Mi trovo ad affrontare un problema da giovane professionista.
SI tratta di un fabbricato per il quale è stata presentata istanza di condono legge 47/85 non ancora integrata e perfezionata.
Il fabbricato è suddiviso su due piani.
il fabbricato è stato accatastato come due U.I. sub. 1 e sub. 2, una al piano T e l'altra al piano primo, stessa ditta. I due piani sono collegati tramite scala interna censita come BCNC sub 3.
Il proprietario è unico e utilizzando questa scala usa il piano t ed il piano 1 come unica e intera abitazione.
E possibile fare la fusione e creare un unico subalterno ?
Dato che non ci sono opere da fare, dato che le due unità di fatto sono accessibili tramite questa scala al comune devo presentare qualche cosa per procedere alla fusione o non è necessario ?
Il committente ha inoltre eseguito diversi anni fa, più di dieci, senza DIA o altro, delle opere per diversa distribuzione interna degli spazi, quindi dovrei anche aggiornare tale aspetto sulle planimetrie, ma dal punto di vista urbanistico come faccio ?
Arch_new : [post n° 332995]
Fusione Catastale
...Un pò di ordine...
1) Condono per che tipo di opere?E poi, mi sembra di avere capito, che non è stata completata la richiesta per la concessione in sanatoria;
2) la fusione, a livello puramente catastale, non ha senso...la fusione è oggetto di sanatoria e/o di titolo abilitativo?
3) la diversa distribuzioine , a questo punto, è totalmente abusiva, aggravata dal fatto che effettuata anche su un condono pendente...
Ti consiglio di procedere un passo alla volta, per cercare di capire e, in caso, rimettere a posto (ove possibile) tutti i problemi da te esposti...
1) Condono per che tipo di opere?E poi, mi sembra di avere capito, che non è stata completata la richiesta per la concessione in sanatoria;
2) la fusione, a livello puramente catastale, non ha senso...la fusione è oggetto di sanatoria e/o di titolo abilitativo?
3) la diversa distribuzioine , a questo punto, è totalmente abusiva, aggravata dal fatto che effettuata anche su un condono pendente...
Ti consiglio di procedere un passo alla volta, per cercare di capire e, in caso, rimettere a posto (ove possibile) tutti i problemi da te esposti...
Allora riassumo...
Il condono è stato presentato per sanare la costruzione dell'intero fabbricato realizzato in assenza di concessione edilizia negli anni 80.
In seguito l'immobile è stato accatastato come sopra spiegato. Si tratta di una abitazione su due livelli che è stata accatastata come due appartamenti distinti. Entrando dall'unico accesso principale si accede ad un corridoio in cui vi è l'ingresso al piano T e dallo stesso alla scala interna da cui si accede al piano primo.
Successivamente molti anni dopo, anno 95-96 circa, sono stati apportate lievi modifiche con la demolizione e ricostruzione di un paio di tramezzature interne, senza ricorrerre a dia o altro.
Ad oggi non è ancora stata rilasciata la concessione edilizia in sanatoria in quanto manca, ormai da anni e anni, qualche documunto da integrare.
Ora il committente vorrebbe dal punto di vista catastale fare una fusione in modo tale da avere un appartamento censito con un unico subalterno evitando quindi ogni volta di pagare oneri come se avesse due appartamenti senza null'altro fare (condono ecc.).
Come procedo ?
Il condono è stato presentato per sanare la costruzione dell'intero fabbricato realizzato in assenza di concessione edilizia negli anni 80.
In seguito l'immobile è stato accatastato come sopra spiegato. Si tratta di una abitazione su due livelli che è stata accatastata come due appartamenti distinti. Entrando dall'unico accesso principale si accede ad un corridoio in cui vi è l'ingresso al piano T e dallo stesso alla scala interna da cui si accede al piano primo.
Successivamente molti anni dopo, anno 95-96 circa, sono stati apportate lievi modifiche con la demolizione e ricostruzione di un paio di tramezzature interne, senza ricorrerre a dia o altro.
Ad oggi non è ancora stata rilasciata la concessione edilizia in sanatoria in quanto manca, ormai da anni e anni, qualche documunto da integrare.
Ora il committente vorrebbe dal punto di vista catastale fare una fusione in modo tale da avere un appartamento censito con un unico subalterno evitando quindi ogni volta di pagare oneri come se avesse due appartamenti senza null'altro fare (condono ecc.).
Come procedo ?
in condizioni normali bisognava prima integrare il condono con i documenti mancanti per poter ritirare la concessione edilizia in sanatoria e poi provvedere con una fusione e diversa distribuzione interna da presentare al comune al fine di autorizzare i lavori (eseguiti e che non dovevano farsi su un immobile la cui pratica di condono non è stata ancora definita) ed infine aggiornamento all'AdE.
Ora è tutto più difficile..........
chiedi prima all'Ufficio tecnico comunale cosa manca per ritirare la concessione in sanatoria, magari ti serve poco da integrare, spiegando gli ulteriori abusi commessi, che se conformi alla disciplina urbanistica dell'epoca ed a quella attuale può darsi che te li concedono di sanare con una scia in sanatoria (doppia conformità) e poi regolarizzare tutto al catasto.
Giusto GeoAlessio??
Ora è tutto più difficile..........
chiedi prima all'Ufficio tecnico comunale cosa manca per ritirare la concessione in sanatoria, magari ti serve poco da integrare, spiegando gli ulteriori abusi commessi, che se conformi alla disciplina urbanistica dell'epoca ed a quella attuale può darsi che te li concedono di sanare con una scia in sanatoria (doppia conformità) e poi regolarizzare tutto al catasto.
Giusto GeoAlessio??
Capisco.
Ma il problema è che il condono non lo vogliono perfezionare altrimenti gli tocca pagara un botto di oneri, si vorrebbe solo sistemare la questione catastale.
Inoltre per la distribuzione interna non esiste una normativa che dice trascorsi dieci anni , per questo tipo di abuso risulta sanato senza null'altro fare o al massimo è prevista una sanzione di 516 € ?
Se si come dimostrare che è stata fatta più di dieci anni fa ?
Ma il problema è che il condono non lo vogliono perfezionare altrimenti gli tocca pagara un botto di oneri, si vorrebbe solo sistemare la questione catastale.
Inoltre per la distribuzione interna non esiste una normativa che dice trascorsi dieci anni , per questo tipo di abuso risulta sanato senza null'altro fare o al massimo è prevista una sanzione di 516 € ?
Se si come dimostrare che è stata fatta più di dieci anni fa ?
