carlotta : [post n° 34424]

arredamento

La mia domanda è un po' ingenua, lo so..
Posso acquistare mobili, porte, sanitari, rivestimenti etc. "saltando" il passaggio-rivenditore e chiedendo direttamente ai produttori?
C'è una prassi con "tariffe architetto"?
So, ad esempio, che se si è titolari di una società che ha nell'oggetto sociale la voce "Contract", si accede a forti sconti presso le aziende produttrici.
Ma se uno è semplicemente Architetto iscritto all'Albo, deve andare dal rivenditore e acquistare con i prezzi riservati a chiunque altro?
In questo momento mi interessa perchè ne ho bisogno per casa mia, ma non escludo, un domani, di progettare interni per conto mio..
alinger :
che io sappia non accedi a sconti diretti del produttore solo perchè sei architetto.
La prassi (ma te ne parlo per sentito dire) è che vai da un rivenditore e ti qualifichi come architetto dicendo che devi arredare una casa per i tuoi clienti. Spesso sarà il rivenditore ad offrirti una provvigione (che per te equivale a uno sconto). Il gioco è un po' sporco ma pare che funzioni.
PS
Io non sono però affatto d'accordo!!!
nico_cad :
alinger ha ragione, te compreresti 5 porte, il rivenditore ne fa 5000 l'anno, gira i vari rivenditori e accordat con uno di loro.....te girerai il cliente quando ne avrai e loro ti gireranno una percentuiale o un bello sconticino.....
carlotta :
Ok, immaginavo che ci si potesse presentare dal rivenditore raccontandogliela su un po'. Il fatto è che, come semplice cliente non architetto, ho già avuto esperienza sulla prassi dei preventivi dei rivenditori : ti dicono il prezzo da listino e poi cominciano a calcolarti sconti e agevolazioni facendoti credere che ti stanno facendo un favore che fanno solo a te.
Quello che temo è che il prezzo che ti fanno pagare come architetto, dopo tutti gli sconti e sconticini, sia lo stesso che si può ottenere anche senza presentarsi come professionista.

Questo è quanto immagino:
prezzo da listino = 100
prezzo scontato x comune cliente = 80
Se ci si presenta come Architetto:
prezzo da listino = 100
prezzo architetto= 80
prezzo x cliente= 90

A parte il fatto che non sarei capace di far pagare ad un mio cliente il prezzo=90, sapendo che lui stesso potrebbe acquistare a prezzo=80... Dovendo ora acquistare per me stessa, chi me lo fa fare di "mendicare" cortesie, illudendomi che me le stiano realmente facendo? Preferirei presentarmi come semplice cliente, come sempre!
L'unico modo per avere la certezza di un trattamento "di favore" sarebbe presentarsi come comune mortale, sentire i primi ribassi... per poi intervenire solo alla fine con la dichiarazione: "Sono professionalmente interessato". Ma chi ce l'ha la faccia tosta?
Insomma, mi sbaglio?
Antonio, tu come hai fatto con il tuo pool? Quali le parole magiche?
Se sapessi che è normale e all'ordine del giorno presentarsi ai negozianti come Architetto, dando per scontato lo sconto (che bel gioco di parole!) e soprattutto se sapessi che lo sconto c'è davvero.... beh... allora....
Provincia di Milano... dove? Meda e Lissone?
nico_cad :
ma chi vuoi che ti da credito a parole.....inizia a portare i clienti dei tuoi appartamenti e poi avrai lo sconto.....con la scusa del cliente "professionalmente interessato" sai quanto vanno a rifarsi casa e poi sono dipendenti pubblici e non compreranno piu nulla.....ci vogliono i fatti per chiedere le cose...te puoi fare una cosa sicuramente....vai dal rivenditore, ti presenti come architetto e arredatore e fai finta che le porte siano per un tuo cliente....
1 - dimoastri che non sei passata per caso ma volevi loro
2 - che oltre alle parola fai i fatti
3 - chiedi una percentuale o di sconto o di soldi sul venduto (lo fanno con tutti i professionisti, non saresti la prima....
vedrai che dal prossimo lavoro e via via a aseguire la percentual sale.....
carlotta :
Una delle leggi del mercato può essere riassunta così:
"Tratto bene il mio cliente, perchè se ne ricorderà, tornerà e porterà altri clienti"
Non porterei mai i miei clienti da uno sconosciuto, nè uno sconosciuto potrebbe pretendere di trattarmi bene solo qualora dimostrassi di avere un certo "giro".
Ci sono dei "rischi" che i buoni commercianti devono correre, per crearsi una clientela (sono figlia di commercianti).

Come mai usi "te" invece di "tu", caro Nico? E' una cosa che ho già notato in altri tuoi post.
Perdona la pignoleria... ma non è molto carino un uso così casuale della Lingua Italiana.
nico_cad :
non conosco bene la differenza tra te e tu....comunque se preferisci...
tu fai come pensi sia giusto....ma se chiedi consigni devi considerare che spesso non tutti la pensano come tu (qui era meglio te) vuoi.....se sai gia cosa fare fallo....io ti consigliavo come sto facendo io e non ho avuto grandi problemi... se dove vado chiedo lo sconto come architetto chi dice che porto altro lavoro casomai fasolo modellazione.....però loro (negozianti) mi fanno lo sconto (ehhehe forse è troppo semplice cosi....presentati come architetto ma in quanto tale non elemosinare uno sconto rovineresti l'immagine della categoria....e tutto questo per poche migliaia di eruro....se non ci riesci scegli porte di qualità inferiore...senza l'oro zecchino intorno....).... ciao ciao
carlotta :
Grazie, Antonio! Come posso contattarti, così ci scambiamo un po' di indirizzi e nominativi?
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