Lievi difformità in prospetto condominiale

Buongiorno a tutti! un mio cliente vuole vendere un appartamento a Follonica (GR) all'interno di un condominio realizzato tra il 1964 e il 1966. A livello planimetrico non ci sono grosse difformità e la consistenza catastale sembra inalterata. Il problema sono i prospetti dello stato concessionato dal permesso di costruzione riguardo alla posizione di alcune finestre, spostate solo di alcune decine di cm rispetto alla planimetria concessionata (e disegnata a mano!) e soprattutto riguardo ad una finestra che nel disegno sembra collegata ad una porta finestra adiacente situata in un vano contiguo a quello della finestra in questione, separato internamente da un tramezzo. In realtà la finestra e la porta finestra sono separate da un "sodo", ossia il tramezzo interno separa le due aperture e di conseguenza questo si legge in prospetto modificando il disegno concessionato. Il tecnico comunale che ho interpellato dice che dovrei fare un'attestazione di conformità in sanatoria per regolarizzare questi prospetti, operazione che costerebbe al mio cliente 1500 euro più il 6% dei costi di costruzione, senza contare la mia parcella. L’intenzione è quella di voler evitare al mio cliente una spesa iniqua per una difformità estesa per tutto il condominio non dipesa dagli attuali proprietari in quanto l'immobile di certo non l'hanno costruito loro. Mi sembra una cosa molto eccessiva trattandosi solo di differenze di pochi cm e di una parte piena che separa due aperture invece di essere queste due collegate. Sapreste consigliarmi come agire? P.S. Da un ulteriore accesso agli atti di cui devo ancora ricevere il materiale che è spuntata una vecchia DIA per un impianto di riscaldamento. Se in questa pratica ci fosse per caso allegata dal tecnico una planimetria dello stato dei luoghi come è in realtà e non come è nello stato concessionato, potrebbe questa valere come un atto che vale come "ultimo stato concessionato" ed evitare al cliente questa gabella assurda?