salve,
ho un quesito da porgere, in quanto come situazione mi sorge nuova: nell'atto di acquisto di un cliente si dice che per l'immobile è stata presentata domanda di condono, le cui oblazioni sono state pagate, ma non parla di alcun rilascio. successivamente è stata presentata una CIA per altri interventi (citata nell'atto). inoltre un paio di anni fa il cliente fece un intervento oggetto di DIA. ora la domanda è: possono presentarsi altri titoli, anche se il condono non è stato rilasciato?
Come funziona al comune di Roma? Se volessi prendere visione della documentazione del condono?
ringrazio anticipatamente.
maya27 : [post n° 358981]
condono roma
Fino a quando il Comune non rilascia la concessione in sanatoria, l'abuso rimane non legalizzato.
Per un immobile non condonato (oppure con condono in sospeso), non è possibile presentare nessuna pratica edilizia.
Per avere informazioni sulla pratica di condono puoi recarti presso l' Ufficio Condono di Roma ( via di Decima, 96 ).
Per un immobile non condonato (oppure con condono in sospeso), non è possibile presentare nessuna pratica edilizia.
Per avere informazioni sulla pratica di condono puoi recarti presso l' Ufficio Condono di Roma ( via di Decima, 96 ).
infatti è quello che sospettavo, quello che mi chiedevo è come hanno fatto a fare CIA e DIA successive?! opero nei comuni di provincia, per cui ho pensato che forse Roma potesse avere una "legislazione" tutta sua, considerato che alcune situazioni sono diverse, anche se mi pareva strano ...
grazie della info, in settimana farò un salto per informarmi sul condono.
grazie ancora.
grazie della info, in settimana farò un salto per informarmi sul condono.
grazie ancora.
domanda un po' ovvia ... però chiedo agli esperti ;) ....
oggi mi sono recata in catasto per quella famosa pratica e mi han detto che il condono è chiuso, per cui posso presentare l'accesso agli atti per visione/copia/copia conforme. Ora, il tutto ovviamente autorizzato dal proprietario che mi ha già in parte delegato! ... questa procedura è considerata prestazione?! sì, potrei farmi pagare, ma alla fine non appongo il timbro: è n ritiro che potrei fare per qualunque persona, anche per un parente, o che potrebbe fare il proprietario stesso. Sbaglio?
quindi il dubbio è: devo prevedere un conferimento di incarico?! ... quindi fatturare?! ....
Lo so che è sempre un ruolo che mi ha affidato, che mi presento come tecnico e che ha anche quello un valore, ma al buon intenditor, chiedo: devo far figurarlo come incarico?! o il cliente può semplicemente ringraziarmi per il disturbo?!
In ogni caso, quanto si può chiedere?!
grazie...
oggi mi sono recata in catasto per quella famosa pratica e mi han detto che il condono è chiuso, per cui posso presentare l'accesso agli atti per visione/copia/copia conforme. Ora, il tutto ovviamente autorizzato dal proprietario che mi ha già in parte delegato! ... questa procedura è considerata prestazione?! sì, potrei farmi pagare, ma alla fine non appongo il timbro: è n ritiro che potrei fare per qualunque persona, anche per un parente, o che potrebbe fare il proprietario stesso. Sbaglio?
quindi il dubbio è: devo prevedere un conferimento di incarico?! ... quindi fatturare?! ....
Lo so che è sempre un ruolo che mi ha affidato, che mi presento come tecnico e che ha anche quello un valore, ma al buon intenditor, chiedo: devo far figurarlo come incarico?! o il cliente può semplicemente ringraziarmi per il disturbo?!
In ogni caso, quanto si può chiedere?!
grazie...
si possono tranquillamente presentare pratiche edilizie nelle more del rilascio della concessione in sanatoria; qualsiasi tecnico di ogni municipio di Roma può confermarlo: bisogna però sottoscrivere un atto d'obbligo davanti ad un notaio con il quale il richiedente la pratica edilizia (presumibilmente proprietario dell'immobile ed intestatario della pratica di condono ancora non perfezionatasi con il rilascio della concessione) si impegna a ripristinare la situazione quo ante nel caso in cui la pratica di condono edilizio si dovesse concludere con un rigetto. In tal caso la preesistenza della nuova pratica (dia scia cila etc.) non sarebbe conforme e farebbe venir meno il titolo sulle modifiche ultime richieste.
Di qui la necessità dell'atto d'obbligo.
Ma le pratiche si possono legittimamente presentare.
Di qui la necessità dell'atto d'obbligo.
Ma le pratiche si possono legittimamente presentare.