sergio : [post n° 333041]

LA FIGURA DEL RESPONSABILE TECNICO

Chiedo ai colleghi con più esperienza consigli su una tanto dibattuta tematica, quella del Direttore Tecnico di impresa.

Le recenti normative in materia di appalti edili pubblici e privati hanno imposto alle imprese l'assunzione del direttore tecnico che pare si assumerà certe responsabilità.
Sono dipendente di un centro di formazione e compatibilmente esercito da più di 10 anni occasionalmente la libera professione anche all'estero.

Il tempo limitato non mi ha permesso di approfondire negli anni la tematica in oggetto e chiedo consigli ai colleghi con più esperienza o che svolgono questo ruolo per arrivare ad un accordo con l'impresa il cui contitolare è un amico, ovvero un contratto che convenga all'impresa e a me (anche soo per la responsabilità)

Chiedo consiglio:
- Se posso svolgere l'attività di direttore tecnico essendo dipendente, con
contratto commercio, in un altra azienda (in questa azienda non svolgo l'architetto, ma sono funzionario responsabile della comunicazione)
- In caso lo possa svolgere, consapevole delle responsabilità, che tipo di contratto chiedere e se previsto un compenso e a quanto si aggira.
- Sono prossimo ad aprire uno studio negli Emirati Arabi, farò la spola tra l'Italia e gli Emirati, le mie assenze possono essere compatibili con la direzione tecnica, lo dico soprattutto per non mettere in difficoltà l'impresa.
- E' bene precisare se nel contratto la copertura assicurativa sui rischi professionali nonchè i relativi corsi siano a carico dell'impresa?
- In conclusione sarei grato a tutti i colleghi mi fornissero un prototipo di contratto affinchè possa raggiungere un buon accordo con l'impresa e avere
garantito ogni tutela sulla responsabilità civile sul ruolo di direttore tecnico.

Cordialmente
Sergio.



ps Sarò riconoscente ai coleghi che mi danno apporti professionali adeguati mettendomi a disposizione di coloro (privati e imprese) che siano interessati e abbiano capacità di lavorare all'estero - la mia specializzazione è l'internazionalizzazione di imprese e libere professioni nel campo dell'architettura, le costruzioni edili e le forniture di materiali made in italy
www.italiantouch.org - previo scambio di contatto privato.


fulser :
Personalmente lavoro in un'azienda in cui mi occupo anche di gare pubbliche, e quindi conosco un po' l'argomento (per lo meno per quanto mi compete dal punto di vista pratico della partecipazione alle gare stesse) perciò mi permetto qualche consiglio.
Prima di tutto, responsabile tecnico e direttore tecnico non sono la stessa cosa; suppongo che avrai già letto con attenzione la parte del Testo Unico 163/2006 sugli appalti pubblici, riguardante le caratteristiche che deve avere un direttore tecnico, quindi non mi soffermo: dagli articoli dedicati emerge chiaramente che è una figura di una certa responsabilità, anche e soprattutto penali. Siccome le domande che fai sono molto precise, consiglio caldamente a te e all'azienda che ti ha fatto la proposta di farsi consigliare dagli appositi uffici che sicuramente troverete in qualche associazione di categoria (tipo Confartigianato o Confindustria o Camera di Commercio) di cui l'azienda farà sicuramente parte: perchè non usufruire del servizio dato che sono lì apposta? In genere sono piuttosto efficienti (non so di dove tu sia ma nella mia città sono veramente in gamba). Non è certo facile rispondere alle tue domande su un forum, dato che da quello che leggo hai delle necessità particolari.
Ti posso dire quello che ho visto in questi anni di lavoro: nelle aziende serie la scelta di un direttore tecnico è una faccenda delicata; se l'azienda è piccola si privilegia spesso una persona di famiglia, perchè è necessario un rapporto di fiducia; se non si ha un titolo di studio adeguato, infatti, per diventare direttore tecnico bisogna presentare la documentazione dettagliata e provata del lavoro svolto in azienda; siccome la procedura per essere qualificati alla partecipazione alle gare pubbliche è piuttosto costosa, non è una cosa che uno può fare per qualche tempo per poi cambiare idea dall'oggi al domani, soprattutto nella realtà italiana, dove le aziende sono medio-piccole, con tutti gli svantaggi che questo comporta (tra cui affrontare di nuovo i costi per la procedura di qualificazione se cambia il DT), specialmente in questo momento in cui i lavori pubblici sono molto diminiuti.
Poi è vero che c'è anche chi il direttore tecnico lo cerca in modo generico, accontentandosi della persona con la laurea o il diploma e che fa quasi da prestanome; oppure l'azienda è giovane e non ha molte alternative (mi pare di capire che sia questo il tuo caso); non c'è niente di male; personalmente, se fossi il titolare di un'azienda, chiederei ad un "esterno" una cosa simile solo se fosse una persona di assoluta fiducia (e anche questo mia pare sia il tuo caso: parli di un amico che te lo avrebbe chiesto), perchè sarebbe corretto che il DT fosse tenuto al corrente della situazione economica, gestionale ed organizzativa dell'azienda di cui fa parte, con tutte le conseguenze di responsabilità che questo implica.
Quindi, vedi bene che non è una cosa di cui si può parlare diffusamente su un forum (per quanto buono come questo): non ho dubbi che un'associazione qualsiasi di categoria ti potrebbe consigliare meglio, o magari (se non è in grado, ma dubito che non lo sia) indirizzare alle persone giuste con cui parlare. Buon lavoro.
sergio :
Grazie Fulser per i consigli.
enrico :
avendo ricevuto una proposta simile a quella di sergio, (assumere l'incarico di direttore tecnico per una impresa che ha appena ottenuto la og2 ) vorrei sapere se tale incarico è incompatibile con la libera professione che esercito da oltre 20 anni. grazie
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