Euro : [post n° 311787]
Cabina elettrica su confine
Salve a tutti. Avrei bisogno di un chiarimento. Mi è stato chiesto un parere circa la liceità della costruzione di una cabina elettrica privata su confine da parte di un vicino. Il Codice Civile parla espressamente di 'Costruzioni' (la cabina suddetta dovrebbe farne parte) e dei confini tra muri, non facendo cenno ad altre costruzioni isolate facenti parte dello stesso fondo. Nel caso che ho esposto, essendo la cabina isolata dagli altri edifici, è lecito considerare la distanza minima di 3m (o più se prevista da RE) dal confine, oppure può essere costruito "in aderenza" cioè a filo del confine (attualmente non c'è un muro vero e proprio, ma solo rete metallica) senza rientrare nella comunione forzosa? Deve il vicino pagare un'indennità pur in assenza di muro di recinzione? Grazie in anticipo
Mi rispondo: credo di aver trovato la soluzione al problema ad un link che non avevo trovato prima http://tinyurl.com/anx3x7s, soprattutto nelle risposte dell'utente Car.Boni. Non so però se nel mio caso si tratti di cabina per MT o BT, ma da quanto leggo credo sia ininfluente dal punto di vista del diritto privato.
ciao Euro.
Mi sto imbattendo in una situazione simile a Milano: Dalle prescrizioni ENEL non abbiamo scelta, e dobbiamo costruire una cabina a ridosso del confine con un piazzale privato, attualmente adibito a parcheggio di autovetture per la vendita.
Ho trovato l'art. 28 del Regolamento Edilizio che tratta le deroghe dalle distanze e riporto il punto 1.9. "cabine per impianti tecnologici e similari, purché non venga compromesso l'ambiente circostante e ostacolata la visibilità dei conducenti dei veicoli e dei pedoni". Ciò che mi ha preoccupato è che il tecnico comunale si è subito preoccupato di dirmi che, in caso di ricorso, il giudice non tiene conto del regolamento comunale ma del Codice Civile; vorrei approfondire questo aspetto e chiedere a chi ne sa di più, come la pensa. Naturalmente la convenzione con il vicino sarebbe la soluzione, ma nel caso in cui non si possa giungere ad un accordo, come posso assodare la questione?
Mi sto imbattendo in una situazione simile a Milano: Dalle prescrizioni ENEL non abbiamo scelta, e dobbiamo costruire una cabina a ridosso del confine con un piazzale privato, attualmente adibito a parcheggio di autovetture per la vendita.
Ho trovato l'art. 28 del Regolamento Edilizio che tratta le deroghe dalle distanze e riporto il punto 1.9. "cabine per impianti tecnologici e similari, purché non venga compromesso l'ambiente circostante e ostacolata la visibilità dei conducenti dei veicoli e dei pedoni". Ciò che mi ha preoccupato è che il tecnico comunale si è subito preoccupato di dirmi che, in caso di ricorso, il giudice non tiene conto del regolamento comunale ma del Codice Civile; vorrei approfondire questo aspetto e chiedere a chi ne sa di più, come la pensa. Naturalmente la convenzione con il vicino sarebbe la soluzione, ma nel caso in cui non si possa giungere ad un accordo, come posso assodare la questione?
