sara : [post n° 341671]

Aggiornamento planimetria catastale

Ciao a tutti
ho scoperto che la mia vecchia casa di campagna ha la planimetria depositata al catasto che non corrisponde allo stato di fatto (in particolare: la porta d'ingresso e una finestra risultano invertite di posto, un camino e un muro interno sono in planimetria ma non esistono più, chiuso uno e abbattutto l'altro chissà quando). In comune non c'è alcun documento relativo alla casa (sembra non sia una cosa insolita, dato che la casa è molto vecchia). La regolarità urbanistica non mi interessa, e quindi "lato comune" non voglio fare nulla (mi sembra una cosa dispendiosa e non voglio occuparmene senza una reale necessità). Ma vorrei invece sistemare la planimetria, che in fondo è l'unico documento esistente della casa. è possibile? con quali difficoltà e costi?

grazie
Sara
Silvia :
variazione catastale per esatta rappresentazione grafica, costo: 50 euro al catasto e parcella del tecnico (tra i 300 e i 500 euro).
Luca :
Difficoltà non molte. Bisogna fare un rilievo dell'esatto stato dei luoghi e ridisegnare la planimetria. Dopodichè attraverso una procedura accessibile a un tecnico abilitato (Architetto o Ingegnere o Geometra) si potranno aggiornare gli atti catastali con una variazione catastale.
La parcella del tecnico è proprio quella che ti ha indicato Silvia.
GeoAlessio :
..Ragazzuoli, non vorrei fare il "guastafeste", ma vorrei solamente ricordare che:
1) la procedura da voi descritta non fa una grinza;
2) cambiare lo stato di fatto dell'immobile solo dal punto di vista catastale, senza avere a monte legittimato lo stato di fatto urbanistico, è aria fritta!
kia :
prima di fare la variazione catastale dovresti sistemare la faccenda dell'inversione di porta con finestra.
Il fatto che non ci sia nulla sulla casa dato che è molto vecchia non mi stupisce perché capita. Se la planimetria catastale è del '39 fa fede quella. C'è da capire come comportarsi col comune. Può essere che con adeguata documentazione a supporto tu riesca a dimostrare che l'inversione è un errore grafico altrimenti devi fare una sanatoria prima di fare la variazione catastale.
kia :
in parole povere, non ha alcun senso aggiornare la planimetria catastale ignorando il Comune. Tanto vale lasciare così come è ora la planimetria catastale
sara :
Alessio, perchè dici che è aria fritta? se al comune non hanno mai avuto niente per oltre cento anni, e non hanno mai chiesto niente, perchè me ne devo occupare adesso? quando avrò dei $, metterò a posto tetto e impianti e in quell'occasione chiederò la legittimazione urbanistica, ma per adesso mi basta allineare l'unico documento esistente alla situazione di fatto. Cosa non va in questo ragionamento?
grazie
sara
Luca :
In effetti anche io avevo pensato che una variazione catastale lasciando lo stato urbanistico invariato non aveva tanto senso.
Comunque, per capirne qualcosa di più anche io, se uno volesse procedere con una modifica anche degli atti comunali urbanistici come potrebbe procedere? DIA in sanatoria?
sara :
Se volessi vendere la casa, mi servirebbe solo il documento del catasto, per una casa del genere l'abitalità sarebbe acquisita di fatto, non serve altro. ecco, mi volevo garantire su questo aspetto: se volessi vendere, devo avere una visura catatstale in regola, nient'altro. cioè, questo è quello che mi ha detto il notaio..
scusate, sono abbastanza confusa..
ponteggiroma :
dipende dall'anno di costruzione ... io non ne sarei tanto convinto
GeoAlessio :
Sara, non la prendere sul personale...Non serve, siamo tutti qui per ragionare e confrrontarci...Allora avere la sola planimetria catastale aggiornata non basta, in quanto come tutti sapete (è tedioso anche riperterlo alle volte), l'ex catasto non è probante...Ergo, se un domani tu volessi vendere, non solo ci si riferirà alla planimetria catastale, ma anche ad altri documenti (vedasi agibilità)...Ma questo si asserisce solamente sapendo con quale criterio, il manufatto di cui sei proprietaria, sia stato tirato su...E solo da quello puoi esser certa se, nel corso degli anni, siano stati perpetrati abusi (e di che tipologia soprattutto)...Può darsi che sia un ex fabbricato rurale ( dici che sei in campagna) adibito a residenziale; e poi perdonami, come sei venuta in possesso di questo immobile?Se con atto di vendita, cosa riporta quest'ultimo in riferimento agli estremi urbanistici e catastali del fabbricato?...
kia :
se la casa è vecchia come il cucco non ci sono estremi di pratiche edilizie a cui riferirsi e se non è mai stata toccata vale la planimetria catastale del '39. Se questa fosse uguale allo stato di fatto, tutto ok. Vuol dire che la casa è quella da illo tempore e buona notte. Il problema a mio avviso è l'inversione di porta con finestra e quello va risolto prima di fare la variazione catastale.
sara :
Alessio, grazie per la risposta, non me la prendo di certo!
la casa è di proprietà della mia famiglia da tempo immemorabile. in comune non c'è niente (niente di niente). non c'è agibilità (che è de facto), non ci sono certificazioni. niente. esiste solo una planimetria al catasto, peraltro errata. il notaio mi dice che se volessi vendere, data la tipologia dell'immobile, basterebbe una planimetria aggiornata. l'acquirente potrebbe dichiarare di prendere l'immobile per quello che è, e la faccenda sarebbe validamente risolta.
e comunque il mio intento non è vendere, è solo mettere a posto l'unico documento che c'è. non posso regolarizzare l'immobile dal punto di vista urbanistico (costa una tombola!). volevo solo mettermi in pari con quello che esiste ed è sbagliato, cioè la planimetria al catasto.
grazie a tutti per le risposte
sara
sara :
Ciao kia. come si risolve?
kia :
Sara, scusami, sei un tecnico o un privato? perché se sei un tecnico ci possiamo anche dilungare qua in bacheca per un consiglio tra colleghi che parlano la stessa lingua altrimenti ti consiglio un tecnico in carne ed ossa. Non ci dici l'anno della planimetria e nulla di più, quindi non si può dire nulla di preciso.
sara :
sono un privato, sennò queste cose immagino dovrei saperle..
in ultima analisi, non capisco il nesso tra comune e catasto. il catasto serve all'agenzia delle entrate per calcolare le tasse, e in linea di principio se un porta e una finestra risultano invertite non gliene dovrebbe importare niente. non ci sono vani in più e la cubatura è la stessa di sempre. il comune si occupa d' altro, e se non se n'è occupato finora, vuol dire che non gli interessa granchè.
Il mio intento è lasciare fuori il comune da questa faccenda e aggiornare la planimetria al catasto. solo questo. se non si può fare, non farò nulla se non "costretto"..
grazie comunque dei contributi
sara
Luca :
sara quello che ti dice il notaio non è completamente vero a mio avviso. Mi dovresti spiegare oggi chi comprerebbe mai una casa di cui non si ha nessun riferimento storico.
Nel momento di una compravendita non è necessario che l'immobile sia correttamente censito in catasto ma anche che sia correttamente censito anche a livello urbanistico.

Il problema è questo: o regolarizzi (tenti di farlo) entrambe le cose oppure, secondo me, non ha molto senso farne una e non l'altra. Regolarizzare una situazione catastale non avendo nessuna informazione sullo stato urbanistico della cosa quale vantaggio ti porterebbe in una ipotetica / futura compravendita?

Comunque senti un tecnico di persona.
kia :
Luca perdonami ma qua a venezia si vendono case tranquillamente mai toccate da mano umana con planimetria del 1939. Perché è roba costruita anche 200 anni fa. Io non mi dilungherei oltre in questa discussione perché consulenze su una bacheca ad un privato non mi pare proprio il caso senza sopralluogo e visione dei documenti in suo possesso. Ricordiamoci ogni tanto che facciamo questo di mestiere.....
lg :
Scusate se mi intrometto, ma cosa si dovrebbe fare per regolarizzare dal punto di vista urbanistico la situazione di una vecchia casa, la cui costruzione non è neppure esattamente databile? Perché Sara dice che costa molto?
Luca :
kia scusami ma trovo sempre un po di polemica nelle tue parole. Magari mi sbaglio.
Questo è un forum pubblico e l'utente ha chiesto un consiglio. Qui non si stanno dando consulenze ma si stanno facendo semplici riflessioni del tutto personali e non necessariamente professionali.
Non capsico proprio il senso di un forum se nessuno può rispondere (quello che vuole) ad un utente che fa una domanda.
Io non sono in grado di fornire una risposta perchè sono un neolaureato ma, siccome qui non è un posto in cui si fanno consulenze o si firmano atti con valore legale, dico la mia anche e soprattutto per imparare.
Il fatto è che nessuno ha saputo/voluto rispondere alla domanda e, in questi casi, viene un po meno il senso del forum.

La domanda di Ig è altrettanto interessante e, chi ne sa di più, potrebbe certamente fornire una RISPOSTA (senza entrare troppo nei dettagli urbanistico/catastali di cui non siamo in possesso). La risposta potrebbe essere utile a molti.
Valy :
@Sara: se il problema sono i soldi perché non ne ha da spendere, non faccia neppure la regolarizzazione catastale: 1) perché aumenta la rendita e con la rivalutazione dopo 100 anni non è uno scherzo, 2) spesso il catasto fa controlli incrociati col Comune, specie se sono comuni piccoli, e quindi una volta messa la pulce nell'orecchio, magari non adesso ma tra qualche anno viene fuori e dopo, sarà ancora peggio perché se prima c'era l'ingenuità e la buona fede di non sapere che bisognava regolarizzare, nonostante la legge non ammetta ignoranza, dopo con una variazione catastale invece c'è proprio mala fede,,,

@Luca: le parole di Kia non sono polemiche ma, se è come credo che sia, è solo esasperazione perché ultimamente, con la scusa del risparmio la gente si permette di dire quello che tu professionista devi fare e come lo devi fare siccome, come dice qualcuno pur di campare si accettano anche le cose sbagliate si arriva a questo punto di guerra tra poveri.
Nessuno va dal notaio a chiedere una consulenza e gli si dice voglio fare le cose in regola per metà, facciamo quello che ci dice e basta e paghiamo fior di quattrini senza fiatare. Noi invece siamo diventati quelli ai quali i clienti si permettono di dirti quello che devi fare, come lo devi e quanto devi essere pagato. Questo Forum è vero si è pubblico e chiunque può scrivere ma è più che altro finalizzato a chiedere aiuto a chi collega ne sa più di un altro, a mettere insieme le proprie esperienze e confrontarsi magari da come la professione cambi da regione a regione.Che poi sia stato preso anche per una sorta di forum per le consulenze gratuite, come capita spesso è un altro conto.
Non è vero che nessuno ha saputo e/o ha voluto rispondere, mi sembra che Silvia sia stata piuttosto chiara e puntuale sulla domanda fatta, Kia e Geoalessio hanno detto quello che bisogna fare prima della variazione catastale, che come abbiamo detto mille volte non è probante, che una variazione catastale deve essere legittimata con una la sistemazione della parte urbanistica. piuttosto non si è voluto leggere quello che non piace...

@Lg: ci sono vari modi per sistemare la regolarità urbanistico-edilizia per gli immobili ante '39 per i quali si faceva fede alla planimetria catastale, ovviamente cambiando le leggi le procedure e quant'altro, non vuol dire che se non c'è nulla in Comune non si può o non si deve depositare, anzi tutti i comuni pretendono tutta la documentazione presentando una pratica edilizia, di solito PdC in sanatoria. si dovrà pagare oneri di urbanizzazione primaria e secondaria che non erano stati pagati all'epoca (si calcolano in base ai mq costruiti e ci sono delle tariffe che variano da comune a comune) e se esiste anche un abuso, ma non come quello dell'esempio di inversione della porta e finestra (che a livello economico non porta alcun danno pecuniario) ma per esempio di ampliamento oppure di cambio di destinazione d'uso ci sono anche sanzioni pecuniarie.
sara :
Grazie, Valy, e grazie a tutti. Mi ritengo soddisfatta dalle vostre risposte, è tutto abbastanza più chiaro. non litigate.. buona giornata a tutti
sara
kia :
@Valy
Grazie, hai colto il senso delle mie risposte.
@Luca: Sara può essere più che soddisfatta perché ha senza dubbio risparmiato sulla consulenza di un tecnico....Un consiglio per te che ti stati affacciando al mondo della professione: se devi perdere anche una mattina per studiarti i documenti che ti porta un cliente per capire i casini che sono stati fatti in casa sua anche dagli antenati e farsi dare indicazioni sul da farsi, ebbene si, anche questo si chiama LAVORO.
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