FRANCA : [post n° 306865]

usufrutto tra appartamenti, è possibile?

Ciao
ho bisogno di un consiglio,
ho presentato una CIAL a Milano per dei clienti, per una ristrutturazione di un appartamento, nel frattempo si è liberato l'appartamento accanto a quello nel quale stanno facendo i lavori, il proprietario ha deciso di acquistarlo, ma a nome di un'altro componente della famiglia.
A questo punto il proprietario vorrebbe spostare la cucina nel nuovo appartamento aprendo una porta tra il vecchio e nuovo app., e chiudendo la porta esistente per separare i due appartamenti.
L'unico problema è che non vuole fare il frazionamento, davanti al notaio, ma mantenere i due appartamenti così suddivisi e così intestati alle due diverse persone.
Mi è stato detto che consegnando una SCIA è possibile regolarizzare l'intervento anche senza fare un vero e proprio frazionamento davanti al notaio, con una sorta di usufrutto di una stanza all'altro proprietario, ma volevo capirne di più.
A qualcuno risulta che sia possibile? e nel caso cosa devo esattamente fare?
grazie
john :
Scusa ma forse sono io che non ho ben capito
Per prima cosa mi pare di aver inteso che il proprietario vuole dare una stanza del nuovo app che compra, al vecchio app dove sta facendo i lavori con CIAL. Così ingrandisce il primo con una nuova cucina e il secondo perderebbe una stanza, giusto?
perché parli di frazionamenti se rimarrebbero due unità immobiliari distinte ed oltretutto con intestati diversi?

Un conto è quello che il proprietario vuole fare, un conto è quello che si può fare. ragiona sul fatto che il primo cambia, dimensioni, rendita e millesimi se si tratta di condominio; secondo punto anche l'appartamento che acquista a cui toglierebbe la stanza subisce una modifica che andrebbe fatta con pratica edilizia, lavori, accatastamento e calcolo nuova tabella millesimale.

Proprio perché non vuole fondere (e non frazionare se bene ho capito) sorge il problema, due proprietari, due condomini, due lavori, due catasti, due pratiche. A mio avviso non semplicissimo come vorrebbe il proprietario. non so aspetto idee da altri colleghi....
Kia :
scusate, forse non ho capito, ma se vuole una stanza dell'altro appartamento, trattasi di accorpamento e non di frazionamento.
john :
esatto fusione o accorpamento, ma intervenendo anche sul secondo appartamento visto che rimarrà indipendente con una stanza in meno e intestato ad altro proprietario
maxxx :
Secondo me non è possibile, non tanto urbanisticamente quanto catastalmente: avresti un'unità intestata ad A + una stanza intestata a B, che non possono far parte della stessa unità perché di ditte diverse.
E l'IMU A su cosa lo paga? Sull'unità che non è nemmeno intera?
Kia :
questa cosa dell'usufrutto di una stanza mi pare un po' una cretinata. Il tutto per risparmiare su cosa non si è capito bene: notaio? architetto?boh. Fate la pratica edilizia per l'accorpamento della stanza all'unità immobiliare vicina (sempre che si possa fare, perchè ad esempio qua da me se l'immobile ricade in centro storico bisogna vedere se si può in base alla classificazione tipologica del fabbricato) e poi riaccatastate. Non dovrebbero esserci oneri da pagare al comune perchè non è un frazionamento cioè non comporta un aumento del carico urbanistico in quanto il numero delle unità immobiliari resta sempre lo stesso e con le stesse funzioni (residenza).
....E poi ognuno è indipendente e si paga la sua imu, come dice maxxx
desnip :
I clienti vogliono la botte piena e la moglie ubriaca.
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