ssally : [post n° 326854]

richiesta consiglio

salve a tutti, scrivo per chiedere aiuto in un momento di grande crisi...sono laureata in psicologia a parma, ho fatto l'università senza problemi e mi piaceva anche ma poi arrivando nel mondo del lavoro e col passare degli anni ho capito che non faceva per me, odio stare in ospedale e non mi da tranquillità stare coi pazienti ma al contrario una forte depressione...cercando quindi delle alternative ho pensato ad architettura , mi piace tantissimo l'arte , la progettazione, mi piacerebbe anche andare in cantiere!era infatti una delle possibilità quando dovevo iniziare l'università ma poi spaventata dalla matematica che mi piaceva relativamente la scartai. Per quanto sapevo che qst idea era estrema e assurda per certi versi poichè cmq ho qualche lavoretto come psicologa non sono più riuscita a togliermi questa idea dalla testa e ho fatto il test pensando di placare questo desiderio e pensando di non passarlo e invece l'ho passato subito a firenze ! sono andata a frequentare le prime lezioni e mi sono piaciute ma abitando ad un'ora di treno da firenze (tra viaggio e arrivo in facoltà)mi è anche presa l'ansia all'idea di dover cambiare tutto, ad un grosso impegno (in quanto non ho la possibilità di trasferirmi al max di fermarmi un giorno a settimana) e all'idea di riniziare con ragazzi che hanno circa 8 anni meno di me, io ne sto per compiere 27. da una parte cerco di trovare altre alternative nel mio campo dall'altra penso che non troverò mai qualcosa che mi emozioni come architettura. ho pensato se no a qualche corso di progettazione serale per provare a pacare questo dubbio, ho il terrore di rimanere per sempre con il rimpianto, voi cosa mi consigliate è una follia o posso ancora farcela alla mia età? quali altre strade alternative ma vicine potrei prendere? vi ringrazio per ogni consiglio. sally
simona :
Cara ssally, ho letto il tuo messaggio e ho visto la mia storia ribaltata. Volevo fare medicina, ma poi ho pensato che mi facevo troppo coinvolgere e ho fatto architettura a Firenze, mi sono laureata nel 2000. L'ho scelta per ragioni molto emotive e poco razionali e dal punto di vista emotivo sono molto felice della scelta che ho fatto. Ma veniamo al piano razionale. Un dato su tutti: ricerche CRESME commissionate dal CNAPPC, in Italia c'è un architetto ogni 150 persone. Inoltre il mestiere dell'architetto lo fanno anche i geometri e gli ingegneri. Forse se lo avessi saputo a 19 anni avrei fatto un'altra scelta. Un grandissimo in bocca al lupo!
Titta72 :
Simona ha citato geometri e ingegneri ma devi fare a spintoni anche con i periti agrari e i periti edili, oltre a tutta la schiera di iuniores. Un'altra bella discriminante è l'età: dopo i 35 non sei più nessuno, quindi pensaci bene.
Però se il tuo cuore ti dice che quella è la tua strada allora vai e fai quello che ti piace: io mi sono laureata a 38 anni, non ho trovato nessuno che mi prendesse a fare pratica in studio perchè "troppo vecchia", quindi mi muovo da sola. Ho fatto un po' di corsi a carattere "pratico", mi attacco a ogni collega disposto a portarmi in cantiere o a darmi qualche consiglio, ho scomodato anche qualche vecchio prof dell'università. Se non trovo risposta, chiedo qui, dove sono sempre tutti molto disponibili. Inoltre lavoro part time in un altro settore per pagarmi le spese che questo lavoro comporta. Qualche frutto sto cominciando a raccoglierlo e questo mi aiuta ad andare avanti.
Quindi se proprio vuoi fare l'architetto preparati... ma, sinceramente, non sarebbe meglio un bel 5 anni in uno di geometra? :-)
Luca :
Ssally anche io ti porto la mia personale testimonianza perchè la tua storia è più o meno simile alla mia ma, come quella di Simona, ribaltata.

Ho scelto architettura perchè emotivamente impossibilitato a fare altro. Mi piaceva molto l'ambito medico ma non avevo un giusto approccio emotivo a quell'ambiente così ho scelto di fare architettura.
Ho iniziato l'università a 23 anni (quindi tardi) e all'inizio trovavo tutto straordinario, mi piaceva molto. Dopo un po però le cose sono cambiate, era diventato un ambiente demotivante, anche gli stessi docenti demotivavano continuamente gli studenti dicendo, ogni giorno, che l'architetto avrebbe fatto la fame, che il lavoro non c'è.

Purtroppo è tutto vero. L'architetto (specie giovane) fa essenzialmente la fame economicamente parlando. Sicuramente non si può pensare di vivere facendo l'architetto (almeno per i primi 5 anni dopo la laurea), si dovrà fare sempre e comunque anche un altro lavoro se vuoi ottenere uno stipendio dignitoso.

Per questo da circa 1 anno e mezzo ho riflettuto molto se abbandonare tutto e passare a una professione sanitaria. Ero quasi convinto, ho studiato per il test ma poi ho rifiutato perchè, di nuovo, non sono caratterialmente ed emotivamente preparato per l'ambiente sanitario. Così ho finito l'università e mi laureo fra 15 giorni alla triennale mettendomi l'anima in pace che, nel bene o nel male, farò l'architetto nella vita.
So già che non guadagnerò uno stipendio decente (specie con una triennale) e so già che non ho intenzione di fare la specialistica perchè, per esperienza diretta, ti dico che colleghi laureati alla specialistica guadagnano identicamente ai laureati triennali (ripeto almeno per i primi anni).

In Italia cè una concezione assurda dell'architetto, lo si ritiene un professionista a metà, uno di quei professionisti di cui, probabilmente, si può fare anche a meno. Diverso è per il geometra che è visto come un professionista tecnico e quindi capace e indispensabile. Per non parlare degli ingegneri decisamente più valutati rispetto a noi architetti.
L'architetto è sempre visto come colui che pone le basi per un discorso artistico-architettonico di forme, volumi e colori cose che, specie ultimamente, la gente tende a gestire da sola (sono molto frequenti i casi di committenti che disegnano autonomamente la propria casa e vanno da un tecnico per sbrigare le pratiche e eseguire solo disegni tecnici).
Insomma io non consiglierei a nessuno di diventare architetto oggi però ognuno di noi deve seguire sempre e comunque (se può) quello che sente di fare indipendentemente da quello che offre il Paese (cioè niente).
Tuttavia c'è chi ragiona molto "praticamente" e quindi valuta anche i risvolti economici di una scelta del genere e, ti dico, per quanto riguarda l'architettura se la dovessi fare perchè pensi di guadagnare stipendi decenti...toglitelo dalla testa.
Se la fai perchè è una tua passione invece tutto cambia e ti dico PROVACI...ma per tutto il resto ti dico PENSACI! :)

Per l'età non ti preoccupare, io anche ho 27 anni e mi sto laureando ora...quello non conta granchè! In bocca al lupo!
Luca :
Vuoi una strada alternativa ad architettura ma che in realtà ti porta comunque in cantiere facendoti guadagnare tanti soldi?
Si chiama "Tecnico della Prevenzione dell'Ambiente e dei Luoghi di Lavoro", è una professione sanitaria triennale che permette di lavorare guadagnando un bel po e frequenti sicuramente cantieri e ambienti architettonici perchè sei un funzionario della asl che da autorizzazioni di agibilità per locali ecc...

Pensaci, io ci penserò!
kelis :
ciao Luca, pure io avevo pensato alla tua idea ma non ho trovato molte info in rete e non conosco nessuno che possa darmi delle dritte.
sapresti dirci se "Tecnico della Prevenzione dell'Ambiente e dei Luoghi di Lavoro" si tratta di un corso di laurea (da prendere oltre alla nostra laurea in architettura)? io personalmente ho 28 anni sono laureata da 4 alla specialistica e il mondo degli studi mi sta facendo vomitare, oltre all'Inarcassa e ai costi della libera professione
grazie
Luca :
Ciao Kelis,
obbiettivamente non ne so molto. Quello che so è che sicuramente offre opportunità maggiori rispetto all'architettura che, come ben sai, è diventata una vera e propria perdita di tempo.

Si tratta di una laurea triennale sanitaria (quindi afferente alla facoltà di Medicina e Chirurgia). A guardare il programma degli studi mi sembra tutt'altro che facile (ci sono, ovviamente, molte materie mediche).
Il corso di laurea ha frequenza obbligatoria e prevede tantissime ore di tirocinio.
Al termine della laurea sarai automaticamente abilitato ad esercitare la professione sia con enti pubblici che privatamente. Diventi un ufficiale di polizia giudiziaria nel senso che potrai elevare contravvenzioni, fare sequestri e cose simili laddove ci fossero difformità in luoghi di lavoro, ambiente ecc...

Non so numericamente che possibilità di guadagno ci siano ma mi sembra un settore "nuovo" e in crescita. Probabilmente in qualche modo potrebbe "sposarsi" con l'architettura. Penso (ma non sono sicuro) che dopo la laurea potresti fare anche il coordinatore per la sicurezza nei cantieri, pero non sono sicuro, mi dovrei informare.
kelis :
grazie Luca, andrò a dare un'occhiata. Se solo quella volta a 19 anni avessi scelto medicina e chirurgia invece che architettura...
Luca :
A chi lo dici! Ormai è fatta, inutile piangerci su anche se non è facile, lo capisco! :)
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