giu : [post n° 244483]

una soluzione alternativa, basta così grazie

Buongiorno a tutti, scrivo perchè la situazione non è buona per nulla. In questa fase stò cercando di aprirmi un varco nel mondo del lavoro nostro, da solo. La situazione sapete anche voi essere difficile quindi ho scelto, temporaneamente, di accantonare l'idea che i lavori debbano essere necessariamente firmati da me e quindi accetto l'ipotesi di lavorare per altri studi. Leggendo i vari annunci ho trovato molta spazzatura e poca chiarezza, inoltre, da quelli a cui ho risposto, non ho ricevuto il benché minimo riscontro. Forse che sia una maniera di fare consolidata? Forse che io idealizzo ancora l'idea di un rapporto di correttezza reciproca? In questo stato di cose vengono a cadere anche le certezze su cui basarsi, e nascono dubbi sulle proprie capacità relazionali, tecniche nonché sulle scelte fatte. Uno sconforto che si dice passerà e che si dice essere la base da cui ognuno parte per farsi una posizione negli anni a venire, ma io, e pens voi tutti, non possiamo aspettare i 45 anni per avere uno stipendio degno, non possiamo vivere a casina con la mamma. E' brutto e ho sempre cercato di cancellarlo dalla mia mente ma il vile denaro essenziale per costruire una famiglia. E poi ci troveremo a 60 anni pieni di rimpianti per cosa avremmo potuto fare ma la condizione non ce l'ha permesso. Datemi consiglio? Grazie a tutti per essere arrivati fino a qui.
camilla :
Ti capisco, anch'io sono nella tua stessa situazione e il "domani" mi spaventa sempre di più. Si potesse tornare indietro....
tes :
Ciao Giu,
La situazione sembra ripetersi sempre uguale, sempre uguale..sembra di essere n un circolo vizioso.
Pe quanto mi riguarda son 2 anni che vivo questa situazione, provando a cavarmela per conto mio, dopo tante delusioni e senza mai un contratto o un minimo di correttezza, per quanto riguarda le esperienze nei fantomatici "studi di architettura di rilevanza"!

Tieni duro, come dobbiamo fare tutti, e speriamo cambi qualcosa, perchè altrimenti, almeno per quanto mi riguarda, non mi resta che il call center (Senza nulla togliere al lavoro onesto quale quello dei telefonisti)

Certo, le aspettative e le energie impiegate mi facevano sperare in qualcosa di meglio!
Isil :
Caro Giu,
è così per tutti purtroppo, e forse non lo è solo per quei pochi fortunati figli di papà. Io non ho capito se sono stanca di questa situazione, ma una cosa è certa dentro ho tanta rabbia. Rabbia perchè ho investito tutto negli studi e in questi primi anni di lavoro, e il risultato è che mi becco i cazziatoni anche per prendermi le ore(regolarmente non retribiute) che servono per organizzare il mio matrimonio. Noi giovani architetti siamo esposti a tutto. Non ci possiamo tutelare dietro nessuna fomra contrattuale perchè secondo lo stato italiano l'unico sbocco per un architetto è quello della libera professione, del libero mercato......ma dove stà questo libero mercato? Gli imprenditori fanno una cresta allucinante sugli immobili, e socntano le parcelle fino al 70% ( tanto lo trovano chi gliela ribassa!!!!)... le amministrazioni non pagano e quando pagano lo fanno con enormi ritardi e per cifre irrisorie.....e se ci va bene stiamo pagando gli interessi sull'anticipo che ci ha concesso la banca di turno!!!!Questo è libero mercato????? Oltrtetutto paghiamo gli errori dei nostri prefdecessori....quando il mio capo và incontro all'imprenditore di turno e gli scnota la parcelle o accetta di non venire pagato fà solo il gioco di chi ha i soldi e comanda ma nn tutela la professione! E noi come possiamo cambiare tt questo? Ci penso tutti i giorni e nn ho torvato ancora una risposta esaustiva a questa domanda....certoè che a noi, come categoria professionale, manca proprio la coesione!
gino :
Giu spero che ti risponda anche qualcuno che ti porti una testimonianza positiva e ti dia coraggio.
E non questa sfilza di testimonianze negative che prende sempre più forma.
Per quanto riguarda il mio contributo....che dirti?,io purtroppo non ti sono d'aiuto!
Io una famiglia la sto formando e ho una bimba di 7 mesi,
la mia compagna ha il classico e agoniato posto fisso,che ti garantisce di fare progetti,mentre io se non fosse per i miei genitori che cacciano moneta,non riuscirei manco ad arrivare a fine settimana.Certo che almeno quando a mia figlia gli chiederanno a scuola che fa tuo padre?E lei dirà è un architetto,almeno riempirà l'immaginario collettivo di chi l'ascolta,ma solo quello,perchè se le cose non cambiano con uno stipendio solo e sperando nei miei genitori non si potrà certo andare avanti!
Ovviamente questo è mortificante perchè il lavoro ti da dignità,(oltre) che servire per vivere!
Alla fine la rabbia è tanta perchè dici a che sono serviti 8 anni di università,abilitazione e sfruttamento negli studi,quando alla fine per risolvere i problemi del denaro bastava fare il concorso in Polizia o alle Poste?
Daltronde L'architetto capo dello studio dove sono stato collaboratore(un pezzo grosso che lavora negli appalti pubblici di migliaia di euro),ha acquistato un paio di ville rinascimentali con annesse tenute holliwoodiane(sai una proprio una cosuccia da poco!!)da convertire in resort a 5 stelle,destinate al figlio che si sta per laureare in architettura,e che secondo lui farà la fame con questa professione perchè sono finiti i tempi delle vacche grasse!(ora nel pubblico anche le amministrazioni cominciano a non pagare).
Be' che dire!?
Beato lui che potrà fare l'architetto sapendo che a fine mese,ci saranno entrate sicure non dalla sua professione ma dalla sua attività redditizia del settore alberghiero extra-lusso che il papà gli ha avviato!
Per me che invece dovrò arrivare alla fine del mese è tutta un 'altra storia!
Lebia :
Pensa a noi poveri neolaureati, che usciti dall'università, ci siamo accorti che quella che noi chiamiamo "architettura" è rimasta chiusa dietro alle porte anticendio dell'università. Nel mondo reale esistono solo i soldi e pur di portare a casa quei due spiccioli, ci si vende al miglior offerente senza neppur prestare attenzione a cosa sia legale o meno. Così ci si vende per certificazioni energetiche fasulle, per fare il direttore lavori senza saper neppure come si fa a far stare in piedi un edificio; si prendono i neolaureati, li si sfrutta e poi si fa di tutto poi gli si fa passare le pene dell'inferno così cambiano lavoro e c'è un rivale in meno...
Sono uscita dall'università ed è questo il mondo che ho visto. Bell'affare che ho fatto...ed io tapina, che credevo che l'architettura fosse una cosa buona. Ma dove???
Avvisami quando qualcuno risponde
Non mandarmi più avvisi

Se vuoi essere avvisato quando qualcuno interviene in questa discussione, indica un nome e il tuo indirizzo e-mail.