buongiorno a tutti, sono una neo architetta e sono incappata in un grosso problema:
qualche tempo fa ho consegnato una cia per la realizzazione di un bagno in una residenza, che i proprietari vorrebbero adibire a beb.
Ora, il muratore ed i proprietari hanno deciso di inclinare una delle pareti, di modo che, purtroppo, il bagno non risulta piu essere adattabile all'utilizzo da parte di disabili.
Che devo fare?
il lavoro è praticamente concluso...lo devono rifare? io sono responsabile del lavoro?
In caso non lo rifacessero, e decidessero di tenerlo così cosa rischiamo e cosa rischio io?
grazie mille
vvmm : [post n° 285000]
errori di esecuzione
Se tu sei anche Direttore dei lavori, devi intimare all'impresae al proprietario (a voce prima e subito dopo con lettera raccomandata A/R) di eseguire i lavori come da progetto e di demolire le opere difformi già effettuate.Se loro non lo fanno (ma non far passare più di un paio di giorni per avere la risposta), allora tu protocolli immediatamente la DIMISSIONE DALLA DIREZIONE DEI LAVORI al Comune, se è interessato al Genio Civile e per conoscenza al proprietario e all'Impresa costruttrice.Siccome i lavori difformi sono già stati fatti, nelle motivazioni delle dimissioni metti "in quanto sono stati eseguiti lavori difformi al progetto senza che mi sia stato comunicato nè dall'Impresa nè dai proprietari".Mi raccomando, allega alla lettera di dimissioni al Comune e al Genio Civile una RELAZIONE SULLO STATO DI LAVORI, dove descrivi i lavori eseguiti e quelli difformi, allegando possibilmente delle foto.Il Comune e il G.Civile comunicheranno così al proprietario e all'impresa di interrompere immediatamente i lavori e di nominare un nuovo DL.Non indugiare molto, altrimenti alla fine succederà che i proprietari avranno fatto quello che vogliono, l'impresa è stata pagata, e l'unica ad subirne le conseguenze sei tu. Potresti avere una denuncia da parte degli organi competenti, in quanto se dai la fine lavori si presuppone che questi siano stati eseguiti come da progetto, e ricordati che hai dichiarato che i lavori si sarebbero svolti rispettando legge urbanistica e sulle barriere architettoniche.Non pensare al fatto che in quanto tuoi clienti li potresti perdere per il futuro, ne va della tua professione. Non voglio allarmarti, ma ti rispondo così perchè mi è successa la stessa cosa, e parlo con cognizione di causa.
ok, ma io non sono direttore dei lavori perchè io ho presentato una Cia, in cui la figura del direttore lavori non è previsto; però dovrei certificare la fine lavori e che i lavori sono stati fatti a regola d'arte.
Devo comunque procedere con le dimissioni oppure basta che io non firmi questa certificazione di fine lavori?
Devo comunque procedere con le dimissioni oppure basta che io non firmi questa certificazione di fine lavori?
Se non firmi la fine lavori, loro non potranno mai avere la documentazione che gli serve per aprire l'attività, cioè abitabilità e accatastamento dell'unita immobiliare dove risulti il bagno disabili. Non firmando la fine lavori non risolvi niente, in quanto significa che i lavori sono ancora in corso e comunque non sono fatti a regola d'arte.E non dimenticare che hai firmato un'asseverazione in cui dichiari che le opere sono conformi allo strumento urbanistico.Purtoppo la Cia, la Scia e la Dia, sono tutti strumenti che vanno a snellire la procedura burocratica, ma caricano il progettista di ulteriori responsabilità. Quindi, a mio parere , devi procedere con la comunicazione al Comune, magari prima rivolgendoti al tecnico incaricato per vedere quale formula ti conviene di più.
x vvmm:
che strano quello che dici, cioè che per la cia non sia prevista la comunicazione del d.l. Da me chiedono nominativo di progettista (che si firma i disegni e assevera), del d.l e dell'impresa (senza durc o organico. Semplicemente il nome).
Chiedi al tecnico di indicarti la procedura giusta più che altro per non metterti tu nei casini. Il proprietario si arrangia, nel senso che se ha fatto di testa sua adesso se ne assume le conseguenze. L'importante che non ne vada di mezzo tu perchè purtroppo è vero quello che dice Paolo ossia che le figlie della DIA (la cia e la scia) caricano, come del resto faceva la dia stessa, di tutte le responsabilità il progettista che "assevera", per l'appunto.
che strano quello che dici, cioè che per la cia non sia prevista la comunicazione del d.l. Da me chiedono nominativo di progettista (che si firma i disegni e assevera), del d.l e dell'impresa (senza durc o organico. Semplicemente il nome).
Chiedi al tecnico di indicarti la procedura giusta più che altro per non metterti tu nei casini. Il proprietario si arrangia, nel senso che se ha fatto di testa sua adesso se ne assume le conseguenze. L'importante che non ne vada di mezzo tu perchè purtroppo è vero quello che dice Paolo ossia che le figlie della DIA (la cia e la scia) caricano, come del resto faceva la dia stessa, di tutte le responsabilità il progettista che "assevera", per l'appunto.
Posso però avere dei problemi per il fatto che io non sia andata a vedere il lavoro mentre lo facevano? Era mio dovere controllare mentre facevano il muro?
Ho controllato il modello della cia e per quanto riguarda la mia figura si fa riferimento a questo
che agli effetti dell’art. 23 del D.P.R. n. 380 del 06.06.2001 s.m.i., il/la sottoscritto/a assume la qualità di persona incaricata di un pubblico servizio ai sensi della legge penale;
Ho controllato l'articolo e non si parla di direttore lavori.
Ho controllato il modello della cia e per quanto riguarda la mia figura si fa riferimento a questo
che agli effetti dell’art. 23 del D.P.R. n. 380 del 06.06.2001 s.m.i., il/la sottoscritto/a assume la qualità di persona incaricata di un pubblico servizio ai sensi della legge penale;
Ho controllato l'articolo e non si parla di direttore lavori.
secondo me se il bagno deve essere solo adattabile non è un grosso problema: consegni quello che una volta si chiamava dia postuma con la variazione delle dimensioni del bagno con il disegno di adattabilità dello stesso (anche con demolizioni parziali dei tavolati). il discorso cambia se il bagno deve già essere accessibile.
secondo me se il bagno deve essere solo adattabile non è un grosso problema: consegni quello che una volta si chiamava dia postuma con la variazione delle dimensioni del bagno con il disegno di adattabilità dello stesso (anche con demolizioni parziali dei tavolati). il discorso cambia se il bagno deve già essere accessibile.