Silvalexa : [post n° 25220]

COSE DA COMMERCIALISTI

Ragazzi, ho bisogno di voi:
c'è qualcuno che sa dirmi A COSA MI SERVE L'ISCRIZIONE ALL'ALBO?
Insomma io sono abilitata e a settembre inizierò una nuova collaborazione con uno studio (forse dovrò aprire la partita iva, che per adesso non ho) ma l'iscrizione cosa mi cambia?
Devo comunque aggiungere che durante la collaborazione con lo studio vorrei darmi da fare anche per trovarmi dei lavoretti miei...in questo caso come potrei farmi pagare? Posso fare una fattura senza iscrizione all'albo ma solo con Partita iva? oppure mi servono sia iscrizione ll'albo che alla cassa?? Aiuto!!! Per favore illuminatemi...DOVE è CHE SI POSSONO TROVARE INFORMAZIONI CHIARE E COMPLETE IN MERITO? Intendo dire informazioni chiare su:
Quando aprirò la partita iva potrò chiedere al commercialista...ma adesso?

Silvalexa :
scusate, ho iniziato una frase e poi l'ho mollata lì...sono fuori! comunque intendevo informazioni chiare su tutte queste cose da commercialisti:
- p.iva vantaggi/svantaggi, costi
- iscrizione all'ordine: utilità/costo/come funziona
- prestazioni occasionali/continuative
- inarcassa
- fatture, ecc..ecc....
GRAZIE 1000...SO CHE MOLTI DI VOI CI SONO GIà PASSATI...SPERO CHE VI FACCIATE SENTIRE!!
nico :
non faresti una lira di danno ma comunque.......
1 se non ti iscrivi all'albo non puoi farti i lavoretti tuoi a meno che non firmi qualcun altro.....
2 per farti pagare imparerrai....vedrai se iparerai quando avrai fatto un lavoro e devi correre a destra e a manca per cercare chi ti deve dare i soldi del tuo lavoro
3 per i prezzi puoi sempre chiedere alla persona con cui collabori piu che altro per restare agli stessi prezzi della tua citta
4 l'unico vantaggio di iscriversi è di maturare gli anni di iscrizione per concorsi o gare o direzione lavori etc
5 per l'iscrizione alla cassa il vantaggio di pagare ora è solo quello di riuscire ad avere una minima pensione domani......molto minima
lucy :
prima di tutto l'iscrizione all'Albo ti serve come il pane se desideri firmare i progetti. Se invece le tue mansioni rientrano in altri ambiti è sufficiente una partita IVA. Tutto dipende anche dalla tua età, ad esempio ricordati che se ti iscrivi all'INARCASSA prima dei 35 anni hai dititto ad una riduzione dei contribuiti per i 3 anni successivi. Però per iscriversi all'INARCASSA devi essere iscritti all'Albo, mentre non è vero il contrario perchè puoi decidere anche di iscriverti all'INPS, pensa ai professionisti delle Pubbliche Amministrazioni.
silvalexa :
Il fatto è che i lavoretti miei sono solo occasionali, insomma non si tratta di una professione autonoma propriamente avviata visto che ho 26 anni, sono laureata da 10 mesi e abilitata da qualche giorno!!!
In questo caso, se ho ben capito, per fare un lavoro per conto mio (opportunità che mi è già capitata, e non ho saputo come gestirla) mi serve l'iscrizione all'albo. OK.
Ma la partita iva è indispensabile (ammettendo che non mi venga richiesta per la collaborazione con lo studio)? E l'inarcassa è obbligatoria quando si apre la partita iva?
E poi un'altra cosa: quando si apre la partita iva, si hanno delle spese fisse anche quando non si hanno entrate?
dario :
e volendo hai tempo per iscriverti all'Ordine, indispensabile per tutte quelle prestazioni in cui è necessaria la firma del tecnico, come una semplice DIA per una ristrutturazione). Se invece i tuoi lavoretti sono occasionali e non rientrano delle competenze tecniche per architetto, e se non superi i 5000 euro l'anno puoi rilasciare ricevuta con ritenuta d'acconto, senza aprire partita IVA, nè iscriverti all'Ordine e Inarcassa.
peppe :
l'apertura di una partita IVA, soprattutto se fatta in regime semplificato, non comporta grandi spese. Soprattutto on sei costretta a rivolgerti ad un commercialista (quello si che è un onere) se non per la dichiarazione annuale (50 euro e passa la paura).
Anche l'iscrizione all'Ordine non è una grossa spesa. Se vuoi firmare i tuoi progetti lo terrei in considerazione. E i primi tre anni paghi la metà.
Se apri una partita IVA come disegnatore e poi vuoi fare l'architetto, devi chiuderla e riaprirne una nuova. Costa qualcosa.
Quello che pesa di + sono i minimi inderogabili da versare all'INARCASSA; anche qui, i primi tre anni pagheresti la metà.
Se guadagni meno di 5000 euro l'anno, non hai obblighi previdenziali. Se superi questa cifra devi versare qualcosa all'INPS. In questo caso se poi passi all'INARCASSA praticamente li butti.
Il mio consiglio? Fai le cose regolari:
partita IVA + iscrizione all'Albo + INARCASSA.
Ti semplifichi la vita.
Puoi presentarti a uno studio, per fare esperienza, senza la paura che ti preferiscano ad uno con partita IVA.
Puoi firmare una DIA ad un cliente, e fargli una fattura che si può scalare al 36%.
Ho iniziato presto anch'io come te. I primi tempi mi arrabbiavo perché dovevo pagare tasse senza aver guadagnato niente. Poi dopo mi sono accorto che proprio grazie a questo ho trovato gli stimoli per fare meglio.
Se vuoi fare carriera universitaria o il dipendente statale, il discorso è all'opposto.
Silvalexa :
Grazie peppe, i tuoi consigli sono stati davvero utili...penso che farò le cose regolari, cioè P.IVA + ALBO + INARCASSA ...tanto da grande so che non voglio lavorare da dipendente ma come professionista autonoma... so che avrò solo piccoli incaichi ma almeno farò il MIO lavoro e non quello di qualcun'altro!!
Peppe ma tu ora lavori autonomamente? Fammi sapere che ho qualche altro consiglio da chiederti... sarò breve, prometto!! Baci
peppe :
ho un mio studio, insieme ad una collega.
silvalexa :
Immagino che se si vuole avviare un'attività professionale autonoma sia consigliabile prima lavorare per 1 - 2 anni in uno studio come dipendente per vedere come funzionano le cose.... quello che volevo chiederti è secondo te che tipo di studio è il più indicato per chi ha questo tipo di intenzioni? Intendo dire uno studio piccolo che si occupa di piccoli progetti per clienti privati, oppure uno studio più grosso, che fa lavori per aziende, negozi, uffici e, solo di tanto in tanto, qualche appartamento di amici?? Io sinceramente credo che si possa imparare più roba da riciclare poi nel prorpio lavoro in uno studio piccolo, dove segui tutto l'iter del progetto, dal contatto col cliente, al disegno, alle pratiche, mentre negli studi grossi spesso ti occupi solo di una parte (x es. gli esecutivi) e magari il cliente non lo vedi neanche. Il problema è che la maggior parte delle opprtunità di lavoro interessanti sono negli studi grandi, mentre in quelli piccoli, dove magari lavorano solo 1-2 architetti, è + difficile che cerchino collaboratori e soprattutto che paghino decentemente... Insomma se accetto una proposta di lavoro in un grosso studio, che sta ampliando il personale in vista di un grosso progetto di cui fare gli esecutivi...secondo te è un'esperienza che potrò poi riciclare in qualche modo oppure al momento di avviare la professione sarò ancora di punto a capo??
peppe :
ti dico quella che è stata la mia esperienza.
Ho lavorato contemporaneamente per me e per altri, cambiando molto per diversificare le esperienze. Ho fatto un po' di tutto, dal cad, al rilievo, al restauro, al progetto del nuovo, preliminari, definitivi, esecutivi, e cantieri. Fra l'altro, cambiando molto ho anche cercato di capire quello che mi piaceva fare. Il concetto è che non ti insegna niente nessuno e devi rubare informazioni qua e là, e puoi farlo anche se lavori come caddista. Nel frattempo cerca di trovarti dei lavori tuoi, molti studi ti permettono di lavorare sulle tue cose, dopo l'orario di lavoro. In altri casi (molto rari), se hanno fiducia ti lasciano da fare qualcosa che gli avanza. In ogni caso puoi sempre chiedere consiglio a qualcuno più esperto, magari nello stesso studio. E comunque continua a studiare, a leggere, a guardare mostre e viaggiare. Non ti fermare.
Sinceramente non ti so dire se ho imparato di più in studi grandi o piccoli, da amici o da estranei, in ufficio o in cantiere. Ho imparato sempre almeno una cosa nuova ogni volta.
Se puoi cerca di andare anche un po' all'estero. Meglio prima che dopo, quando è + difficile spostarsi.
Non scoraggiarti, fare il progettista è davvero un bel lavoro. Ora ti sembra tutto grande o complicato, ma poi cambia.
silvalexa :
grazie peppe...mi sei stato di gtande aiuto!!!
Un'ultimo consiglio: tu per quanto tempo hai lavorato da dipendente prima di aprire un'attività tua?
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