Buongiorno a tutti,
un cliente mi ha chiesto di allargare un balcone che attualmente è 70cm per 8 m di lunghezza, incastrato in un muto portante in laterizio degli anni '60.
Premesso che escluderei la demolizione completa ed il rifacimento per non aumentare i costi dell'intervento...
il cliente lo vorrebbe portare ad almeno 150 cm di larghezza per tutti gli 8m della lunghezza.
Qualcuno ha già fatto un lavoro del genere? Come?
Idee sul modo più sicuro e che non costi troppo?
Grazie per l'aiuto
Marc : [post n° 358486]
Allargamento di un balcone. Come?
...Stutturalmente per questo tipo di interventi si consiglia di demolire e ricostruire la struttura integralmente in quanto "incastrata" al muro portante ( e probabilmente al solaio esistente), poichè la rigidezza non sarebbe garantita con l'aggiunta delle nuove molle...Potresti già esser un pochino più tranquillo se la mensola fosse in tensione con travi di bordo a se stanti...Altrimenti si potrebbero costruire travetti accoppiati agli esistenti per permettere ai nuovi di portarsi il carico ulteriore , e ai vecchi di "lavorare" come han sempre fatto...Ma bisognerebbe capire la conformazione dell'aggetto...
...Chiedo venia per la dimenticanza...Sempre appurata la fattibilità dal punto di vista urbanistico (distacco aggetti dagli eventuali confini prospicienti)...
Ciao Marc,
io propenderei per la totale demolizione del terrazzo con ricostruzione nel modo seguente:
1. Togliere una parte della pavimentazione interna dell’appartamento, fino alla cappa superiore del solaio.
2. Prendere dei profili in acciaio S 235, tipo IPE 140, lunghi circa ml. 3,40 e disporli ad interasse di 1,00 metro.
3. Mantenere 1,50 m. di profilo intero e nella rimanente parte tagliare anima ed ala inferiore, in modo che l’ala superiore prosegua in un unico pezzo.
4. In corrispondenza del taglio dell’anima e dell’ala inferiore, saldare una piastra di testa che sarà appoggiata verticalmente al lato esterno del cordolo in c.a. (o della muratura), preventivamente scrostando l’intonaco in quel punto, e successivamente bullonata al cordolo (o al muro). Lo sforzo di taglio verticale viene assorbito da questi bulloni.
5. L’ala superiore prosegue all’interno dell’appartamento a filo della cappa superiore del solaio, a cui viene collegata con dei bulloni verticali che lavorano a taglio (derivante dal tiro che il Momento flettente genera sull’ala superiore).
La struttura così realizzata sarà bene sottoporla ad una idonea prova di carico, prima di procedere con la rimanente parte del lavoro.
Un’avvertenza importante è il non utilizzare, durante l’opera di completamento del poggiolo, malta con inserita calce in quanto tra la fine degli anni 90 e l’inizio degli anni 2000 è stato accertato che i materiali ferrosi vengono completamente consunti dalla calce (anche pochissima calce) presente nella malta. Perciò in questo intervento bisogna utilizzare solo malta cementizia.
Alla prossima.
Geomapache54
io propenderei per la totale demolizione del terrazzo con ricostruzione nel modo seguente:
1. Togliere una parte della pavimentazione interna dell’appartamento, fino alla cappa superiore del solaio.
2. Prendere dei profili in acciaio S 235, tipo IPE 140, lunghi circa ml. 3,40 e disporli ad interasse di 1,00 metro.
3. Mantenere 1,50 m. di profilo intero e nella rimanente parte tagliare anima ed ala inferiore, in modo che l’ala superiore prosegua in un unico pezzo.
4. In corrispondenza del taglio dell’anima e dell’ala inferiore, saldare una piastra di testa che sarà appoggiata verticalmente al lato esterno del cordolo in c.a. (o della muratura), preventivamente scrostando l’intonaco in quel punto, e successivamente bullonata al cordolo (o al muro). Lo sforzo di taglio verticale viene assorbito da questi bulloni.
5. L’ala superiore prosegue all’interno dell’appartamento a filo della cappa superiore del solaio, a cui viene collegata con dei bulloni verticali che lavorano a taglio (derivante dal tiro che il Momento flettente genera sull’ala superiore).
La struttura così realizzata sarà bene sottoporla ad una idonea prova di carico, prima di procedere con la rimanente parte del lavoro.
Un’avvertenza importante è il non utilizzare, durante l’opera di completamento del poggiolo, malta con inserita calce in quanto tra la fine degli anni 90 e l’inizio degli anni 2000 è stato accertato che i materiali ferrosi vengono completamente consunti dalla calce (anche pochissima calce) presente nella malta. Perciò in questo intervento bisogna utilizzare solo malta cementizia.
Alla prossima.
Geomapache54
Grazie per la dettagliata risposta.
In teoria ho già iniziato la pratica ed avrei optato per la demolizione del balcone esistente con il mantenimento dei ferri esistenti, per poi affiancare a questi delle nuove staffe opportunamente dimensionate inserite nella corea con il chimico che saranno completate dal getto di cls.
In teoria ho già iniziato la pratica ed avrei optato per la demolizione del balcone esistente con il mantenimento dei ferri esistenti, per poi affiancare a questi delle nuove staffe opportunamente dimensionate inserite nella corea con il chimico che saranno completate dal getto di cls.
Ciao Marc,
in merito alla tua risposta al mio messaggio, premesso che non farei mai lavorare a sbalzo una struttura basata per la maggior parte sulle resine, vorrei sottoporre alla tua attenzione le seguenti considerazioni:
- tentando di andare a “prendere” i ferri della correa, faresti sorreggere il nuovo balcone dalle staffe che sono insufficienti per mt. 1,50 di sbalzo (non sono state progettate per questo);
- il cordolo, bucandolo ripetutamente e in modo ravvicinato, lo indebolisci;
- le resine di qualità costano parecchio;
- la resina deve essere prodotta da poco;
- la durata nel tempo delle resine non dà troppe garanzie;
- l’impresa che metterà in opera le resine deve avere personale specializzato;
- prima di usarla, sarebbe bene fare prove in laboratorio su campioni.
Alla prossima.
Geomapache54
in merito alla tua risposta al mio messaggio, premesso che non farei mai lavorare a sbalzo una struttura basata per la maggior parte sulle resine, vorrei sottoporre alla tua attenzione le seguenti considerazioni:
- tentando di andare a “prendere” i ferri della correa, faresti sorreggere il nuovo balcone dalle staffe che sono insufficienti per mt. 1,50 di sbalzo (non sono state progettate per questo);
- il cordolo, bucandolo ripetutamente e in modo ravvicinato, lo indebolisci;
- le resine di qualità costano parecchio;
- la resina deve essere prodotta da poco;
- la durata nel tempo delle resine non dà troppe garanzie;
- l’impresa che metterà in opera le resine deve avere personale specializzato;
- prima di usarla, sarebbe bene fare prove in laboratorio su campioni.
Alla prossima.
Geomapache54