Campanellino : [post n° 35956]

SONDAGGIO per i liberi professionisti

Ciao colleghi, volevo fare un sondaggio rivolto a tutti coloro che nel nostro settore lavorano con partita iva...sapete, volevo mettere in chiaro alcune cose visto che a gennaio dovrò ufficialmente iniziare a fatturare pure io!!!

1) Gli accordi con i vostri capi si basano solo sulla parola o avete anche qualcosa di scritto? Che io sappia in genere (almeno in ambito aziendale funziona così), anche se il rapporto con un professionista non è un contratto di assunzione, deve esserci comunque un contratto di ingaggio, in cui sono specificate le condizioni previste: orari, mansioni, entità e modalità di retribuzione (a ore, al mese, ecc...) possibilità di assentarsi e qualsiasi altra cosa si voglia mettere in chiaro...

2) Il vostro rapporto di lavoro prevede dei benefit? Se si...quali?? Ho amici che lavorano in studi dove hanno i ticket restaurant e le ferie pagate...sarei curiosa di sapere se è normale o cosa?!!!

3)Sapete se c'è una legge che prevede le modalità con cui va stipulato un accordo di lavoro con un libero professionista?
Non siamo né professionisti né dipendenti...bensì una via di mezzo che prende gli svantaggi di entrambe le categorie (costi della p.iva, tempi e orari vincolati dei dipendenti) e i vantaggi di nessuna delle due (la libertà di organizzarsi dei professionisti, le ferie e le mensilità in più dei dipendenti)!!!

Insomma: già la nostra situazione mi sembra alquanto grama...e quindi mi sembrava il minimo pretendere delle condizioni scritte...giusto per non dovermi sentire una merda se, per dire, devo assentarmi due giorni per raggiungere i miei parenti a Natale!!!
manu :
punto 1)..in genere quando un libro professionista (quindi chi ha partita iva) lavora per un altro professionista non si può dire che sia un dipendente ma si parla di collaborazione!...al massimo in questo caso i pui far firmare una lettera di incarico con indicata i tempi previsti per la consegna del lavoro e l'importo da percepire a fine lavoro ed entro quanti giorni massimo tu voglia riscuotere
punto 2)...non puoi pretendere benefit o buoni pasto...sei tu dover fare un calcolo approssimativo delle spese extra e a metterti daccordo aggiungendole all'importo previsto e specificandolo nella lettera di incarico!
punto 3) non capisco cosa tu intenda per libero professionista!! sappi che chiunque abbia partita iva é un libero professionista!!!..al massimo se ancora non sei iscritto ad un albo l'unica cosa che ti differenzia é che tu hai meno responsabilità non potendo firmare un progetto....e lo svantaggio sta nel doversi affidare sempre a qualcuno per una firma!
alex :
io ho appena aperto la partita iva, e quindi ho cestinato il vecchio contratto co.co.co.
Non ho nulla di scritto, ora, ma anche quando ce l'avevo, erano più gli strappi alla regola che i "benefit".

Vorrei tanto conoscere chi ha i ticket restaurant o altro; tutti quelli che conosco io fanno un lavoro da dipendenti ma fatturano da liberi professionisti.
Cosa significa?
Niente ferie; te ti piglia un colpo devi lavorare per forza, ecc.
Non credo che esistano Leggi in materia.
Essendo liberi professionisti la prestazione di "consulenza" va computata a discrezione (del datore di lavoro, aggiungo io).
Questo lo dico in base alle mie esperienze personali e dei miei amici che stanno come me;
Mi auguro, comunque, che ci siano studi più seri in cui il giovane architetto sia trattato da professonista e non da "lavapiatti".

Ciao

Alex
alinger :
1) i contratti sono per prestazione di opera intellettuale. Devono essere specificati compensi, tempi e durata. Non è prevista alcuna subordinazione nè orari fissi e quindi non puoi essere trattato come un dipendente.
2)nessun benefits salvo accordi particolari (mai visti in vita mia)
saluti
alex :
è vero, però non sempre è così.

Se tu hai un rapporto di collaborazione professionale "esterna", per cui tu vieni incaricato di redigere degli elaborati, è vero, perchè è anche interesse del datore di lavoro di mettere tutto nero su bianco.

Se invece sei "fisso" dentro uno studio tutto si basa se regole verbali e non scritte, con compensi o a forfait o ad ora.
DG :
Ogni libero professionista, su richiesta di collaborazione, propone un accordo preventivo sulle modalità di pagamento, la tariffa, le regole da seguire, che se viene sottoscritta e firmata dal cliente (ditta, professionista, committente) diviene a tutti gli effetti una lettera di incarico.
Successivamente l'architetto è tenuto a perseguire nei tempi stabiliti il lavoro per cui è stato incaricato, senza alcun vincolo di orario, luogo di lavoro, dipendenza alcuna (e ovviamente senza ferie, inps, inail, tredicesima, quattordicesima, vitto, alloggio); solo lo spese accessorie possono essere conteggiate in fattura (p.e. spese di viaggio).
Il punto 3 mi lascia pensare che il tuo "capo" ti stia effettivamente "assumendo" come dipendente, mascherando per sua convenienza il contratto di lavoro con un contratto di collaborazione, con le ovvie conseguenze positive (per lui) e negative (per te) che ciò comporta.
Il mio consiglio è di far valere la tua professionalità, e di pretendere dunque di essere trattata da professionista. Oppure, seconda strada, che il cosiddetto "capo" si "assuma" le sue responsabilità come datore di lavoro a tutti gli effetti. Sarebbe anche ora che ti riconoscesse la fatica da te sofferta per ottenere questo meritato titolo...
palla :
Dott. Arch. o Fantozzi?

Noi giovani Architetti siamo tutti Fantozzi
sabagio :
.... domanda indiscreta; devo aprire partita iva il prossimo anno; quanto prendi al mese iva inclusa? devo fare una proposta al mio boss....!
Ciao
siL :
Vorrei fare la vocina fuori coro, portando la mia esperienza.
Esistono realtà in cui è vero che il rapporto di lavoro si ufficializza come collaborazone tra professionisti, ossia tramita p.iva, ed in realtà maschera un vero e proprio rapporto di lavoro dipendente. Però a discrezione della correttezza delle parti (e sottolineo di entrambi) si possono trovare margini di libertà e di adeguata retribuzione. Nella mia società esistono quei benefit di cui parlavate, tickets resturant, rimborso viaggi, premi e una retribuzione fissa non proprio da fame.
Ora, ciò non significa che si navighi nell'oro, nè che sia la condizione ideale in quanto a garanzie e tempo libero (zero). Però questa è la situazione del mercato attuale, se si vuol lavorare nel campo "allargato dell'edilizia" queste sono le carte; non demordiamo perchè esistono margini di miglioramento! E poi forse con un pò più di ottimismo..... (e lo dice una che ha il pessimismo nell'anima....)
Campanellino :


x Sabagio
Ciao!! Avevo già parlato in dettaglio del mio nuovo lavoro:
guarda questo post, ci sono vari messaggi in proposito!!

www.professionearchitetto.it/bacheca/risposte.asp?id=33542

x SiL
Brava, hai perfettamente colto il senso dell'indagine che sto
facendo!!! Lo so bene che la legge non prevede obbligo di
benefit di alcun tipo per i liberi professionisti ed è logico
che sia così visto che normalmente è il professionista stesso, colui che fattura (architetto, avvocato, idraulico, ecc...) a dettare le condizioni. Perché normalmente il professionista lavora in proprio nel vero senso della parola, perché il suo lavoro, basandosi su un raporto diretto con il cliente pagante, può essere svolto solo così...

Il nostro caso però è diverso...almeno fin quando non
inizieremo a svolgere l'attività professionale autonomamente.
La modalità più appropriata per il tipo di lavoro che svolgiamo sarebbe l'assunzione, tuttavia lavoriamo con p.iva per convenienza del datore di lavoro. Come dici tu in questo tipo di accordo le condizioni sono stabilite a discrezione delle parti (soprattutto dell'altra patre!!)...è proprio su questo che volevo indagare: QUALI sono in genere queste condizioni stabilite dalle parti? Cosa è lecito pretendere, o almeno chiedere, e cosa no?? Visto che di fatto il mio lavoro è come quello di un dipendente, dato che dipendo da un capo e non ho alcuna possibilità di organizzare il mio lavoro e la mia giornata/settimana/vita come può fare chi realmente lavora in proprio...è poi così assurdo se chiedo di avere delle ferie???

Insomma tra non molto dovrò entrare a far parte della categoria dei "liberi professionisti" e non vorrei far finta di niente, senza minimamante interessarmi a quelle che saranno le condizioni del mio rapporto di lavoro...vorrei chiedere che le cose siano messe in chiaro (visto che tra l'altro nel mio studio sono molto precisi su tutto) e fare il possibile affinché le mie condizioni di lavoro siano dignitose. So che, come dici tu, esistono margini di miglioramento ...e in fondo chiedere non costa niente....

PS. indipendentemente dalle condizioni è normale e lecito che ci sia un accordo scritto, se ciò non avviene è solo perché nessuno mai lo chiede....PER FAVORE LA VOGLIAMO SMETTERE DI DISINTERESSARCI ALLA NOSTRA QUALITA' DELLA VITA???
la :
molto semplice...
in generale, NESSUNO ti fa un contratto o un accordo scritto. e' bene IMMEDIATAMENTE mettere le cose in chiaro, specialmente per ciò che riguarda il monte ore.
Purtroppo è diventata prassi comune quello di "assumere" persone con partita iva...vieni pagato come un dipendente ma paghi le tasse come un libero professionista.
una grande fregatura!
Per quel che riguarda i benefit MAI E POI MAI in 2 anni di lavoro ho sentito che qualcuno, a roma, usufruisse di questo privilegio. solo un mio amico, che però è andato a lavorare a milano.
siL :
Se ti va di darmi la tua mail in giornata ti scrivo due righe su come funziona qui. Magari ti può servire.....

Ciao Ciao
Campanellino :
ciao Sil, puoi scrivermi su questa mail:

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grazie!!!
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