Buongiorno, vorrei chiedere maggiori informazioni riguardo l'antibagno. Nel regolamento edilizio del comune interessato non è presente nessuna prescrizione, per questa ragione mi chiedevo se si tratta di normativa nazionale. Il geometra comunale mi ha comunicato che è assolutamente obbligatorio per normativa nazionale e posso trovare l'indicazione nel DM 5 luglio 1975, ma spulciando attentamente non ho trovato nessun riferimento a questo riguardo.
Considerando che il bagno è localizzato in un lungo corridoio, collegato al soggiorno senza serramenti, vorrei sapere quale legge nazionale impone un disimpegno/antibagno/zona filtro chiusa tra la zona giorno e il bagno. Posso risolvere separando con una porta tra il corridoio e il soggiorno, vorrei però capire se questo è davvero obbligatorio e precisamente quale legge lo impone.
Grazie
grazie mille : [post n° 350239]
Normativa antibagno
che io sappia non è normato da legge ma in genere dai regolamenti comunali che vietano in genere di mettere in comunicazione diretta il bagno con i locali di categoria A. Al tuo posto "disegnerei"una porta tra soggiorno e corridoio.
Infatti hai ragione, il dm del 1975 non c'entra un tubo! Premettendo che se, come dici, il bagno è disimpegnato da un lungo corridoio, la richiesta del geometra è demenziale, sottoscrivo in toto il consiglio di Ivana. Di solito puoi rifarti alla regoletta empirica che tra soggiorno e bagno devono esserci almeno 2 porte da aprire (quella del soggiorno e quella del bagno). Quando è così in genere i comunardi non dicono niente.
Vi ringrazio molto per le risposte tempestive, mi chiedo comunque quale legge mi obblighi a realizzare 2 porte di separazione tra soggiorno e bagno. Se nel regolamento edilizio non è presente nessuna regola in cui viene citato il bagno, perchè sono obbligata a realizzare una porta tra soggiorno e corridoio che rimarrà costantemente aperta? Voglio dire, su quale base il geometra comunale potrebbe ripetermi che è illegale? Quale legge o regolamento impone ciò?
Grazie mille per le risposte
Grazie mille per le risposte
ah bè una volta un tecnico comunale ammise che per una sua richiesta non esisteva nessuna norma, ma che era "tradizione"...ti consiglio dove ciò non stravolge il tuo progetto di accontentarli, e di riservare le battaglie per cose più importanti del disegno di una porta.
Su quale sia la legge nazionale non so risponderti, perché questa cosa dalle mie parti è scritta in tutti i regolamenti di tutti i comuni, dai RUE ai regolamenti d'igiene, da che mondo è mondo. Ma vorrei che fosse ben chiara la differenza tra realizzare, come dici tu, e disegnare, come dice ivana.
Mah, io mi prenderei lo sfizio, visto che il saputello ha citato il dm 1975, di fare una piccola relazione e di allegargli come prova tutto il testo del decreto, dimostrando così che non parla da nessuna parte dell'antibagno.
il Decreto ministeriale Sanità 5 luglio 1975, art. 9 recita
"Tutta la parte delle istruzioni ministeriali 20 giugno 1896 incompatibile o, comunque, in contrasto con le presenti disposizioni deve ritenersi abrogata."
A quanto pare l'art. 71 dell ISTRUZIONI MINISTERIALI 20 GIUGNO 1896 non è incompatibile o in contrasto quindi....
"Art.71.
Le latrine non potranno mai aprirsi direttamente nella cucina o in altra camera di abitazione.
Le canne delle latrine saranno provvedute di sifoni o interruttori idraulici (ventilati) alla loro apertura di immissione o, almeno, alla loro estremità inferiore.
Le stesse canne saranno prolungate in alto oltre il tetto, e munite di mitre o cappelli di ventilazione."
"Tutta la parte delle istruzioni ministeriali 20 giugno 1896 incompatibile o, comunque, in contrasto con le presenti disposizioni deve ritenersi abrogata."
A quanto pare l'art. 71 dell ISTRUZIONI MINISTERIALI 20 GIUGNO 1896 non è incompatibile o in contrasto quindi....
"Art.71.
Le latrine non potranno mai aprirsi direttamente nella cucina o in altra camera di abitazione.
Le canne delle latrine saranno provvedute di sifoni o interruttori idraulici (ventilati) alla loro apertura di immissione o, almeno, alla loro estremità inferiore.
Le stesse canne saranno prolungate in alto oltre il tetto, e munite di mitre o cappelli di ventilazione."
Che cavolata burocraticaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa
Non può certo essere per motivi di "igiene", perché il RUE di Bologna per i monolocali e i bilocali ammette tranquillamente che il bagno si apra su vano di categoria A senza disimpegno alcuno.
Nè mi risulta che nessuno si sia mai beccato qualche assurda malattia perché ha il bagno che si apre sul soggiorno...
Ecco al limite non è il massimo per la tranquillità psicologica di chi usa il bagno (certe cose richiedono calma e concentrazione), sapere che mentre lui "medita" in soggiorno il parentado al completo durante il pranzo di Natale sente tutto :P
Non può certo essere per motivi di "igiene", perché il RUE di Bologna per i monolocali e i bilocali ammette tranquillamente che il bagno si apra su vano di categoria A senza disimpegno alcuno.
Nè mi risulta che nessuno si sia mai beccato qualche assurda malattia perché ha il bagno che si apre sul soggiorno...
Ecco al limite non è il massimo per la tranquillità psicologica di chi usa il bagno (certe cose richiedono calma e concentrazione), sapere che mentre lui "medita" in soggiorno il parentado al completo durante il pranzo di Natale sente tutto :P