tasse e le spese.. e vedi quello che dovresti prendere per esser sicura di non perderci troppo, in fondo 550 sono proprio pochini
...grazie per le dritte che mi avete dato, sono all'inizio e mi sento molto confusa in merito; inoltre volevo chiedervi la ritenuta d'acconto del 20% la devo applicare sia sui contributi soggettivi che su quelli integrativi?
No. la ritenuta d'acconto si applica solo all'imponibile.
Provo a semplificartela il più possibile.
1000 euro (imponibile)
20 euro (Contributo integrativo 2% INARCASSA)
204 euro (IVA 20% su 1000 + 20)
-200 euro (Ritenuta d'acconto IRPEF 20% su 1000)
Totale 1024 euro
Il contributo Integrativo (ora è il 2%, sarà il 4% come per i commercialisti) è un qualcosa che il cliente ti paga e dovrai girare integralmente all'Inarcassa l'anno dopo. Non è dovuto se la fattura la fai a un architetto o un ingegnere iscritto a Inarcassa.
Il contributo soggettivo (ora è il 10% ma diventerà il 14%, sempre meno del 20/22% che pagano altre categorie all'INPS) è un contributo pensionistico. Si paga sempre durante l'anno successivo e si basa sul reddito effettivo, quindi tolte le spese.
C'è un paginetta molto chiara sul sito Inarcassa, che ti spiega tutto. www.inarcassa.it/contributi/contributi.html
La ritenuta d'acconto invece è un "anticipo sulle tasse" che il tuo datore di lavoro si trattiene sulla tua fattura e poi versa allo Stato il mese dopo. L'anno successivo il tuo datore di lavoro ti spedisce le ricevute delle ritenute che ti ha pagato, perché tu le possa allegare alla dichiarazione dei redditi. Dal calcolo delle tasse da pagare vengono sottratte queste ritenute già pagate.
Provo a semplificartela il più possibile.
1000 euro (imponibile)
20 euro (Contributo integrativo 2% INARCASSA)
204 euro (IVA 20% su 1000 + 20)
-200 euro (Ritenuta d'acconto IRPEF 20% su 1000)
Totale 1024 euro
Il contributo Integrativo (ora è il 2%, sarà il 4% come per i commercialisti) è un qualcosa che il cliente ti paga e dovrai girare integralmente all'Inarcassa l'anno dopo. Non è dovuto se la fattura la fai a un architetto o un ingegnere iscritto a Inarcassa.
Il contributo soggettivo (ora è il 10% ma diventerà il 14%, sempre meno del 20/22% che pagano altre categorie all'INPS) è un contributo pensionistico. Si paga sempre durante l'anno successivo e si basa sul reddito effettivo, quindi tolte le spese.
C'è un paginetta molto chiara sul sito Inarcassa, che ti spiega tutto. www.inarcassa.it/contributi/contributi.html
La ritenuta d'acconto invece è un "anticipo sulle tasse" che il tuo datore di lavoro si trattiene sulla tua fattura e poi versa allo Stato il mese dopo. L'anno successivo il tuo datore di lavoro ti spedisce le ricevute delle ritenute che ti ha pagato, perché tu le possa allegare alla dichiarazione dei redditi. Dal calcolo delle tasse da pagare vengono sottratte queste ritenute già pagate.
