GIANCA : [post n° 328437]

Condo 47/85 ed accertamento di conformità

Ciao a tutti. Vorrei un consiglio e qualche link utile su questo caso complesso: Appartamento su due livelli interessato da condono 47/85 (non ancora rilasciato) con grafici allegati su modello catastale all'istanza ma non ufficiali (in sostanza un rilievo). L'immobile al piano sesto risulta unito a quello al piano settimo con scala interna (stato attuale conforme a questo grafico). Il dato catastale iniziale dell'istanza è un subalterno che allo stato attuale è stato soppresso a seguito di fusione CATASTALE del 2001 (successiva all'istanza di condono). Ora mi ritrovo con un istanza di condono in autocertificazione sull'attuale dato catastale presentata a maggio 2013 che descrive le due tipologie di abuso, ma in realtà secondo me è da annullare in quanto con istanza di condono l'immobile non doveva variare nè ai fini catastali con il dato originario, nè era possibile fare una fusione di questo vano con il piano sottostante e di conseguenza avere un nuovo dato catastale. Vi chiedo: secondo voi cosa devo fare? E' possibile richiedere un accertamento di conformità per sanare lo stato attuale dei luoghi? In caso affermativo (non mi trovo in zona vincolata) che fine fa l'istanza di condono presentata nel 1986? Vi prego datemi qualche buon consiglio. Grazie a tutti coloro che mi risponderanno
GeoAlessio :
...Gli interventi per cui è stata richiesta la 47/85 quali sono???...Come risultano accatastati ad oggi gli immobili???...Una qualsivoglia unità immobiliare, per cui è stata presentata domanda per il rilascio di concessione in sanatoria, non può assolutamente essere sottoposta ad interventi edilizi, siano essi M.O. M.S. R.C. e compagnia cantante...Ma può darsi il fatto che, se gli interventi per la concessione in sanatoria sono relativi ad una fusione, l'ufficio condono abbia richiesto al proprietario un'accatastamento per proseguire l'iter del rilascio della concessione...
GIANCA :
Gli interventi richiesti nell'istanza di sanatoria sono:
1) realizzazione di una veranda per 8,50 mc;
2) diversa distribuzione funzionale degli spazi interni con lo spostamento di tramezzature e realizzazione di una scala in legno di collegamento tra i due livelli.
Sottolineo che in allegato alla istanza di condono c'è una relazione tecnica che illustra bene l'intervento nonchè un grafico di rilievo impostato su una scheda catastale, ma mai presentata fino alla data di maggio 2013 per planimetria catastale mancante. Tale rilievo del 1986 riscpecchia fedelmente lo stato attuale dei luoghi, nonchè quanto riportato sull'attuale planimetria catastale.In autorcertificazione è stato indicato il nuovo subalterno attuale generato dalla fusione del vano con l'appartamento sottostante. La fusione tra l'appartamento ed il vano ai fini catastali è stata registrata nel 2001 quindi ampliamento dopo la presentazione del condono del 1986. A me sembra di capire che l'ufficio ha operato come hai detto tu, ossia richiedendo al proprietario l'accatastamento, ma in realtà il vano è stato frazionato nel 1978 e successivamente fuso nel 2001 con la presentazione del Docfa. Tu reputi congruo l'intervento?
GeoAlessio :
...Secondo me sì poichè non trattasi di ampliamento ma di fusione, con soppressione del vecchio subalterno e costituzione del nuovo...Il tutto è riconducibile alla richiesta dell'ufficio condono di variare la situazione catastale e renderla aderente alla domanda di concessione in sanatoria...
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