State bene?...qui a Roma pensavo che il tetto stesse cadendomi addosso da un momento all'altro non immagino pensare quello che state vivendo voi...
vi abbraccio fraternamente
Vichy : [post n° 193747]
Colleghi abruzzesi
A Bologna non l'ho sentito... Dicono che i danni sono ingentissimi, quindi non penso che i colleghi dell'Aquila possano scrivere sul forum. Speriamo in bene.
In bocca al lupo a tutto.
In bocca al lupo a tutto.
Ho visto le immagini al tg... spaventoso... Nei piccoli centri sono andati distrutti i centri storici, e invece all'Aquila... I morti sono già 92 :-(
Palazzine moderne polverizzate, col tetto intatto che si è "seduto" sul trerreno, e gli edifici del centro storico (per quel poco che si vedeva dalle immagini del tg) lesionati ma non crollati, gente portata fuori dalle vecchie case colle scale dei vigili del fuoco, cornicioni caduti, calcinacci, lesioni impressionanti, ma gli edifici pericolanti ma in piedi.
Palazzine moderne polverizzate, col tetto intatto che si è "seduto" sul trerreno, e gli edifici del centro storico (per quel poco che si vedeva dalle immagini del tg) lesionati ma non crollati, gente portata fuori dalle vecchie case colle scale dei vigili del fuoco, cornicioni caduti, calcinacci, lesioni impressionanti, ma gli edifici pericolanti ma in piedi.
Tutta la solidarietà possibile a coloro che stanno vivendo queste ore terribili.
Quì a Roma è stato fortissimo e si sentiva uno scricchiolìo delle porte e delle pareti che pensavo dovesser venire giù il palazzo. Non oso immaginare cosa si sia potuto sentire a L'Aquila e dintorni.
Un forte abbraccio ai colpiti dal disastroso sisma
Emanuela
Quì a Roma è stato fortissimo e si sentiva uno scricchiolìo delle porte e delle pareti che pensavo dovesser venire giù il palazzo. Non oso immaginare cosa si sia potuto sentire a L'Aquila e dintorni.
Un forte abbraccio ai colpiti dal disastroso sisma
Emanuela
perchè invece di dare solo la solidarieta' che serve a poco non ci si organnizza in un aiuto concreto?
Si potrebbe intanto calmierare tutti i prezzi edili, delle case e delle imprese edili in tutti i comuni colpiti, per evitare che palazzinari senza scrupoli comprino a pochi euro le case lesionate, le restaurino e le rivendano a prezzi folli, o che tecnici e ditte farabutti si facciano pagare il loro lavoro a peso d'oro.
Poi si potrebbe fare un elenco (nazionale) di tecnici (architetti, geometri, ingegneri) disposti a regalare il progetto di ristrutturazione a una famiglia o un imprenditore (anche negoziante), a un'associazione ecc di terremotati. Anzi, bisognerebbe pensare subito non solo case, ma anche alle fabbriche, agli uffici pubblici, agli studi professionali, ai negozi e anche ai monumenti, in modo da far ripartire subito l'economia (anche il turismo) per non perdere posti di lavoro.
Certo, per un architetto magari di Milano o Venezia verrebbe scomodo seguire un progetto di una famiglia abruzzese, ma con un po' di buona volontà forse in questomodo si potrebbe dare un aiuto concreto... E sopratutto, naturalmente bisognerebbe snellire di molto gli impacci burocratici, per evitare che questa gente stia nei prefabbricati per anni. L'idea di Berlusconi di costruire le "new town" vicino ai paesi distrutti è incommentabile, visto che ad esempio dopo la tragedia del Vajont i sopravvissuti erano depressi all'idea di abitare nei nuovi paesi perdendo il loro tessuto sociale e il loro "genius loci": penso si dovrebbe cercare di recuperare le vecchie case solo lesionate, magari restaurandole con tutti gli accorgimenti antisismici. Sopratutto costruirle in 24 mesi (a meno di non voler costrurire solo città dormitorio di cubi tutti uguali), visto che per il solo prg ci vogliono ANNI.
Poi ovviamente FUCILEREI SUL POSTO chi entra nelle case danneggiate a rubare.
Poi si potrebbe fare un elenco (nazionale) di tecnici (architetti, geometri, ingegneri) disposti a regalare il progetto di ristrutturazione a una famiglia o un imprenditore (anche negoziante), a un'associazione ecc di terremotati. Anzi, bisognerebbe pensare subito non solo case, ma anche alle fabbriche, agli uffici pubblici, agli studi professionali, ai negozi e anche ai monumenti, in modo da far ripartire subito l'economia (anche il turismo) per non perdere posti di lavoro.
Certo, per un architetto magari di Milano o Venezia verrebbe scomodo seguire un progetto di una famiglia abruzzese, ma con un po' di buona volontà forse in questomodo si potrebbe dare un aiuto concreto... E sopratutto, naturalmente bisognerebbe snellire di molto gli impacci burocratici, per evitare che questa gente stia nei prefabbricati per anni. L'idea di Berlusconi di costruire le "new town" vicino ai paesi distrutti è incommentabile, visto che ad esempio dopo la tragedia del Vajont i sopravvissuti erano depressi all'idea di abitare nei nuovi paesi perdendo il loro tessuto sociale e il loro "genius loci": penso si dovrebbe cercare di recuperare le vecchie case solo lesionate, magari restaurandole con tutti gli accorgimenti antisismici. Sopratutto costruirle in 24 mesi (a meno di non voler costrurire solo città dormitorio di cubi tutti uguali), visto che per il solo prg ci vogliono ANNI.
Poi ovviamente FUCILEREI SUL POSTO chi entra nelle case danneggiate a rubare.
Per archi: quì a Roma si stanno raccogliendo abiti ed acqua da mandare e si stanno dando appartamenti a disposizione per alloggio temporaneo gratuito. Purttroppo bisogna comunque farlo tramite organismi grossi perchè si sono raccomandati di non mandare una marea di persone organizzate autonomamente in quanto sarebbero più di intralcio che altro.
Per Ily:dal punto di vista fiscale sò che sono stati congelati tutti i pagamenti/oneri fiscali fino al 31.12.2009
Per Ily:dal punto di vista fiscale sò che sono stati congelati tutti i pagamenti/oneri fiscali fino al 31.12.2009
commercialista emanuela, io non volevo organizzarmi da me perche so bene che non ha senso, credo piuttosto che ognuno di noi possa dare meglio un aiuto concreto (magari una confezione di acqua)piuttosto che dire le solite quattro frasi convenevoli: non mi piacciono le frasi di rito.