luisè : [post n° 290938]
SCIA E VARIAZIONE CATASTALE.
Ho un dubbio che mi ha fatto sorgere la mia collega, secondo me ha detto una scemenza, ma vediamo un pò chi ha ragione. Scia di un'appartamento che ha già agibilità, nuova richiesta del cliente: quindi aggiungiamo un muro fra soggiorno e zona notte determinando la formazione di un nuovo corridoio. Sicuramente sarà da fare variazione ctastale. La mia collega dice che non essendoci necessità di fare fine lavori la variazione va presentata contestualmente alla presentazione della pratica in comune, io sostengo vada presentata appunto a fine lavori, quindi in un momento successivo alla presentazione della scia in comune, anche se la fine lavori stessa non va "ufficializzata". Chi ha ragione?
Assolutamente il nuovo accatastamento va presentato subito prima della fine lavori (che nel caso di manutenzione straordinaria non è obbligatoria). Per quanto nel modulo di presentazione della pratica nel comune di Roma il committente firma anche questa condizione
"L'interessato si impegna ,nei casi previsti dalle vigenti disposizioni, alla presentazione degli atti di aggiornamento catastale nel termine di cui all'articolo 34 quinquies ,comma 2 ,lettera b ) ,del decreto legge 10/01/2006 n.4, convertito, con modificazioni, dalla legge 1 marzo 2006,n.80."
Presentare il DOCFA con variazione catastale contestualmente all'inizio lavori non è corretto, anche solo per una forma di buon senso, immaginiamo in caso di varianti, anche fosse solo per un tramezzo...
"L'interessato si impegna ,nei casi previsti dalle vigenti disposizioni, alla presentazione degli atti di aggiornamento catastale nel termine di cui all'articolo 34 quinquies ,comma 2 ,lettera b ) ,del decreto legge 10/01/2006 n.4, convertito, con modificazioni, dalla legge 1 marzo 2006,n.80."
Presentare il DOCFA con variazione catastale contestualmente all'inizio lavori non è corretto, anche solo per una forma di buon senso, immaginiamo in caso di varianti, anche fosse solo per un tramezzo...
scusami ma sei sicura di dover fare addirittura una SCIA?
Forse per inserire un semplice tramezzo ti basta fare una CILA...
detto questo credo che comunque convenga non presentare la variazione catastale contestualmente alla pratica in comune, ma sinceramente non ti so dare dai riferimenti normativi riguardo questa situazione.
Forse per inserire un semplice tramezzo ti basta fare una CILA...
detto questo credo che comunque convenga non presentare la variazione catastale contestualmente alla pratica in comune, ma sinceramente non ti so dare dai riferimenti normativi riguardo questa situazione.
Premesso che protocollare contestualmente SCIA e DOCFA è impossibile perchè si tratta di due enti diversi e quindi dovresti protocollare in ordine Docfa al Catasto e poi SCIA con allegato DOCFA in Comune.....
Ormai lo sanno anche i sassi che la variazione catastale deve rappresentare lo stato di fatto attuale...pertanto se consegni Scia con fine lavori fra un mese, non puoi protocollare anche il Docfa perchè ancdresti a dichiarare oggi uno stato di fatto che ancora non c'è. E' logica!
Senza contare che sarebbe buona prassi indicare nelle note del Docfa gli estremi della pratica edilizia cha ha permesso le modifiche, quindi che estremi potresti inserire se l'andassi a protoccollare prima della SCIA.
Nonostante la semplificazione delle pratiche edilizie l'ordine delle cose è rimasto invariato: pratica - fine lavori - scheda tecnica descrittiva o nuova agibilità con allegata la variaz.catastale. Nel caso di pratiche che non prevedono comunicazione di fine lavori e scheda tecnica rimane l'obbligo della variazione catastale ma sempre successiva alla fine dei lavori.
Ormai lo sanno anche i sassi che la variazione catastale deve rappresentare lo stato di fatto attuale...pertanto se consegni Scia con fine lavori fra un mese, non puoi protocollare anche il Docfa perchè ancdresti a dichiarare oggi uno stato di fatto che ancora non c'è. E' logica!
Senza contare che sarebbe buona prassi indicare nelle note del Docfa gli estremi della pratica edilizia cha ha permesso le modifiche, quindi che estremi potresti inserire se l'andassi a protoccollare prima della SCIA.
Nonostante la semplificazione delle pratiche edilizie l'ordine delle cose è rimasto invariato: pratica - fine lavori - scheda tecnica descrittiva o nuova agibilità con allegata la variaz.catastale. Nel caso di pratiche che non prevedono comunicazione di fine lavori e scheda tecnica rimane l'obbligo della variazione catastale ma sempre successiva alla fine dei lavori.
Grazie meg... è esattamente la stessa cosa che pensavo io! A volte qui in ufficio cercano di farmi credere di saperne più di me. Che a volte è vero, ma sulle cose di logica, come dici tu, mi fa venire i nervi. Grazie a tutti.
Un piccolo appunto, per quanto ne so io, almeno a Roma, l'avvenuta variazione catastale deve essere fatta "prima" e non "dopo" la fine lavori. Tanto che al Comune, nei casi in cui la fine lavori fosse obbligatoria, va allegata la variazione catastale pena ammenda di 512 euro. Questo mi è stato detto dal tecnico del Comune. Ora il problema nelle CILA non sussiste in quanto non vi è obbligo di fine lavori, ma sinceramente nei casi richiesti la variazione catastale me l'hanno richiesta sempre prima e non dopo.
Non conosco il caso specifico di Roma, ma tutto dipende dalla data che dichiari come fine lavori nel relativo certificato.
Anche a me in effetti capita spesso, anche in altri comuni, di protocollare il Docfa prima della presentazione della fine lavori, anche perchè dopo hai solo15gg per presentare scheda tecnica descrittiva o agibilità e i tempi del catasto non sempre sono così brevi. In ogni caso in questa situazione la data dichiarata come fine lavori la metto precedente a quella del docfa.
Anche a me in effetti capita spesso, anche in altri comuni, di protocollare il Docfa prima della presentazione della fine lavori, anche perchè dopo hai solo15gg per presentare scheda tecnica descrittiva o agibilità e i tempi del catasto non sempre sono così brevi. In ogni caso in questa situazione la data dichiarata come fine lavori la metto precedente a quella del docfa.
...la variazione docfa va fatta entro 30 giorni dal fine lavori. IN RELAZIONE DOCFA SI DEVE SPECIFICARE "ULTIMAZIONE LAVORI IN DATA......CON SCIA O CIL PROT. N. ECC...."...NON SI POò PRESENTARE DOCFA PRIMA O CONTESTUALMETE A SCIA!!....ALMENO NON IN PIEMONTE POI NON SO SE ALTRE REGIONI LO CONSENTONO AM MI SEMBREREBBE ASSURDO..
scusate piccolo OT ma se nonostante la CILA io non ho cambiato tramezzi e vani catastali ma altri tipi di lavori devo comunque fare l'aggiornamento catastale come asseverato? ad esempio: demolisco tramezzo interno ad unico vano catastale (il che non costituisce variazioni catastali) e sistemo gli impianti dell'appartamento. faccio la cila. aggiornamento catastale è obbligatorio a prescindere? grazie