mow : [post n° 203688]

fusione u.i.

Buongiorno a tutti.
Un cliente mi ha chiesto di occuparmi della fusione di due u.i. di sua proprietà poste sullo stesso piano dello stesso condominio. Oltre alla DIA e alla variazione catastale sono obbligato ad avere anche il PERMESSO del condominio? Io sapevo che bisognava solo AVVISARE il condominio dei lavori. Sapreste dirmi di più?
grazie e buon lavoro

mow
ArchiSilvio :
Sei sicuro che ti convenga fondere le u.i.? Non potresti fare solo delle variazioni interne mantendendo le 2 u.i. separate?
Perché se in futuro volessi ridividerle dovresti pagare gli oneri, sempre che la divisione sia possibile.
Comunque se non tocchi parti comuni ed estetica del fabbricato, basta la comunicazione all'amministratore; l'appovazione del condominio potrebbe essere richiesta solo in caso di effettiva fusione, se chiedi di riconteggiare i millesimi per farteli diminuire, in virtù della diminuita capacità abitativa della u.i. singola al posto delle 2 precedenti.
Però, ripeto, fallo valutare attentamente perché potrebbe essere deleterio.
mow :
Quindi converrebbe non fondere? L'unione avverrebbe semplicemente attraverso l'apertura di un varco sul tramezzo che divide le due u.i. che verrà successivamente chiuso da una porta. Comunque secondo la norma bisognerebbe presentare una regolare DIA con successiva variazione catastale giusto?
grazie
ArchiSilvio :
Secondo me, la convenzienza a fondere ce la potresti avere solo se unisci due appartamenti minuscoli, ma così minuscoli che separati non c'è verso di usarli.
Infatti, se sono due appartamenti medio-piccoli non è detto che un domani i regolamenti locali ti permettano di ri-dividere, perché le superfici minime sono in salita un po' ovunque (e comunque non è che scendono).
Se invece sono medio-grandi, ottieni un'appartamento enorme, che è più difficile da vendere o affittare e quindi darà ricavi minori.
In ogni caso il risparmio di oggi difficilmente potrà valere il maggior onere di domani, ma è comunque da valutare caso per caso.

Per la procedura, è giusto come dici Dia per manut. straord. + Docfa
mow :
Grazie mille ArchiSilvio! Sei stato davvero esauriente.
ciao

mow
ArchiSilvio :
Prego, comunque non prenderlo come oro colato, ma solo come invito a valutare con attenzione la convenienza economica dell'operazione nel tempo.

Ciao.
desnip :
Scusa, ArchiSilvio. Mow non è il proprietario dell'appartamento ma un architetto che è stato incaricato da un cliente di occuparsi di questa fusione.
Quindi non credo che tocchi a lui porsi tutte queste problematiche relative alla convenienza economica della cosa.
Io al posto suo penserei solo a fare la progettazione e ad occuparmi della parte burocratica nel rispetto delle normative.
ArchiSilvio :
Abbi pazienza desnip, ma probabilmente il proprietario non ne sa niente della eventuale convenienza futura, ma si affida a Mow in quanto architetto.
Io credo che un professionista serio e preparato debba anche valutare questo tipo di scelte ed "informare" (non scegliere al posto suo) il cliente del ventaglio di possibilità che si sono tra "fondere" le u.i. oppure semplicemente "collegarle".

E' chiaro che una volta che l'hai informato correttamente ed esaustivamente, è solo il cliente che decide qual'è la sua "convenienza";
Io non vorrei però che, se il cliente fra un anno vuole ri-dividere e non può più farlo oppure gli costa diverse migliaia di euro, torna da Mow e gli dice "perché non me l'hai detto prima che era meglio lasciarle separate?"
Tanto comunque la pratica la fai lo stesso e ti fai pagare + o - uguale....

ArchiSilvio :
Sempre per Desnip, ti voglio fare un esempio del mio modo di vedere la cosa:
Fai il falegname e viene da te un cliente con un bel mobile in llegno massello che forse è antico e di valore e ti dice: siccome ora va di moda il legno color "azzurrino" ma con le venature in vista, me lo tratti con l'impregnante azzurro?
Tu per fare il paragone gli diresti: ma certo! (tanto il mobile è tuo...)
Io invece gli direi: aspetta, vediamo un po', se è nuovo passi, ma se è un mobile antico e di legno di qualità, invece che con la tinta impregnante forse è il caso di farlo con un trasparente azzurrino che non impregni il legno: l'effetto finale è lo stesso ma così non si rovina e se fra un anno ti passa la voglia di averlo azzurrino lo possiamo riportare a legno e farlo tornare come prima.
Se poi insiste che lo vuole azzurrino, va bene, ma non potrà venire a dirmi che sono un incompetente che gli ha rovinato il mobile.

Perdonami l'esempio, so che è bruttissimo, ma non me ne venivano di maglio.

Ciao.
desnip :
Secondo me l'esempio non ci azzecca...:-) sono due cose diverse.
Mettiamo che il cliente di mow sia un riccone che ha comprato 2 appartamenti per farsene uno grande e non ci pensa proprio a ridividerlo tra un anno....
Ma chiunque ci penserebbe prima di fare una cosa del genere! Non è che uno si mette a fare le tarantelle, come dicono dalle mie parti, e quest'anno fonde gli appartamenti e poi il prossimo li ridivide!
In ogni caso ti posso assicurare che, quando ad un committente si prospetta l'opportunità in un futuro di disporre nuovamente di 2 distinte unità, è lui stesso a chiderti di non operare la fusione catastalmente.
ArchiSilvio :
Vabbè, l'avevo detto che era un esempio brutto... :-(

Però io continuo a credere (e specie di questi tempi) ci sono in giro molti più dei miei "disinformati" che dei tuoi "ricconi".
E comunque, a fornire una buona consulenza secondo me non ci rimetti mai perché:
A) se metti in guardia il riccone furbo, al limite ti dice "certo architetto, ne sono perfettamente consapevole ma non lo faccio per investimento, tanto io se voglio mi compro tutto il palazzo, etc. etc" e fa lo sborone tutto contento...
B) se invece becchi lo sprovveduto di turno che ora vuol fondere (spendendo 2-3000 € per risparmiare 200 € l'anno!), poi fra 3-5 anni vuole ri-dividere perché magari il figlio se ne va a vivere a Pinerolo e uno dei due lo può affittare, gli dici "eh, no! qui non si gioca mica col Lego, attacca-stacca-attacca-stacca, ora te lo tieni così o paghi un botto di soldi", lui ti fa la faccina alla Fantozzi e ti risponde "com'è umano lei...!"
Oppure ti da una bella "puntata ner muso"! x-O

Certo, per dare consulenze più ampie bisogna essere più informati ed esperti, però l'idea giusta da seguire dovrebbe essere questa, sempre secondo il mio parere.

E comunque devo ancora capire quale grande vantaggio ci possa essere nel fondere due u.i. in una sola, a parte un eventuale risparmio dell'ICI.
mow :
Buongiorno ad entrambi (desnip e ArchiSilvio).
A me serviva soltanto avere una conferma sulla procedura da attuare per questo genere di lavoro. Ho naturalmente tenuto in considerazione ciò che mi ha detto ArchiSilvio, infatti ho prospettato al mio cliente cosa sarebbe successo in un futuro nel caso in cui avesse voluto ridividere le due u.i. e adesso sta valutando il da farsi. Ma mi piacerebbe avere solo una ulteriore conferma: nel caso in cui si cominciasse ad aprire il varco tra i due immobili senza aver fatto una regolare DIA per manutenzione straordinaria dove viene segnalato questo intervento e disgraziatamente dovessero passare vigili o altri entri preposti al controllo...risulterebbe che il proprietario stia facendo un lavoro abusivo..o mi sbaglio?
Comunque grazie ad entrambi...
saluti
mow
ArchiSilvio :
Sì, l'opera sarebbe "difforme" da quella concessa/licenziata e potrebbe venire intimata la rimessa in pristino.
Trattandosi di opera interna di lieve entità e non strutturale, difficilmente capiteranno controlli in tal senso, tuttavia io cercherei di convincere il cliente a fare la DIA, visti anche i costi decisamente contenuti (diritti di segreteria)

mow :
Ti ringrazio.

Ciao e buon lavoro

mow
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