Ho un problema che mi sta' letteralmente togliendo il sonno. Ho firmato un contratto di progettazione + direzione di una ristrutturazione da 120.000,00 €, il mio primo lavoro importante dalla laurea. Purtroppo, il tecnico comunale mi disse che potevo fare un balcone all'interno del cortile. Al che, preparo il disciplinare, la parcella e tutto. Inizio la fase progettuale dopo l'acconto, vari appuntamenti x modifiche,ecc. Vado di nuovo al comune e lo stesso tecnico mi dice che si è sbagliato, il balcone non si può fare. Azz ! E mo ?
Ora mi ritrovo che sono passati circa 2 mesi da rilievi, progetti, ecc. la committente irritata minaccia di non voler fare + nulla e io mi sento preoccupato di perdere il lavoro.
Oltretutto, il deficiente del marito della committente, si è ricordato solo pochi giorni fà che nel 1985 nel fabbricato sono state fatte migliorie statiche per il post terremoto del 1980. Ora, ho chiesto la copia di quegli atti ma ci vorrà almeno 2 settimane.
Cazzo ( scusate lo sfogo ), vabbene il mio errore di valutazione nel fidarmi ciecamente del tecnico comunale, vabbene aver perso tempo, ma ora anche questa.
Che mi consigliate di fare Professionalmente parlando ?
arkitè : [post n° 320710]
Ritardo nelle consegne
Mantieni la calma innanzitutto. E parti dall'idea che non è una tragedia perdere un lavoro. Io cercherei di fare il punto esattissimo della situazione (tempi, possibilità, costi, ecc) e prospettarlo ai clienti, anche a costo di dover dire "mi sono sbagliato". Poi se il rapporto di fiducia è rimasto inalterato potrete andare avanti sanza patemi; altrimenti troveranno un altro e tu altri committenti. Ma non te la sarai vissuta senza dormirci. in bocca al lupo.
il problema è sempre lo stesso: uno va a parlare con un tecnico comunale e il tecnico gli dice una cosa...sbagliata. Il tecnico però ti ha solo dato un parere verbale e non ha messo nulla nero su bianco.....quindi lui si salva mentre noi ci becchiamo gli insulti dal cliente. Se il cliente ha però un minimo di esperienza con uffici comunali può anche arrivarci a capire come sono andate le cose e a rinnovare la fiducia nei tuoi confronti.
...e aggiungo kia, che purtroppo si va dal tecnico, spesso, poco sicuri di quello che si possa o non possa fare. Quindi nel bene o nel male, supporto e indicazioni si, ma mai io mi fiderei, senza basi solide, di quello che mi dice un tecnico comunale....Ci si dovrebbe arrivare anche a discutere se fosse necessario...come quando ti chiedono mille dettagli e disegni e documenti per una semplice CILA che DOVREBBE essere una comunicazione, asseverata si, ma sempre una comunicazione....responsabilità tutte nostre e loro mettono bocca? il mondo nel nostro lavoro va al rovescio purtroppo
Dice bene John, presentandosi al comune si dovrebbe sempre essere preparati, non sempre è possibile, però si deve cercare anche di avere un profilo professionale, viceversa anche il personale comunale si sente di fronte una persona incompetente e se non è onesto fa il bello e il cattivo tempo