archi : [post n° 352354]
rimozione incarico di progettazione
Buongiorno, vorrei un consiglio in merito ad una circostanza che si è creata con un cliente. Quest'ultimo mi incarica verbalmente ( era fuori sede per lavoro) di iniziare a progettare un locale ad uso commerciale per suo conto, naturalmente l'accordo era di firmare l'incarico al suo rientro, ma nel frattempo abbiamo prodotto uno studio preliminare, trasformatosi poi in progetto definitivo, con computo metrico, bozza di contratti con le imprese e bozza di capitolato. Le revisioni avvenivano regolarmente caricando aggiornamenti (files pdf) in apposita cartella condivisa su dropbox, il cliente stesso interagisce più che attivamente chiedendo eventuali modifiche e chiarimenti. Dopo un mese e mezzo circa, mentre eravamo impegnati a produrre l'esecutivo, il cliente mi chiede l'invio di dwg di progetto e rilievo , perché, a suo dire, vuole richiedere preventivi in autonomia per la parte edile. A pochi giorni di distanza scopro invece che i miei elaborati sono stati inviati ad altro studio professionale al quale, il cliente ha intenzione di rivolgersi per la fase di progetto ( mi chiede tuttavia di occuparmi delle pratiche edili, di DL e di Coordinamento alla sicurezza). Ovviamente tutta l'operazione è avvenuta tenendomi completamente all'oscuro dei fatti. Nonostante l'avvilimento , mi sono naturalmente sentita calpestata nella mia dignità di professionista, ho accettato di continuare a seguire il cantiere dopo avergli fatto firmare rigoroso disciplinare d'incarico regolarmente sottoscritto ( scelta dettata in particolare dalla conoscenza pluriennale con la famiglia del cliente stesso ). L'intero svolgersi del cantiere è stato un calvario, durante il quale la sottoscritta è stata più volte insultata e trattata in modo assolutamente inidoneo da questo signore (sono arrivata persino a minacciarlo di interrompere l'incarico ) , tuttavia sono riuscita a concludere tutto quanto era di mia pertinenza. Ad oggi la prestazione è stata saldata solo per 1/3 e il signore di cui sopra sta cercando tutte le scuse per accusarmi di inadempienze ( es. di non aver svolto una pratica che non è elencata nel mio disciplinare). La mia domanda pertanto è questa che voi sappiate l'invio di materiale non autorizzato ad altro professionista costituisce in qualche modo o forma un atto per il quale è possibile richiedere risarcimento? Questo perché se il cliente perseguirà nel suo intento recriminatorio nei miei confronti, mi sento quasi costretta, nonostante la mia indole mansueta, a ripagarlo con la stessa moneta ed in sede opportuna. Vi ringrazio anticipatamente per la cortese attenzione.
Non ti è passato minimamente per la testa che passandogli il dwg gli avevi regalato l'intero progetto? E non ti è neanche passato per la testa che, alla stessa maniera in cui vi scambiavate le informazioni sul progetto in pdf potevi anche inviargli il disciplinare di incarico e farglielo firmare PRIMA di procedere con il resto? Per come la vedo io, se veramente non hai svolto l'incarico indicato nel disciplinare del DL, è lui ad aver pure ragione. Puoi anche andare nella sede opportuna (per questo ultimo caso), ma non la vedo affatto bene, si sarà senz'altro informato e tutelato. E non puoi neanche dire al giudice di essere in buona fede.
Forse non hai letto bene il mio post, io ho svolto per intero e completamente tutte le mansioni inserite in disciplinare ( per la quali è stato conteggiato il compenso), tuttavia il cliente sostiene di non aver capito che una pratica ulteriore ( per la quale tra l'altro non serve tecnico) non fosse inserito nel disciplinare da lui regolarmente sottoscritto...( mi sono già informata presso il mio legale il quale mi ha tranquillizzato ).il disciplinare è stato firmato appena possibile ma ciò non toglie che dal punto di vista formale se il cliente ti incarica e poi ti tiene all'oscuro delle sue reali intenzioni forse la buona fede non l' ha dimostrata lui, non certo io.....