Dunque, breve riassunto: in data 02/12/2009 presento al mio Comune la Comunicazione di avvio attività (come concordato con un tecnico comunale) per l'esecuzione dell'impianto termico nella casa dove vivono i miei genitori. Dopo più di un mese (11/01/2010) mi arriva la solita raccomandata con la solita richiesta di un quintale di documenti inutile, tra i quali figura l'obbligo di dichiarare che:
- l'immobile in cui è inserita l'unità abitativa in oggetto non è dotato di impianto termico centralizzato;
oppure
- che le unità immobiliari dotate di impianto termico singolo sono meno di quattro, altrimenti è d'obbligo installare un impianto centralizzato.
Ovviamente a questo fa seguito l'intimazione di interrompere immediatamente i lavori, pena la revoca del titolo abilitativo.
Ora, tiro due o tre conclusioni:
A- le opere previste non sono soggette a titolo abilitativo, quindi che mi revocano?
B- noi l'impianto termico l'abbiamo bello che finito prima che arrivasse la comunicazione, è passato più di un mese da quando abbiamo iniziato e casa mia è grande come un fazzoletto!
C- come faccio a obbligare gli altri condomini a caricarsi la spesa di un impianto centralizzato solo perchè sono, mettiamo, la quinta che fa quello singolo? E se loro, ovviamente, mi dicessero di no? Che faccio, sto al freddo? Oppure mi scaldo con una di quelle stupende stufe a gasolio o cherosene?
D- non so come comportarmi: vorrei andare a parlare con il responsabile del procedimento ma che gli dico? Ho l'impressione che sia la solita storia per farmi pagare una multa e fare cassa...
Scusate per la lunghezza, ma non so proprio che pesci prendere...
Fusilla : [post n° 222716]