ArchD : [post n° 356680]

Titolo di Arch. dott. Ing. con lla laurea Architettura classe 4/S

Buongiorno a tutti. Sono laureato in Architettura specialistica (quinquennale) classe 4/S e abilitato come Architetto. Mi chiedo se è corretto in questo caso firmare come Arch. dott. Ing. poichè la classe 4/S è identificata come corso di laurea in Architettura e Ingegneria edile. Sulla mia laurea vi è scritto: Laurea in Architettura 4/s e in piccolo, molto piccolo: Classe 4/S Architettura e Ingegneria Edile. Quindi tecnicamente sarei con la mia laurea dottore in architettura e ingegneria edile e avendo passato l'esame di stato e iscritto all'Ordine degli Architetti mi sembra corretto firmare come Arch. dott. Ing. Siete d'accordo? Avete qualche riferimento che chiarisce questa situazione? Un ringraziamento a tutti.
Arch3B :
Se firmi un tovagliolo in pizzeria puoi anche aggiungere "pittore, interista sfegatato e vegetariano convinto" :-) Si scherza eh....
Ma a livello professionale le cose sono un pò diverse, fermo restando che dubito qualcuno si prenda la briga di contestare il modo in cui ti firmi.

Tu sei un laureato in architettura, classe 4S, abilitato alla professione, quindi saresti un dottore magistrale in architettura, abilitato alla professione di architetto.
Dottore magistrale è il titolo accademico, architettura è il tuo corso di laurea.
Architetto è un titolo professionale che a essere pignoli non ti compete fino a quando non ti iscrivi all'albo.

Ingegnere è un titolo che non esiste professionalmente.
Un laureato in ingegneria sarà un dottore magistrale in ingegneria, un iscritto all'albo ingegneri, sarà un ingegnere civile e ambientale, piuttosto che industriale a seconda del settore in cui è iscritto.

Per soddisfare la tua brama di potere e fregiarti di entrambi i titoli, devi abilitarti come ingegnere, anche senza laurearti in ingegneria, e iscriverti a entrambi gli albi professionali, oppure, se ti prendi una laurea in ingegneria, sarai un dottore magistrale in architettura e ingegneria.....o anche un pittoresco quanto ambiguo Architetto dottore magistrale in ingegneria, se ti laurei i ingegneria ma ti iscrivi solo all'albo architetti :-)
Ta :
Hai fatto anche l'esame di stato da ingegnere? se si, ti firmi con Ing. altrimenti no.
giulio :
Con la laurea di assume il titolo di "dottore";
con l'abilitazione quello professionale.
con la tua laurea poi essere ammesso a sostenere diverse abilitazioni:
alla professione di architetto, di ingegnere, di professore (abilitazione all'insegnamento di molte materie, dipende dal tuo piano di studi e esami sostenuti).
Poi ci sono qualifiche tipo "designer" o "arredatore" che non hanno alcun senso fino al Mega Presidente Galattico Arcangelo, capo della divisione amministrativa, e il Direttore Conte Corrado Maria Lobbiam di fantozziana memoria.
In Italia si possono assumere tutte le abilitazioni ma ci si può iscrivere a un SOLO ALBO PROFESSIONALE.
Se vuoi un consiglio scrivi nome e cognome e aggiungi "architetto", con pulizia, serietà, qualità e dignità...
ArchD :
Ciao grazie della risposta ad Arch3d. Rimango perplesso sul fatto che tu asserisca che il titolo di ingegnere non esista professionalmente e che secondo te se ci si laurea in ingegneria si è un dottore in architettura e ingegneria. Peraltro non è possibile iscriversi come dici in due albi in quanto in Italia è possibile iscriversi esclusivamente in un solo albo. Nella laurea 4/S viene riportato " Laurea magistrale in Architettura e Ingegneria edile". Come è pur vero che laureandosi solo in architettura si ha il titolo di dottore Architetto e laureandosi in Ingegneria edile si ha il titolo di dottore in Ingegneria edile non capisco perché laureandosi in Architettura classe 4/S: " Laurea magistrale in Architettura e Ingegneria edile" (riportato specificatamente sul titolo di laurea) non si dovrebbe avere il titolo di dottore Architetto e Ingegnere edile? Che senso avrebbe allora la classe 4/S di laurea?
ArchD :
Ciao Ta, grazie della risposta. Ho superato l'esame di stato in Architettura. La mia domanda non era inerente alla possibilità di firmarsi come Architetto Ingegnere ma come Architetto dottore Ingegnere edile: in quanto sono abilitato alla professione dell' Architetto ma mi ritengo anche dottore Ingegnere edile in quanto sono laureato nel corso di laurea magistrale in Architettura classe 4/S : Architettura e Ingegneria edile.
ArchD :
Ciao Giulio, grazie della risposta. Non capisco perchè parli di altre tipologie di qualifiche che hanno a che vedere con un lavoro specifico e che pertanto debbano essere riconosciute come titolo di lavoro e non di abilitazione. Quale confusione si fa al riguardo? Un arredatore che fa il mestiere di arredatore non può chiamarsi così? Le abilitazioni si assumono solo in seguito al superamento di un esame di stato e come dici tu il titolo di dottore in seguito al superamento della tesi di laurea magistrale. Credi che assumersi il titolo legittimato da una laurea ovvero di dottore in Architettura classe 4/S: Architettura e Ingegneria edile non sia serio? Se fosse così, non sarebbe altrettanto serio riportare sul titolo: " Laurea magistrale in Architettura e Ingegneria edile". Quindi perché difronte ad una domanda di questo tipo c'è il sospetto che ci si voglia attribuire titoli che non competono e che non sia serio o dignitoso riportarli?
gg :
Uno dei problemi che hanno alcune categorie è quello dell'esercizio abusivo della professione. Gli architetti e gli ingegneri non sono da meno. Per cui anche un "dottore in ingegneria", se non sei abilitato, potrebbe indurre il cliente a credere quello che non sei. È un reato penale. La regola è molto semplice: siamo tutti "dottori e basta" se ci siamo laureati, architetti, ingegneri, pianificatori, paesaggisti o conservatori, a seconda delle abilitazioni che abbiamo preso.
ArchD :
Quindi secondo te gg bisognerebbe decidere il proprio titolo in funzione di quello che penserebbe il cliente in buona fede? E quindi utilizzare il proprio corretto titolo di dottore sarebbe un reato penale perché il cliente potrebbe credere "che tu sia quello che non sei" ? Non capisco davvero questo ragionamento.
TA :
ArchD, nessuno si firma così, credimi. Nemmeno Dott.Arch ci si firma, figurati architetto dottore ingegnere edile, proprio no. Hai superato l'esame di architetto? Ottimo, devi firmarti Arch. xxx. Credimi che firmarti in altro modo, non sarebbe visto come poco professionale. Sei un architetto come tutti i tuoi colleghi laureati nel tuo stesso corso di laurea e come tutti su questa bacheca (siamo tutti 4s e lo siamo da generazioni). Capisco tu voglia esaltare le tue doti, ma se hai superato l'esame di stato in architettura sei un architetto. Punto. E credimi c'è da andarne fiero, non cercare altri escamotage, non credo nemmeno che l'ordine degli ingegneri ti autorizzi ad usare impropriamente la sigla Ing. e potresti rischiare provvedimenti disciplinari. Come saprai, l'etica professionale è giustamente molto importante per gli ordini professionali e la sigla utilizzata è presa molto seriamente. In bocca al lupo!!!!!!
TA :
Certo. Non mi pare da poco. Se tu ti firmi come "oncologo" e invece sei un "internista" un cliente malato potrebbe venire da te pensando che tu abbia le conoscenze per poterlo guarire. Cosa che non hai necessariamente solo perchè hai studiato medicina. Ma sei sicuro di aver letto il codice deontologico?!
biba :
Perdonate la franchezza ma mi sembra che stiate discutendo del sesso degli angeli. Io scoppierei a ridere a vedere uno che si firma "Arch. dott. Ing.", quindi, ArchD, te lo sconsiglio vivamente! L'importante è che uno sappia fare il suo mestiere, il resto è fuffa. Poi dopo della deontologia e delle altre menate burocratiche ne possiamo discutere fino a domattina.
gg :
se scrivo "dottore in ingegneria" posso indurre il mio cliente a credere che io sia ingegnere.
Poi, come dice biba, rischi il ridicolo. Ricordo ancora il biglietto da visita di un geometra che aveva fatto scrivere di essere al secondo anno di architettura.
Attento, non è importante quello che pensi tu, ma quello che capisce il cliente. È lui che ti denuncia se ritiene di essere stato raggirato, e magari lo fa per non pagarti la parcella. Fatti furbo e non strafare inutilmente.
ArchD :
Ma che dici TA ? Non capisco che c'entra l'esempio dell'oncologo e dell'internista?? Non vedo il motivo per cui non potrei usare il titolo di dottore della mia laurea. Mica spaccio competenze di altra professione!!!
TA :
ok, usalo, per me non c'è problema :-D come detto anche da altri, rischi il ridicolo. Ma a me, onestamente, non cambia nulla... sei tu che hai chiesto il consiglio..quindi fai pure! In bocca al lupo!
ArchD :
Per biba : beh se la pensi così allora dovresti scoppiare a ridere della facoltà di Architettura e Ingegneria edile. Ma che ragionamenti fate? Allora qual'è la differenza tra le diversi classi a norma U.E. ?? Io sinceramente speravo in una risposta professionale ma mi sembra che si facciano solo considerazioni personali fuori luogo e per niente professionali.
TA :
o forse non hai ottenuto la risposta che avresti voluto? qui nessuno ti vieta nulla eh.. sono risposte ad una domanda che hai posto TU. Quindi accetta i consigli (almeno per educazione) e poi ovviamente fai quello che ritieni più adeguato ma non mettere in dubbio la professionalità di gente che si è presa la briga di rispondere ad un tuo quesito. Anche perchè è evidente che tu stia utilizzando il termine "professionalità" in modo improprio perchè non c'entra proprio nulla. Per me, questa futile conversazione, è finita. In bocca al lupo
ArchD :
Pardon-moi, non volevo sembrare poco gentile, ma non avrei voluto generare confusione sull'argomento. Ti ringrazio comunque molto per il tuo tempo e l'opinione espressa.
Arch3B :
Ciao ArchD, le cose che chiedi sono facilmente verificabili consultando la normativa, se posso darti una mia opinione, direi che è vero, non è possibile iscriversi a due albi.....degli architetti.
Non è possibile infatti iscriversi ad esempio all'albo architetti della provincia di roma e della provincia napoli, ma è possibile iscriversi all'albo degli ingegneri della provincia di roma e degli architetti della provincia di roma.
In realtà è da sempre oggetto di discussione e non sei il primo a dirmi che interpreto male la normativa, quindi in effetti potrei sbagliarmi, ma rimango della mia opinione.


Il titolo professionale di "ingegnere" non esiste più con l'introduzione dei vari settori, a b c, corrispondenti a civile e ambientale, industriale, e dell'informazione.

Ci si abilita alla professione di ingegnere, e ci si fregia del rispettivo titolo professionale:
ingegnere civile e ambientale, che poi tutti abbreviano ing, ma a essere pignoli non è proprio corretto dato che si omette appunto il settore.
I vecchi ingegneri con la normativa odierna dovrebbero abbandonare il loro vecchio titolo professionale e usare "ingegnere civile e ambientale, industriale, dell'informazione" perché coprono tutti e tre i settori, mentre i nuovi laureati con il loro esame di stato acquisiscono le competenze di un solo settore.


La classe di laurea comprende molti corsi dai nomi più diversi, un laureato in "spaghetti al sugo" sarà un "dottore magistrale in spaghetti al sugo", se il corso "spaghetti al sugo" è di classe 4 S, tale laureato ha accesso all'esame di stato per la professione di architetto o a quello della professione di ingegnere.
Se sceglie l'esame da architetto e lo supera, sarà, un "dottore magistrale in spaghetti al sugo, abilitato alla professione di architetto" ma potrà fregiarsi del titolo di "architetto" solo se iscritto all'albo architetti, sezione a settore a.
ArchiFra :
un conto è fare la facoltà di "archingegneria", un conto è fare "architettura". la classe 4s è solo una classe burocrayica e raggruppa in sè architettura e ingegneria edile ma c'è una bella differenza. un architetto può benissimo, sulla carta, firmare i calcoli strutturali perchè la legge glielo permette, se ha fatto architettura quinquennale, ma io col cavolo che mi predno la responsabuilità di farli perchè scienze della cotsruzioni fatta come l'ho fatta io non è lontanamente paragonabile (come nel 95% delle facoltà di architettura) a quella fatta da chi invece fa ingegneria edile/civile.
quindi NO, tu non puoi firmarti dott. arch ing. perchè NON ESISTE QUESTO TITOLO. semplicemente la burocrazia assegna nella stessa frase due eprcorsi di studi simili ma diversi, esattamente come trovi nella stessa frase infermieri e fisioterpaisti. un infermiere che ha fatto la scuola per infermieri può spacciarsi per fisioterpaista solo eprchè a livello burocratica la sua classe è la stessa di un fisioterpaitsa (che ha la stessa durata temporale di corso di studi, cioè 3 anni)?? assolutamente NO.

inoltre, a essere pignoli, non esiste nemmeno il titolo dott. arch, ma dott. in arch. perchè sei sempliecemnte laureato e quindi sei semplicemente dottore in architettura, dottore in ingegenria, dottore in lettere, dottore in filosofia.
una volta che sei abilitato, diventi arch.

le materie di ingegneria e architettrua sono DIVERSE. perchè vuoi spacciarti epr quello che NON sei? solo perchè interrpeti in modo del tutto arbitrario il motivo per cui la classe 4s mette nella stessa frase chi ha fatto architettura E chi ha fatto ingegneria edile?

gli ingegneri edili che si dovessero presentare come dott. in arch. sarebbero passibili di denuncia epr millantato credito, quindi la stessa cosa un laureato in architettura che si presenta come dott. ing (e ripeto, dott. arch. ing. non esiste)

Arch3B :
ArchD, chi si laurea in ingegneria, non è dottore in architettura e ingegneria, è dottore solo in ingegneria.
L'esempio che ho fatto sopra era per te, che se ti laureassi anche in ingegneria, saresti dottore in architettura, e dottore in ingegneria perché in possesso di due lauree. E' un discorso che non tocca la classe di laurea, ma banalmente, la denominazione del corso di studi.
Nina :
ArchD, in seduta di laurea sarai stato proclamato semplicemente Dottore in architettura - come me che ho la tua stessa laurea in architettura classe 4/S. Io mi atterrei a quello formalmente.
March :
Salve a tutti sono un architetto che si occupa prevalentemente di strutture. Trovo mortificante leggere il post di ArchiFra che mette in cattiva luce la capacità tecnica della nostra categoria. Mi spiace per te se hai fatto male scienza delle costruzioni benché vi siano ulteriori esami tecnici al riguardo e trovo offensivo asserire che il 95% delle facoltà di architettura si fa male questo esame. Cosa ne sai? Hai seguito questo corso nelle 100% di facoltà di architettura e ingegneria?? Trovo invece tecnicamente ed eticamente corretto utilizzare nel caso fi ArcD il titolo di Architetto dottore in ingegneria edile (piuttosto che dott. Ing.) con la classe 4S. Inoltre specifico che gli esami tecnici tra Architettura 4S e ingegneria edile-Architettura sono identici. Infatti la classe é richiesta dall'Europa dove non esiste la figura dell'ingegnere edile esiste solo l'architetto ma in Italia le cose sono sempre diverse... Ciò che conta quindi é il riferimento europeo classe 4S che nel settore edile equipara l'architetto all'ingegnere edile.
ArchD :
Ciao ArchiFra forse dovresti leggere con attenzione che esistono due percorsi di studi:

Classe 4/S Architettura e Ingegneria Edile

Classe LM-4 Architettura e Ingegneria Edile-Architettura

Io sono laureato nella primo percorso di studi. Di cosa parli??? Non sarei un dottore in architettura e ingegneria edile?? Il problema che voi fate una distinzione tra l'ingegnere edile e l'architetto quando in europa questa distinzione non esiste e infatti non esiste la figura dell'ingegnere edile ma solo quella dell'architetto. Ora poichè in Italia vi è il retaggio dell'ingegnere edile viene riconosciuta l'equipollenza per chi segue il percorso d istudi classe 4S e se voglio usare il titolo di dottore in architettura e ingegneria edile mi dovresti spiegare dov'è la non corrispondenza con il mio titolo di laurea. Ti premetto che gli esami tecnici sono identici e non è vero quello che dici che le materie sono diverse.
Arch3B :
ArchD, qualunque architetto in Italia ha una laurea di una delle due classi che tu citi, ma nessuno di loro è dottore in architettura e ingegneria edile se non ha due lauree; infatti dottore in qualcosa.....è il titolo accademico relativo al corso di laurea, non alla classe di laurea. (dottore in carciofi ad esempio, sarebbe un titolo accademico che spetta al laureato in carciofi)

Chi ha il doppio titolo PROFESSIONALE, ha invece per forza la doppia iscrizione all'albo ingegneri e architetti. a prescindere dalla laurea che ha conseguito. (ad esempio il dottore in carciofi di cui sopra, se per qualche ragione ha avuto accesso a due esami di stato perchè il corso in carciofi viene classificato come 4s, li supera entrambi e si è iscrive a due albi, architetti e ingegneri, pur per assurdo avendo frequentato solo la facoltà di carciofi senza aver mai messo piede ne ad architettura, ne ad ingegneria, sarà un architetto, ingegnere civile ambientale, dottore magistrale in carciofi, abbreviato Dott. Mag. Arch. Ing. civile ambientale, ma non gli spetta il titolo di "dottore in ingegneria edile architettura", perché il corso di laurea è in carciofi, pur essendo un corso di classe 4s.

Bisogna fare infatti distinzione tra:
Corso di laurea;
Titolo accademico.
Classe del corso di laurea;
Titolo professionale;


Non fare confusione, si è dottori in "nome del corso di laurea" (a prescindere dalla classe di laurea), ed è il titolo accademico.
La classe di laurea, determina a quale esame di stato puoi accedere.
A seconda dell'esame di stato che superi, puoi accedere alle professioni relative;
A seconda delle professioni a cui hai accesso in base agli esami di stato superati, puoi iscriverti a un albo professionale, in una certa sezione, e in un certo settore.
E in base al settore e sezione di appartenenza, puoi usare il relativo titolo professionale.
biba :
Guarda, scrivi pure quello che vuoi, se la gente riderà peggio per te! Firmato: una laureata proprio alla facoltà di ing. edile/architettura.
fulser :
biba, sono d'accordo con te e TA, tant'è che sto già ridendo da stamattina ;-))
Volevo citare un aneddoto di un esemplare di architetto di cui qui in ufficio stanno ridendo da 15 giorni, per una cosa analoga.... Ma non lo faccio perchè è talmente eclatante che ho paura che questo si riconosca.
ArchiFra :
va bhè, fai come vuoi, a farsi ridere dietro sarai tu, non noi.
comunque spiegami, visto che sei tanto sopra di noi, perchè un laureato in ingegneria non può firmare pratriche di restauro e un architetto sì: non sono forse UGUALI secondo te?
e comunque tu fai confusione tra equipollenza e classe burocratica.

comunque buona vita, se hai bisogno di questi mezzucci per convincere te e i clienti di essere migliore a priori delle altre migliaia di architetti che hanno fatto il tuo stesso identico percorso di studi, e che si "accontentano" di fregiarsi del dignitoso e legale titolo che si sono conquistati, contento tu...
ArchiFra :
sempre per puntualizzare: io al politecnico di milano, laurea quinquennale vecchio ordinamento, non ho mai progettato un impianto elettrico o di riscaldamento, tantomeno fatto calcoli di c.a..
ho fatto fisica tecnica, ho imparato a fare calcoli termotecnici, ma quando poi ho iniziato a lavorare ho impratao sul campo a fare dimensionamenti di massima degli impianti e delle strutture inrelazione all'involucro da me ipotizzato, in modo da presentare poi ai competenti ingegneri un progetto da integrare con le minuzie tecniche senza dover stravolgere l'architettonico a favore di un impiastico o esecutivo corretto.

che ci siano architetti che sono bravissimi a fare le strutture è indubbio: io personalmente non ne conosco neanche uno, perchè nessuno, che sia della mia generazione, più giovane o più vecchio, ha fatto all'università in modo approfondito costruzioni finalizzata ai calcoli strutturali: fare bene gli esercizietti sulle travi reticolare non equivale a saper fare calcoli complessi, ed è inutile e ridicolo raccontarcela su dicendo che a architettura e ingegneria i programmi sono uguali. sono simili, qualcuno uguale (termotecnica ad esempio è ugale, forse qualche corso facoltativo è uguale, ma delle materie obbligatorie del piano di studi no): se fossero uguali non ci sarebbe la necessità di distinguere due lauree dievrse con due metodologie di approfondimento dievrse. anche ingegneria ha restaruro, ma è restauro da primo anno di architettura, sono fondamenti all'acqua di rose.

che poi non capisco: architettura e ingegneria sono uguali però se a parlare è un architetto allora è lui più competente perchè ingegneria è più blanda, se a parlare un ingegnere il contrario: ma non si era detto che erano uguali? ah no, per qualcuno è più uguale, ovvio...

ecco, quello che mi da fastidio è la presunzione di pensare che quello che uno ha fatto sia migliore degli altri. sono cose diverse, che ognuno faccia i conti con i suoi limiti e le sue possibilità invece di spalare melma sugli altri, a partire dall'utilizzo di titoli che non esistono
Arch3B :
ArchiFra, non credo abbia senso valutare le capacità di qualcuno che non conosci per stabilire il titolo che può usare.
Per utilizzare il titolo di ingegnere, civile o qualunque altro, bisogna superare un esame di stato, e iscriversi all'albo. Chi supera l'esame di stato all'interno della facoltà di ingegneria, poco importa se ha studiato architettura al politecnico di Milano o in una facoltà sconosciuta seguendo corsi che tu non ritieni adeguati.
Inoltre non sono titoli che non esistono come sostieni, ma sono titoli che per essere utilizzati richiedono un certo percorso.



March :
ArchiFra non mi sembra che ArchiD abbia spalato melma su qualcuno, ne ha mai parlato male di qualcuno o qualcosa. ArchiD ha chiesto un' opinione e una risposta motivata e ottiene risentimenti e considerazioni personali su quello che tu hai fatto o sai fare, continuando a denigrate il nostro campo di attivitá.
john :
Non ho letto tutti e 30 i post... il titolo lo fa la professione, la professione la fa esame di stato + l'iscrizione all'albo. Ci si firma Arch. o Ing. o Geom. se si è iscritti all'albo relativo. Se si è solo laureati si è Dott. e basta (anche perché in italia se sei solo laureato senza timbro non capisco cosa si firma).

Poi ognuno fa quello che vuole e si firma come vuole secondo propria responsabilità.
Braian :
A prescindere da cosa puoi o non puoi fare firmati Arch. che ne esci meglio!
Braian :
Condivido al 100% le tue parole.

"La vera rivoluzione è fare bene il proprio lavoro."
Avvisami quando qualcuno risponde
Non mandarmi più avvisi

Se vuoi essere avvisato quando qualcuno interviene in questa discussione, indica un nome e il tuo indirizzo e-mail.